Da giornalista della Gazzetta del Sud, a scrittore di romanzi impegnati come "La Valle d’Agrò”, “Lampare spente” ed altri, Carmelo Duro si è spento lo scorso 6 ottobre a 74 anni
Avvolti da una profonda commozione, il direttivo e i soci dell’“Università della terza età” di Santa Teresa Riva hanno ricordato la scomparsa del giornalista e scrittore, nonché presidente dell’“Unitre”, Carmelo Duro. Colpito a 74 anni improvvisamente da infarto, lo scorso 6 ottobre a Zafferana dove si era recato con la famiglia per l’Ottobrata, ha lasciato a Sant’Alessio, dove era nato e risiedeva e non solo, un vuoto incolmabile.
A ricordare Carmelo Duro, al Palazzo della cultura di Santa Teresa Riva, di fronte ai familiari ed a un folto pubblico, il sindaco di Sant’Alessio Rosanna Fichera, il Giornalista della Gazzetta del Sud Di Sergio Giacomo, il presidente dell’Unitre di Messina Basilio Maniace, il cultore e conoscitore della Valle d’Agrò, su cui lo stesso Duro aveva tanto scritto, Santino Mastroeni, i componenti del direttivo dell’Unitre, Nina Foti che ha condotto la serata, Santino Albano, Franco Campailla e l’amico Antonio Faranda, quest’ultimo in rappresentanza della tesoriera Franca Pizzolo, da sempre braccio destro e supporto del presidente Duro, assente per motivi di salute.
Ognuno di essi hanno ricordato una un lato di Carmelo Duro, da giornalista della Gazzetta del Sud, a scrittore di romanzi impegnati come “La Valle d’Agrò”, “Lampare spente” ed altri, fino al suo capolavoro di minuziosa ricerca storica sulla storia di Sant’Alessio, quattro volumi di cui solo due pubblicati. Per finire è stato sottolineato il suo impegno nel sociale e politico e non ultimo l’uomo, il padre e il maestro di vita che lasciato in “eredità” a familiari ed amici un grande affetto e un pregevole bagaglio culturale che porteranno sempre nel cuore.