Sciopero di 24 ore proclamato da tutte le sigle sindacali per protestare contro la mancata pubblicazione del decreto attuativo per a nascita del Polo di riabilitazione. Congelata anche la pianta organica del Papardo. Sono stati garantiti i servizi essenziali
Lo sciopero ha visto insieme tutte le sigle sindacali Anaoo-Assomed, Cimo, Aaroi, Fvm, FpcCgil, Cisl-Medici, Cisl-Fp, Fials, Nursin Up, Fsi, Nursind, Ugl-Medici, UilFp, Uil-FpMedici, ed ha come destinatari i politici e l’assessore regionale alla sanità Gucciardi.
L’adesione è stata massiccia ma nei due presidi del Papardo e del Piemonte sono stati garantiti i servizi essenziale. Lo sciopero parte da un presupposto che dovrebbe spingere tutti i messinesi a protestare: il decreto attuativo dell’Irccs-Piemonte, che doveva essere pubblicato il 15 febbraio è ancora nei cassetti dell’assessorato. Nelle scorse settimane sono arrivati i pareri del Ministero della salute e del Ministero Economia e Finanze, ma sono già trascorsi 3 mesi e nel frattempo l’assessore Gucciardi, proprio perché il Polo della riabilitazione non è ancora concretizzato ha congelato gli atti aziendali e la pianta organica del Papardo. Insomma,non solo non si muove foglia né si può muovere,ma due presidi devono funzionare con l’organico di uno solo. I disagi sono più gravi per il Pronto soccorso, che vede gli operatori costretti a garantire l’assistenza in due presidi ma con criticità numeriche preoccupanti. Ed ormai siamo alle soglie dell’estate e la situazione si aggraverà per via delle ferie. Lo sciopero quindi, proclamato da tutti i sindacati, ha visto insieme medici, infermieri, paramedici, personale degli uffici, uniti in un solo coro per chiedere l’immediata pubblicazione del decreto attuativo Irccs-Piemonte ed il conseguente scongelamento degli atti aziendali.
Se anche il decreto dovesse essere pubblicato domani sulla Gazzetta ufficiale della Regione Sicilia, si dovrebbero comunque aspettare i tempi tecnici.
Lo sciopero quindi è non soltanto per denunciare una gravissima situazione di stallo e di difficoltà organizzativa che ha conseguenze per la qualità dell’assistenza, ma anche per sollecitare i politici a svegliarsi.
L’Irccs-Piemonte è nato grazie ad un impegno corale della deputazione regionale, nazionale e dei sindacati. Ottenuto l’ultimo sì, quello del 14 febbraio, mancano ancora gli ultimi passi ma è come se si fosse attenuata l’attenzione sulla problematica. Il cammino per il Polo di riabilitazione è ancora lungo e non è il caso di abbassare la guardia. Fino a pochi giorni fa il manager del Papardo Michele Vullo ha ribadito la sua posizione sul Piemonte definendolo “un buco nero” e sottolineando la pericolosità della situazione del Pronto soccorso. Crogiolarsi sugli allori della legge 24, prima che davvero si concretizzi la fusione, è probabilmente una leggerezza che non possiamo permetterci come città in ginocchio.
Rosaria Brancato
Per chi non l’avesse capito: la sanità messinese, con la complicità dei nostri pseudo amministratori, è destinata a scomparire. Incredibilmente sento, troppo spesso, di persone che vanno a catania a curarsi. Sappianmo tutti cosa significa “sanità” ed il buco nero di fondi e tangenti che girano attorno ad essa. Ci sono interessi troppo forti che hanno vita facile sulla corrotta e corruttibile “classe dirigente (???)” messinese. Perciò alla prossima occasione scomparirà il Papardo. Pagella “classe dirigente (???)” messinese: voto – infinito (bastano 10 litri di olio….).
Per chi non l’avesse capito: la sanità messinese, con la complicità dei nostri pseudo amministratori, è destinata a scomparire. Incredibilmente sento, troppo spesso, di persone che vanno a catania a curarsi. Sappianmo tutti cosa significa “sanità” ed il buco nero di fondi e tangenti che girano attorno ad essa. Ci sono interessi troppo forti che hanno vita facile sulla corrotta e corruttibile “classe dirigente (???)” messinese. Perciò alla prossima occasione scomparirà il Papardo. Pagella “classe dirigente (???)” messinese: voto – infinito (bastano 10 litri di olio….).