Sconterà in carcere la condanna a 2 anni e 3 mesi l'uomo accusato di aver adescato un ragazzino attraverso il numero di telefono scritto sulla porta di un bagno.
Va in carcere il cinquantunenne di Sant’Agata accusato di aver abusato di un ragazzino di 14 anni nei bagni delle stazioni del circondario. L’uomo dovrà scontare la condanna a 2 anni e 3 mesi, emessa nel 2012 ed ora confermata dalla Corte di Cassazione.
Divenuto definitivo il verdetto, è scattato l’ordine di carcerazione, eseguito dai poliziotti del Commissariato di Sant’Agata di Militello.
La vicenda risale al 2002. Un numero di telefonino scritto a pennarello sulla porta del bagno della stazione di Sant’Agata consente ai due di conoscersi. Il ragazzino va al primo incontro a sfondo sessuale, poi reincontra l’uomo in varie occasioni, sempre alla stazione – anche a Torrenova e Capo d’Orlando – sempre nei bagni.
Poco a poco l’adolescente viene soggiogato dall’uomo, che si spinge sempre più in là, nei rapporti sessuali. Fino a quando il ragazzino, disperato e incapace di uscirne, racconta tutto alla madre, facendo scattare le indagini.
io fossi avvocato mi rifiuterei di difendere un essere del genere nel caso ci fossero prove schiaccianti e se fossi obbligato perchè avvocato d’ufficio mi impegnare il meno possibile nella difesa di un essere del genere
io fossi avvocato mi rifiuterei di difendere un essere del genere nel caso ci fossero prove schiaccianti e se fossi obbligato perchè avvocato d’ufficio mi impegnare il meno possibile nella difesa di un essere del genere