AIDAA denuncia la "convenzione truffa" per i randagi. La replica

AIDAA denuncia la “convenzione truffa” per i randagi. La replica

Redazione Tirreno

AIDAA denuncia la “convenzione truffa” per i randagi. La replica

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mercoledì 06 Settembre 2017 - 16:00

Una convenzione illegittima che stanzia soldi per un'associazione priva delle necessarie figure professionali. E' quanto denunciato da AIDAA alla Corte dei Conti siciliana.

Lotta al randagismo nel comune di Santa Lucia del Mela, con convenzioni ma senza le dovute figure professionali. L'AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) denuncia una situazione poco chiara e scrive al primo cittadino del comune siciliano e alla Corte dei Conti.

"Una convenzione -si legge nella nota rilasciata dall'associazione- dai numerosi elementi poco chiari. Secondo quanto stabilito, infatti, vengono stanziati 800 euro trimestrali a favore dell'associazione Randagioso in cambio di un programma fumoso e senza riferimenti precisi. Sono presenti -si legge ancora nella nota- anche delle illegalità come l'affidamento ad un ente terzo di reperire sponsor al fine di coprire le spese per le sterilizzazioni dei cani delle famiglie meno abbienti. Il tutto senza specificare il limite di reddito Ise minimo con il quale è possibile accedere alla sterilizzazione semi gratuita".

L'associazione Randagioso, stando a quanto dichiarato da AIDAA, si occuperebbe di rintracciare e sterilizzare i cani presenti sul territorio così da poter procedere, successivamente, con un'eventuale adozione o con la rimessa in libertà degli animali. Il tutto, denuncia AIDAA, senza l'ausilio di figure professionali e senza l'indicazione di strutture adeguate in cui ospitare gli animali in attesa di adozione.

"La delibera con la quale è stata avviata questa convenzione rappresenta un vero e proprio assurdo giuridico -dichiara Lorenzo Croce, presidente di AIDAA. In buona sostanza vengono regalati soldi ad un'associazione che non dispone di una sola figura professionale in grado di gestire i cani nel percorso rieducativo prima della loro adozione, e ancora peggio non dispone nemmeno di una struttura ricettiva per gli animali. Un vero e proprio pasticcio, insomma. Chiediamo -conclude Croce- il ritiro di questa convenzione e controlli serrati da parte della Corte dei Conti".

Non si sono fatte attendere le repliche da parte dell'associazione Randagioso, rappresentata dalla presidente Angela Aspa. "Non ho mai firmato alcuna convenzione -dichiara Aspa- mi ero semplicemente limitata a presentare un progetto nel corso di un tavolo tecnico svoltosi a Terme Vigliatore. Quando poi è stata approvata la convenzione, tuttavia, mi sono rifiutata di firmare poiché non rispecchiava quanto detto inizialmente".

Nel corso del tavolo tecnico svoltosi a Terme Vigliatore, spiega la presidente di Randagioso, era stato presentato, alla presenza di numerosi rappresentanti dei comuni della zona, un progetto avente come obiettivo principale la sterilizzazione degli animali randagi e che avrebbe dovuto coinvolgere i volontari presenti sul territorio. Un progetto, ad oggi, non ancora andato in porto.

Aspa ha poi aggiunto che, ad oggi, non le sono state versate somme di alcun tipo. "Non capisco come faccia il presidente di AIDAA a denunciarmi, senza nemmeno conoscere me e la mia associazione. Tutto ciò che sta ottenendo, al momento, è di impedirmi di svolgere il mio lavoro. Coloro che ne stanno pagando le conseguenze, infatti, sono proprio gli animali randagi di cui mi occupo".

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