Il medico, di origine milazzese, ha preso parte in veste di oratore al simposio sul carcinoma differenziato della tiroide, che si è svolto lo scorso ottobre a Vienna.
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Torniamo a parlare ancora una volta di eccellenze nel nostro territorio e, questa volta, lo facciamo soffermandoci sul tema della sanità. Se da una parte, infatti, fa ancora molto discutere il tema della rimodulazione ospedaliera, d'altro canto è innegabile come diverse figure di spicco nell'ambito medico provengano proprio dalla Sicilia.
E' il caso del giovane medico milazzese Alfredo Campennì, invitato in veste di oratore al simposio sul carcinoma differenziato alla tiroide svoltosi lo scorso ottobre a Vienna, nel corso dell’ultimo congresso della Associazione Europea di Medicina Nucleare.
Alfredo Campennì è attualmente operativo presso l’unità operativa complessa di medicina nucleare del policlinico universitario di Messina, dove è possibile eseguire tutte le procedure diagnostiche e terapeutiche utili per la cura del Carcinoma Differenziato della Tiroide.
All'importante congresso moderato da Erik A. Verburg, vice direttore del dipartimento di medicina nucleare dell’ospedale Universitario di Marburg, hanno presenziato anche il direttore del dipartimento di medicina nucleare del Radiology Center di Vienna, Martha Hoffmann, e il direttore del dipartimento di medicina nucleare dell’ospedale universitario di Magdeburg, Michael Kreissl.
Il lavoro presentato da Campennì, dal titolo “How Nuclear Medicine improves follow-up in Differentiated Thyroid Cancer”, si è concentrato principalmente sul ruolo delle metodiche medico-nucleari per attestare la guarigione dal carcinoma differenziato della tiroide, oltre che sull'importanza della diagnosi precoce di persistenza o recidività della malattia in pazienti già sottoposti a tiroidectomia e terapia radiometabolica con 131-radioiodio.
Un risultato importante, dunque, non solo per la ricerca e lo studio sulla malattia ma, anche, per l'importante attestato riconosciuto alle professionalità che giungono dal nostro territorio.
Salvatore Di Trapani