Il prof. Navarra e gli aiuti La Malfa e Sarra sono stati assolti dall'accusa di aver contribuito alla morte di un'anziana di Milazzo, operata nell'agosto del 2008 e spirata un mese dopo a Patti.

In primo grardo erano stati condannati 4 mesi di reclusione. La sentenza di gennaio dello scorso anno è stata ieri ribaltata dalla Corte d'appello che ha assolto dall'accusa di omicidio colposo il medico del Policlinico Giuseppe Navarra e gli auti Giuseppe La Malfa e Giuseppe Sarra, imputati per la morte di un'anziana donna mamertina avvenuta nel 2008.

La donna, Maria Del Bono, era stata operata di carcinoma a Messina nell'agosto di quell'anno. Dimessa, aveva in seguito accusato delle complicazioni ed era tornata in osedale, prima a Milazzo e poi a Ptti, dove morì un mese dopo l'intervento chirurgico.

I familiari chiesero alla magistratura di fare luce sul decesso e l'inchiesta portò all'imputazione dei tre medici con l'accusa, in sostanza, di non aver diagnosticato un altro carcinoma ed averne rimosso uno soltanto.

Di diverso avviso i giudici di secondo grado che hanno scagionato con formula piena "perché il fatto non costituisce reato" i tre camici bianchi della struttura universitaria.

"Sono fermamente convinto che quello della responsabilità medica è un campo nel quale il Giudice penale deve muoversi con estrema cautela. Non a caso la materia è stata oggetto anche di recenti modifiche legislative, che si sono rese necessarie anche nel tentativo di arginare il rischio altissimo di strumentalizzazione della denuncia penale. Bisogna di contro evitare di contribuire ad incrinare, anche per via giudiziaria, la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario", commenta l'avvocato Nino Favazzo, difensore dei medici insieme all'avvocato Emanuele Puglisi.

Alessandra Serio