L'allarme della Cgil di Messina e oggi incontro all'Università sugli effetti negativi dell'autonomia differenziata
MESSINA – Da quelli della sanità ai problemi idrici, nel corso dell’Assemblea generale della Cgil Messina sono state passate in rassegna tutte le emergenze che il territorio sta vivendo con una mobilitazione su diverse emergenze. “Anche negli ultimi mesi siamo stati costretti a denunciare una sanità pubblica in grande sofferenza, mentre proprio in questi giorni abbiamo assistito ai giochi di potere sulla nomina dei dirigenti. E siamo intervenuti sui disagi idrici, dicendo come siamo passati dalle promesse dell’acqua h24 agli annunci h24”. Ad affermarloi è il segretario generale della Cgil Messina, Pietro Patti.
Continua Patti: “Il diritto alla salute che continua ad essere negato e il diritto all’acqua, anch’esso negato, sono l’emblema di come il territorio messinese si trovi in una fase veramente difficile sul piano dei diritti essenziali mentre la politica e le istituzioni annaspano e mentre dal governo nazionale si registra solo il taglio di fondi”. A sua volta, il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, partecipando alla riunione dell’organismo territoriale della Cgil, ha ribadito come “rispetto a un governo nazionale che penalizza continuamente il Mezzogiorno e la Sicilia con misure che non ne favoriscono la crescita il governo regionale abbia mostrato totale inadeguatezza”.
Sulle rivendicazioni per l’occupazione, la qualità della vita, la Cgil Messina annuncia una nuova fase di mobilitazione in uno scenario regionale che vedrà l’organizzazione sindacale impegnata su diversi fronti.
La Cgil Messina, inoltre, con la ripresa del nuovo anno scolastico, sottolineando come anche nella scuola siano ancora diverse le criticità, riprende l’allarme lanciato da Save the Children sulle disuguaglianze territoriali. Un allarme su cui la Cgil ha più volte puntato i riflettori, rispetto all’accesso ai servizi e alle eque opportunità da garantire, mensa, tempo pieno, palestre. “Anche su questo piano – dice il segretario generale della Cgil Messina, Patti – il nostro territorio rischia di rimanere ancora indietro, non cogliendo le possibilità dei fondi del Pnrr e ribadiamo come i divari esistenti con l’autonomia differenziata rischiano di aggravarsi ulteriormente”.
La battaglia contro l’autonomia differenziata entrerà nel vivo e la Cgil, impegnata in queste settimane nella raccolta firme per l’abrogazione della legge voluta dal Governo Meloni, metterà in campo tutte le iniziative possibili perché la vittoria del sì al referendum abolisca una misura destinata a fare retrocedere la Sicilia.
“Gli effetti negativi dell’autonomia differenziata su scuola e Università”
In più, in programma lunedì 9 settembre, all’Università, un incontro dei delegati e delle delegate della Flc (Federazione lavoratori della conoscenza), aperto alla città, che focalizzerà l’attenzione sugli effetti negativi dell’autonomia differenziata per la scuola e per l’università nel sistema economico del Mezzogiorno.
L’incontro, con inizio alle ore 10 nell’aula “Cannizzaro”, si aprirà con i saluti della rettrice dell’Università di Messina Giovanna Spatari e vedrà gli interventi del segretario generale della Flc-Cgil Sicilia Adriano Rizza, della Cgil Sicilia Mannino, della Cgil Messina Patti, della segretaria generale della Flc di Messina Patrizia Donato, del segretario nazionale Flc Pino Di Lullo, della segretaria nazionale Flc Graziamaria Pistorino, del professore Guido Signorino, ordinario di economia dell’Università di Messina. Concluderà l’iniziativa pubblica il segretario nazionale Cgil Christian Ferrari.
Al giovanotto in foto:”non ti preoccupare che tra poco i privati, in stretta connessione con i politici come già sono, risolveranno tutto e Messina sarà ai vertici della vivibilità in Italia . Queste “crisi” volute e guidate servono per questo