A conclusione di un'assemblea è stato predisposto un durissimo documento di protesta che preannuncia azioni legali
Nove organizzazioni sindacali contro l’affidamento dell’appalto per la gestione dei parcheggi a pagamento.
Nei giorni scorsi si è tenuta un’assemblea con i rappresentati delle organizzazioni sindacali che hanno fatto una levata di scudi contro il provvedimento. Ecco il testo approvato e sottoscritto dalle sigle sindacali, inviato al prefetto di Messina, all’assessore regionale alla Salute pubblica, al sindaco di Messina e al commissario straordinario dell’Azienda Papardo. UIL-FPL: Giuseppe Calapai, UIL-FPL Medici: Mario S. Macrì, FPCGIL Medici: Guglielmo Catalioto, FP CGIL: Antonio Trino,CISL-FP: Antonino Costa, CISL-Medici: Gianplacido De Luca, ANAAO-ASSOMED: Pietro Pata, FIALS MEDICI: Silvano Arbuse, FIALS: Domenico La Rocca, AAROI-EMAC: Giuseppe Picone, CIMO: Mario Pettinato, FVM Francesco Romeo, NURSING UP: Salvatore Cernuto, NURSIND: Filippo Barbaro
“Le scriventi organizzazioni sindacali rinnovano la propria azione di protesta contro l’incresciosa situazione di approfittamento di fatto delle condizioni dei lavoratori dell’Azienda che saranno costretti di qui a poco a dover pagare quotidianamente il parcheggio al proprio datore di lavoro per potere accedere alla sede dove prestano servizio. Imporre questa surrettizia forma di prelievo ai danni di soggetti che invece dovrebbero essere tutelati dalla propria Azienda equivale ad un vero e proprio taglio stipendiale dal momento che, anche in conseguenza dell’assoluta carenza di mezzi pubblici a servizio della zona del Papardo, i lavoratori non potrebbero mai fare a meno di recarsi al lavoro con la propria auto. Da un lato, quindi, il Papardo paga i lavoratori per la loro incessante attività e, dall’altro il Papardo preleva direttamente alla fonte, dalle tasche dei medesimi lavoratori, un’assurda ed iniqua tassa sul lavoro la cui possibilità di esistenza, secondo le intenzioni comunque manifestate con le delibere del 2016 che prevedevano che tutti i parcheggi per i dipendenti avrebbero dovuto essere gratuiti e riservati e ciò a salvaguardia e per rispetto della delicatissima funzione che gli stessi svolgono nell’interesse della salute collettiva. Abbiamo già evidenziato quanto sarà drammaticamente grottesco il momento in cui il malato in condizioni di urgenza si troverà ad aspettare il medico che non riesce a trovare parcheggio ma altrettanto patetico sarà il momento in cui i pazienti in corsia assisteranno al triste scenario dei medici o degli infermieri che si affacciano periodicamente alle finestre e che subito dopo si producono in disperate corse per l’accaparramento di un parcheggio che si sia appena liberato nell’area non soggetta a pagamento. Le fiacche e stereotipate giustificazioni fatte pervenire in queste ore dall’Azienda Papardo non ci hanno affatto convinto. Il contratto è sbagliato, oltre che profondamente ingiusto, ed è anche arbitrariamente portato ad esecuzione nonostante il conclamato difetto di istruttoria rilevato dalla UIL-FPL e non contestato dai vertici amministrativi e gestionali del Papardo. Nessuno, infatti, ad onta di quanto è stato riportato nel Capitolato ha mai contato i dipendenti aventi diritto al parcheggio riservato e ciò rende assolutamente lesivo ed illegittimo il contratto stipulato Ribadiamo, quindi, la necessità del suo immediato annullamento evidenziando peraltro che non è assolutamente vero che l’Azienda non ha scelta e che deve necessariamente portare ad esecuzione i propri precedenti provvedimenti anche se questi sono palesemente illegittimi. E non è vera nemmeno la circostanza che l’amministrazione sta agendo in maniera tale da evitare un danno all’Azienda perché portando ulteriormente ad esecuzione il contratto l’Ospedale sarà travolto dalla nostra class action che ben presto sancirà la soccombenza dell’Azienda per una somma complessiva pari ai ticket quotidiani del parcheggio per tutti i dipendenti del Papardo che saranno assoggettati all’ingiusto pagamento di tale obolo e che, è pari, a conti fatti, a circa dieci volte tanto quella che, in questi giorni, viene paventata fra i corridoi, come penalità per il recesso.
