Con una delibera approvata dalla giunta, l'amministrazione Accorinti accende i riflettori sui servizi sanitari gestiti dall'Asp e chiede all'azienda sanitaria di instaurare un confronto sulle scelte che riguardano la tutela dei livelli necessari di salute e di benessere dei cittadini
La Giunta Accorinti scende in campo anche nel settore della sanità e ha deliberato un atto d'indirizzo per l'organizzazione dei PTA (Presidi Territoriali di Assistenza) e dei Punti Nascita. Un tema che nei mesi scorsi era stato già affrontato dall’amministrazione di Palazzo Zanca che adesso ha messo tutto nero su bianco chiarendo le sue intenzioni e chiedendo all’Azienda Sanitaria Provinciale di valutare attentamente le preoccupazioni relative a qualsiasi ipotesi di tagli o riduzioni di servizi sanitari territoriali a danno della popolazione messinese. La giunta punta così ad instaurare un confronto sulle scelte che riguardano la tutela dei livelli necessari di salute e di benessere dei cittadini. L'esecutivo ha infatti espresso dubbi in merito al progetto di trasferimento del PTA di via del Vespro, temendo che l'interruzione delle decine di migliaia di prestazioni attualmente offerte dal presidio si possa tradurre in un taglio netto di servizi per i cittadini di Messina e provincia a tempo indeterminato. Gli utenti sarebbero disorientati dalla chiusura di una struttura sanitaria conosciuta per la posizione logistica strategica e la grande accessibilità in mancanza di una contestuale offerta alternativa di servizi. Un tema che nei mesi scorsi era già stato affrontato anche da consiglieri comunali e deputati che si sono già opposti a questa ipotesi.
Per quanto riguarda il secondo punto nascita, oltre a quello del Policlinico, per la giunta Accorinti non può prescindere dal rispetto dei parametri indicati nell'esclusivo interesse della salute della madre e dei nascituri, indipendentemente dall'aspetto territoriale. L'impegno della Giunta municipale sarà quello di sorvegliare, affinché tutti i parametri di sicurezza siano rispettati prima dell'attivazione ufficiale dei punti nascita di II livello, quali requisiti atti a garantire le normali condizioni di sicurezza ed abbattimento del rischio clinico, certamente non demandabili a fasi successive, considerata l'assoluta chiarezza delle norme vigenti. Gli standard operativi di sicurezza e tecnologici prevedono terapia intensiva, pronta disponibilità di competenze specialistiche di tipo neurologico, cardiologico, psicologico, nefrologico, disponibilità h24 della diagnostica per immagini, laboratorio d'urgenza e servizio di emotrasfusioni.