Riflettori puntati sul presidio ospedaliero di Milazzo. Dopo le recenti vicende, che avevano visto un infermiera del reparto di cardiologia accusare un malore dopo oltre 17 ore di servizio, arrivano le prime dichiarazioni in merito. Magistri: “Gli ospedali riuniti hanno fallito, carenza di personale e amministrazione inerme”.
Il presidio ospedaliero di Milazzo soffre di carenza di personale e di servizi conseguentemente inefficienti. A dirlo è il consigliere Simone Magistri, in una nota in cui invita l’amministrazione a scendere in prima linea per risolvere il problema. A riportare i riflettori sull’argomento la recente vicenda che aveva visto protagonista un infermiera del reparto di cardiologia, in preda ad un malore dopo oltre 17 ore di servizio.
“Le carenze di personale medico e paramedico non riguardano solo il reparto di cardiologia –si legge nella nota- ma anche i reparti di radiologia, di chirurgia, nonché di anestesia e rianimazione, dove i medici vengono di volta in volta utilizzati mediante ordini di servizio indistintamente nei vari presidi rientranti nell’ambito degli ospedali riuniti. Le carenze di personale –prosegue nella nota- si riscontrano, inoltre, anche nei reparti di medicina, di nefrologia e dialisi, presso il servizio di laboratorio analisi, oltre che presso il locale pronto soccorso dove l’inadeguato numero di personale medico e paramedico a disposizione costringe i pazienti ormai da tempo a lunghissime attese”.
Un servizio che soffre di diverse criticità, dunque. Il consigliere, nella nota, ha poi aggiunto che a soffrire delle stesse problematiche sarebbe anche il reparto di oncologia, particolarmente rilevante per la zona della valle del mela dove risiedono numerosi soggetti affetti da patologie tumorali.
“L’attuale modello degli ospedali riuniti si è rivelato fallimentare –ha concluso Magistri- risultano ad oggi numerosi reparti doppioni, nei nosocomi di Milazzo e Barcellona che, lontani dal garantire migliori servizi, non hanno fatto altro che determinare sacche di inefficienza, oltre che concreti rischi per la salute dei pazienti e la sicurezza degli operatori costretti a lavorare in condizioni a dir poco proibitive. Ritengo fondamentale un’azione immediata dall’amministrazione, fino ad ora inerte dinanzi a questa situazione”.
Convocare un tavolo dei lavori alla presenza dei sindacati e della direzione generale dell’ASP. Questa la proposta lanciata dal consigliere, che auspica l’incontro di una delegazione dei sindaci del distretto socio-sanitario con la commissione sanità dell’Ars.
Negli scorsi mesi più volte l’argomento era stato ripreso, non solo sul milazzese ma anche nelle zone limitrofe, senza tuttavia giungere a risultati soddisfacenti. Che sia questa la volta buona?