Il progetto costerà oltre 3 milioni e mezzo e per completarlo ci vorranno 403 giorni dall'avvio dei cantieri
MESSINA – Tra i 9 interventi annunciati dall’amministrazione finanziati con 7 milioni e mezzo dai Pn Plus 21-27, ce n’è uno di proporzioni enormi, tanto per la grandezza quanto per l’impatto sociale che ne può derivare per la zona sud. Si tratta della nuova piazza di Santa Margherita, che garantirà uno spazio di socializzazione fondamentale per gli abitanti, con parcheggio annesso, così da poter ospitare un gran numero di persone quindi anche eventi, concerti inclusi.
Costi e tempi
Ci vorranno 403 giorni dall’inizio dei cantieri e si punta a partire entro 4-6 mesi. Così si sarebbe in tempo per completare entro la fine del 2026. Il costo complessivo è di 3.586.384,66 euro. E tra l’altro sorgerà non molto di distante dal parcheggio da 41 stalli i cui lavori sono partiti a inizio febbraio.
L’obiettivo e dove sorgerà
Nel presentare il progetto è stato spiegato che l’esigenza è quella di “valorizzare una zona del territorio messinese, quella di Santa Margherita, intervenendo in un’area che attualmente versa in uno stato di totale abbandono e risulta estranea al contesto urbano e alla fruizione degli utenti”. L’area in questione è una vasta porzione di territorio che di fatto costeggia la SS114, a pochi metri dal lungomare, espropriata nei mesi scorsi dal Comune di Messina e che, come già annunciato, cambierà completamente volto.
Lo spazio per gli eventi
Si punta a renderla “un vero e proprio cuore pulsante per l’intera zona sud di Messina, non limitandosi a essere un semplice spazio aperto ma configurandosi come un autentico centro di aggregazione e di vita sociale. Grazie alle sue ampie dimensioni e alle sue caratteristiche progettuali innovative, l’area sarà in grado di ospitare una vasta gamma di evento (concerti, rappresentazioni teatrali, ecc.), manifestazioni (anche sportive, ndr) e iniziative culturali”. Uno spazio necessario, ma soprattutto chiesto a gran voce dal territorio ormai da molto tempo.

Dovete dire le cose quando sono fatte o quasi ultimate, inutile lanciare proclami che fra un ritardo e l’ altro rischiano di rimanere lavori incompiuti o cmq passerà parecchio tempo.