Una doppietta di Paone affonda la Stefanese rimasta in 10 uomini al 4' per l'espulsione di Tarantino. Un rigore (5') e un colpo di testa (19') fissano il risultato sullo 0 - 2 e complicano il cammino verso la salvezza del club arancionero.
Il Mistretta batte 2 – 0 la Stefanese e si aggiudica il derby nell’anticipo dell’8^ di ritorno.
Rimasto in 10 uomini, per l’espulsione di Tarantino al 4’, il club arancionero subisce la doppietta del centrocampista amastratino Paone che al 5’ trasforma un rigore (per fallo di mano in area di Tarantino) e al 19’ schiaccia di testa battendo l’incolpevole portiere stefanese.
Un risultato che fa precipitare la squadra allenata da Mirko Spataro in una crisi sempre più profonda, mentre alimenta le speranze di play-off della squadra guidata da Vincenzo Randazzo.
Per i padroni di casa sono pesati fortemente le assenze, soprattutto, in difesa dove Paone ha avuto ragione nel gioco aereo (il rigore, infatti, è scaturito da un colpo di testa del centrocampista biancoceleste e anche il raddoppio). Dopo l’espulsione di Tarantino mister Spataro sostituisce Buonocore con Barberi. Ma la Stefanese resta intontita dall’espulsione e dal doppio svantaggio subìto.
Gli avversari padroni del campo non producono granchè, a parte un colpo di testa di Cracò al 27’ su indecisione di Arno e un tiro al 32’ ancora di Paone all’incrocio dei pali che hanno seriamente impegnato il portiere stefanese.
Nel secondo tempo gli uomini di Mirko Spataro in campo con un altro spirito. Nonostante l’uomo in meno, la Stefanese ha dato filo da torcere alla retroguardia mistrettese. Veneroso e compagni sono stati messi a dura prova dall’ataccante arancionero Ribaudo che in diverse occasioni è andato vicino alla marcatura. Anche l’ingresso di Grillo al 58’ al posto di Micalizzi ha dato maggiore vivacità al suo centrocampo offrendo inserimenti a Ribaudo sia dalla destra che dalla sinistra del fronte d’attacco.
Il Mistretta da parte sua ha amministrato la gara ripartendo in contropiede e mancando almeno tre volte la terza rete grazie agli errori dei suoi attaccanti e, soprattutto, alla prontezza di Inferrera, tra i migliori in campo, insieme a Di Girolamo e Ribaudo.
Dopo cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara il signor Giuseppe Mucera, collaborato dagli assistenti Giuseppe Zarcone e Marco Parrinello, tutti di Palermo, autori di un’ottima direzione, il triplice fischio ha sancito la fine delle ostilità e l’inizio della festa per il Mistretta. Per la Stefanese, invece, continua il periodo di riflessione per uscire dalla crisi che la rifila in zona retrocessione.
Note:
ammoniti Todaro e Di Girolamo (Stefanese); Smantello (Mistretta)
espulsi Tarantino e Negrone (Stefanese); Marinaro (Mistretta)
Salvatore Famularo