L'organizzazione sindacale Autonomi e di base lancia parole al vetriolo nei confronti del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, annunciando che se non si risolverà la questione dei 10 lavoratori del reparto d'eccellenza, che dal 10 giugno saranno a casa, si mobiliterà di conseguenza.
“La conclusione della vertenza in atto per la permanenza del reparto di Cardiochirurgia pediatrica all’Ospedale ‘San Vincenzo’ di Taormina, così come prospettata assume i connotati della beffa organizzata contro i siciliani e i lavoratori del centro di eccellenza”. Sono parole al vetriolo quelle che l’Orsa, l’organizzazione sindacale Autonomi e di base, ha lanciato nelle scorse ore, presentando al Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, e all’assessore alla Sanità, Baldo Gucciardi, un documento in cui ha dichiarato, tramite il suo segretario regionale Mariano Massaro, che “si ha la sensazione che Palermo abbia creato il caso ad arte sapendo in anteprima quale sarebbe stata la soluzione; con una pretattica, ormai chiara agli osservatori attenti, è stata lanciata la provocazione del trasferimento del centro a Palermo, sapendo che il capoluogo non è attrezzato per ricevere e mantenere la Cardiochirurgia ai livelli di eccellenza raggiunti a Taormina”. Dopo la mobilitazione del territorio che ha contestato l’iniziativa si è passati, infatti, alla fase del confronto, giungendo alla conclusione che il reparto resta a Taormina alla condizione sottintesa che la Regione realizzi i tagli da tempo fra gli obiettivi dichiarati. “L’abbattimento dei costi per la convenzione con la struttura ospedaliera ‘Bambino Gesù’ di Roma è senza precedenti – ha ancora fatto sapere il sindacato -. Da 5 milioni a 900 mila euro, l’ennesimo colpo al diritto alla salute è pronto per essere servito ai siciliani che farebbero bene ad astenersi dal dichiararsi soddisfatti. Con un taglio di oltre 4 milioni di euro è evidente che i livelli di eccellenza saranno solo un bel ricordo e dopo aver investito 11 milioni e mezzo di risorse pubbliche ci ritroveremo con un mediocre reparto di Cardiochirurgia compresso per la carenza di strutture, mezzi e lavoratori che fino a oggi hanno garantito un servizio eccellente”. Un pensiero condiviso largamente con i 10 lavoratori, impiegati nel servizio di sanificazione e ausiliariato, gestito dalla CoopService, che, nonostante le rassicuranti dichiarazioni pubbliche, sono stati raggiunti da lettera di licenziamento che si concretizzerà il prossimo 10 giugno. “Tali lavoratori sono stati ripetutamente oggetto di encomio da parte della Direzione dell’Ospedale ‘San Vincenzo’, per l’alto livello di qualità che riuscivano ad offrire nonostante la carenza di personale – ha concluso Massaro nella nota – ma, visto che in Sicilia la meritocrazia resta trascurabile, i primi ad essere sacrificati in nome dell’austerità saranno i lavoratori senza garanzie e senza diritti. Le ripetute richieste di incontro, avanzate per affrontare con il presidente Crocetta e l’assessore Gucciardi la questione occupazionale, sono state sistematicamente snobbate insieme al dramma di 10 famiglie che il prossimo 10 giugno resteranno senza reddito”. Una situazione drammatica e che la stessa Orsa ha evidenziato alla Presidenza regionale, rinnovandole la richiesta di un incontro urgente. Se così non sarà è prevista da subito una forte mobilitazione dei lavoratori che domani, alle ore 9, effettueranno già un sit-in di protesta nei pressi del Palazzo della Prefettura di Messina.
Enrico Scandurra