L'assessore regionale Nino Bartolotta ha richiesto e ottenuto un incontro operativo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per discutere della realizzazione dello svincolo autostradale Santa Teresa-Val d'Agrò: "E' un modo concreto ed operativo per affrontare tutti insieme e in modo sinergico l'argomento, anche al fine di evitare passi falsi"
Si apre un nuovo capitolo sullo svincolo autostradale di Santa Teresa di Riva. Dopo l’incontro tra il Cas e gli amministratori della Val d’Agro, in cui l’Ente ha dato la propria disponibilità a verificare la realizzabilità dell’opera, la prossima tappa è Roma. L’assessore regionale alle infrastrutture Nino Bartolotta ha richiesto e ottenuto un incontro operativo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. All’incontro – che si terrà giorno 19 settembre alle ore 15 – è stato invitato il commissario Antonino Gazzara del Cas, il primo cittadino di Santa Teresa Cateno De Luca e i sindaci che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa per realizzare l’infrastruttura.
“Per lo svincolo è indispensabile partire dall'intesa Ministeriale – ha dichiarato l’assessore Bartolotta -. Per questo la settimana scorsa sono stato al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per chiedere all'ing. Coletta un incontro operativo al quale ho invitato il Cas, il comune capofila dell'iniziativa e, se lo ritengono opportuno, una delegazione dei comuni della val d'Agrò”.
“In quella sede discuteremo e valuteremo tutti insieme i presupposti operativi per avviare la procedura e valutare i punti di forza e di debolezza dell'iniziativa. E' un modo, ritengo, – prosegue il funzionario regionale – concreto ed operativo per affrontare tutti insieme e in modo sinergico l'argomento, anche al fine di evitare "passi falsi" che potrebbero rallentare o rendere inattuabile il percorso verso un obiettivo comune”.
L'incontro si preannuncia dunque decisivo per Santa Teresa. De Luca, che ha "esultato" alla notizia e che ha già pensato a tutto – progetto, fonti di finanziamento e tempi di esecuzione – , dovrà ora giocarsi la mossa finale e sperare che sia vincente. Sembra infatti che dopo il 19 settembre si saprà con più certezza se lo svincolo diventerà un'opera attuabile o soltanto l'ennesimo progetto da riporre nel cassetto.
Giusy Briguglio
continuo a ripetere che questo svincolo serve solo a finire di rovinare un territorio già troppo deturpato, ad aumentare lo squallore, a sprecare soldi del contribuente e a fare guadagnare ditte di movimento terra (non aggiungo commenti …). Sono cose da politici albanesi, cinque chilometri prima c’è lo svincolo di Roccalumera, dieci chilometri dopo c’è quello di Letojanni-Taormina, un’uscita a Santa Teresa è del tutto inutile, servirebbe un bacino di quattromila persone sì e no (S. Alessio, Limina, Casalvecchio) con nessun rilievo economico, roba da africa subsahariana.