Ed infatti, nel caso in cui mediamente ogni giorno 250 lavoratori del Papardo non trovassero posto e fossero sistematicamente costretti a pagare 8 euro pro-die per il parcheggio la somma complessiva giornaliera che incamererebbero per effetto di detto artificiosa, quanto deleteria astuzia ai danni dei lavoratori sarebbe pari ad € 2.000 (250 x 8 Euro)
Moltiplicando, in termini assolutamente prudenziali, detto importo giornaliero per una media di 300 giornate nel corso di un anno si ha che per ogni annualità l’importo del danno arrecato complessivamente ai lavoratori sarà di circa seicentomila che rapportato a tre anni di durata massima del contratto diventano, per l’appunto 1.800.000,00 Euro (un milione ed ottocentomila euro) che l’Azienda dovrà sborsare al termine della causa per risarcire i lavoratori dei danni da questi ingiustamente subiti.
Ai lavoratori cui la presente è parimenti diretta chiediamo di darci convinto e forte sostegno all’eclatante iniziativa di protesta che, in mancanza di un tempestivo e deciso cambio di rotta da parte della dirigenza del Papardo, verrà immediatamente posta in essere per contrastare l’intollerabile ingiustizia di questa assurda situazione”.
Scusate ma alla fine è giusto pagare un servizio.
Al policlinico si pagano pure i parcheggi
I sindacati sono sempre pronti a tutelare i privilegi; ma di chi si reca in ospedale per farsi curare e deve anche pagare questo “pizzo autorizzato” se ne fregano. Non vedo perché si deve privilegiare questa categoria rispetto a tutti gli altri lavoratori che non hanno il parcheggio libero sotto il loro posto di lavoro. allora chi lavora al centro cosa deve fare? o i colleghi stessi del policlinico? La vera porcata è fare pagare il posteggio a chi per necessità deve raggiungere gli ospedali. i malati che non possono spostarsi se non con la macchina, gli anziani, i bambini…. liberalizziamo prima i degenti, e i dipendenti facciano come tutti gli altri, usano i mezzi pubblici, posteggiano fuori o pagano, mi sembra normale.
Per Fabiuccio86: è vero che al policlinico si paga.. al mese quello che al Papardo si vorrebbe far pagare al giorno ( parlando sempre di dipendenti ). Ma evidentemente Fabiuccio questo non lo sa. Io mi chiedo invece perchè i sindacati non si sono mossi quando è uscita la delibera e c’era ancora chi l’ha fatta quella delibera.
Egregio signore lei lo sa che il parcheggio è un servizio e non un diritto.lei lo sa che in Germania si paga il parcheggio anche in molti supermercati.
Lo scandalo vero sarebbe far pagare i malati o chi fare una visita specialistica che vanno a farsi curare e non i dipendenti o i familiari che vanno a trovare il ricoverato.
Il problema del Papardo è il fatto che essendo un’area piccola non può contenere tantissime auto al suo interno. Già un turno di servizio tra medici-sanitari-paramedici e tutte le figure ausiliarie e varie,riempiono il nosocomio…andava chiuso tutto il perimetro e abbonamenti solo per interni senza soste orarie per esterni…scusatemi ma se andate in studi privati convenzionati o me…non posteggiate l’auto dove trovate posto?
Quì ci sono turnazioni di cambio sul posto lavoro che vanno garantite…per cui i posteggi all’interno e per motivi di sicurezza,solo vetture conosciute e rintracciabilità proprietari.
Diverso aspetto per la zona Pronto Soccorso Generale che di fatto sarebbe una zona franca atta ad accogliere solo mezzi con situazioni particolari e con tempo limitato,ma di fatto comodo posteggio per i soli furbetti.