Momenti di vera e propria tensione si sono registrati secondo il racconto

Questa mattina, ancora una volta, l’Asp di Cosenza si è conquistata le prime pagine dei quotidiani nazionali, in questo caso non per una nuova vicenda di malasanità ma per quello che avrebbe combinato il senatore del Movimento 5 Stelle, presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, il quale nei giorni scorsi sarebbe stato protagonista di una nuova “ispezione” presso gli uffici del Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Cosenza, nel complesso di Serra Spiga dove ha sede anche la Centrale Operativa Territoriale.

Una visita inattesa è stata definita, perché il presidente della Commissione antimafia accompagnato dalla scorta e approfittando del ruolo istituzionale avrebbe fatto irruzione nella struttura lamentando l’impossibilità di prenotare il vaccino anticovid per i suoi suoceri ottantenni (anche se a noi di Tempostretto risulta che il suocero del senatore è scomparso lo scorso anno mentre la suocera ancora in vita è stata vaccinata circa 20 giorni fa).

Momenti di vera e propria tensione si sono registrati secondo il racconto , accentuati da una parte con uno degli agenti della scorta del senatore pentastellato che ha anche identificato alcune persone, ree però di essere state trovate senza mascherine , dall’altra con il senatore che ha cominciato a telefonare lamentando le inefficienze del servizio telefonico  di prenotazione, nonostante la presenza di una piattaforma informatica al viceministro Pierpaolo Sileri, al commissario ad acta Guido Longo ed al commissario dell’Azienda Sanitaria di Cosenza, Vincenzo La Regina, nei confronti dei quali avrebbe sottolineato vibratamente la impossibilità di contattare il servizio telefonico di prenotazione, tant’è che il responsabile della task force del piano covid Mario Marino, dopo un conversazione molto tesa, con il senatore Morra ovviamente, avrebbe accusato anche un malore.