Il Genio Civile ha ordinato il ripristino dello stato dei luoghi dopo il sopralluogo effettuato il 23 maggio scorso. Il sindaco e il dirigente dell’Utc hanno 45 giorni di tempo per procedere, altrimenti saranno ritenuti responsabili di eventuali danni a persone e cose
Il Genio Civile ha ordinato al sindaco di Santa Teresa e al Dirigente Responsabile dell’Ufficio Tecnico di ripristinare lo stato dei luoghi del torrente Savoca. La nota dell’ingegnere Gaetano Sciacca arriva dopo il sopralluogo congiunto con il Corpo Forestale e i rappresentanti dei comuni di S. Teresa e Furci Siculo effettuato il 23 maggio scorso, occasione in cui gli enti hanno constatato la presenza di due varchi – uno in prossimità della frazione Giardino che immette direttamente nell’alveo in cui è stato ricavato un tratto di pista asfaltato che prosegue in terra battuta verso monte e uno sulla sponda sinistra a valle del viadotto dell’autostrada in cui sono stati accertati cumuli di rifiuti urbani vari e depositi di materiali inquinanti. “Tale situazione accertata determina – si legge nella notifica – oltre ad un pessimo stato di conservazione del bene demaniale, una potenziale situazione di rischio per la pubblica e privata incolumità”. Il Genio Civile ha ordinato la rimozione urgente dei due varchi e della pista asfaltata e l’eliminazione dei rifiuti. Una decisione arrivata dopo l’indagine conoscitiva che la sezione del Corpo Forestale di Messina aveva avviato i primi di maggio per constatare le condizioni dei torrenti presenti sul territorio comunale di Santa Teresa. Il Genio Civile già nel febbraio 2012 aveva diffidato i responsabili del comune di Santa Teresa a “dismettere qualsiasi tipo di pavimentazione posta all’interno degli alvei torrentizi” e “qualunque altro elemento che potrebbe indurre chiunque a ritenere di poter transitare su una regolare viabilità urbana o extra urbana”; un anno dopo, una nuova diffida anche al comune di Furci per “provvedere alla rimozione dei rifiuti presenti in aula e predisporre interventi utili ad eliminare le cause che consentono tale fenomeno”. Ora, il comune avrà 45 giorni di tempo (dal 28 maggio) per adempiere alle richieste del Genio Civile, o 60 giorni per ricorrere al Tar, altrimenti il sindaco e il dirigente dell’Utc saranno ritenuti “responsabili di eventuali danni a persone e cose”.
Giusy Briguglio