Due intensi e significativi incontri scientifico-culturali promossi dalla Sezione di Endocrinologia (Prof. Francesco Trimarchi) del Dipartimento Clinico-sperimentale di Medicina e Farmacologia si sono tenuti nei giorni 7 e 8 ottobre 2011 presso il Palazzo del Rettorato dell’’Ateneo. Il primo dei due incontri “Ricerca e innovazione nell’Oftalmopatia Basedowiana” si è tenuto nel pomeriggio del 7 ed è stato organizzato dal Prof. Francesco Vermiglio con la collaborazione della Dott.ssa Mariacarla Moleti a conclusione di un PRIN, di cui Vermiglio è coordinatore della Unità locale, che ha coinvolto le Università di Pisa ( proff. Pinchera, Marcocci e Marinò) e dell’Insubria (prof Bartalena). Il workshop scientifico, dedicato all’illustrazione dei risultati del progetto , è stato introdotto dal Prof. Wilmar Wiersinga , emerito dell’Università Erasmus di Amsterdam , uno dei maggiori esperti mondiali nel campo, con una lettura magistrale sull’immunopatogenesi dell’oftalmopatia basedowiana, nell’ Aula Cannizzaro gremita di specializzandi e dottorandi delle specialità interessate che ha suscitato , con le altre relazioni, un interessante dibattito. Il Prof. Wilmar Wiersinga è anche componente il Collegio dei Docenti del Dottorato in Scienze Endocrinologiche e Metaboliche sperimentali del nostro Ateneo.Dato l’interesse multidisciplinare del problema dibattuto, hanno partecipato al dibattito gli oftalmologi Professori Carlo Attilio Squeri e Costantino J.Trombetta, l’endocrinochirurgo Letterio Calbo , il medico nucleare Sergio Baldari e il prof. Filippo De Luca , ordinario di Pediatria. I lavori sono stati conclusi dal Prof. Wiersinga e dal Prof. Trimarchi (nella foto : da sinistra Marcocci, Vermiglio , Wiersinga, Trimarchi e Marinò). La problematica trattata possiede , oltre alla valenza scientifico culturale, una spiccata valenza clinico pratica, data la sua natura multidisciplinare . Grazie alle competenze presenti nell’AOU Policlinico Gaetano Martino, è da tempo operante una struttura organizzativa – unica in una sola Azienda- che si prende cura dei pazienti con questa grave complicazione del morbo di Basedow, che coinvolge, appunto, le alte professionalità dell’ AOU (endocrinologia, oftalmologia, ortottica, chirurgia tiroidea, medicina nucleare, chirurgia maxillo-faciale).Sabato 8 si è tenuto un Seminario su “Autoimmunità e Tiroide” dedicato anche a medici pratici e specialisti di altre specialità che hanno affollato l’Aula Magna dell’Ateneo. Il Seminario fa parte di una serie di Seminari itineranti coordinati dal Prof. Aldo Pinchera e dal Prof. Trimarchi e patrocinati dall’Assiciazione Italiana per la Tiroide (di cui Trimarchi è presidente pro-tempore). Il Seminario si è svolto in due sessioni presiedute rispettivamente da Francesco Vermiglio e Salvatore Cannavò, la prima , e da Gianfranco Fenzi ordinario della Federico II e dallo stesso Trimarchi la seconda. Le relazioni di Marisa Ziino già professore di Chimica degli alimenti nell’Ateneo e di Tonacchera e Aghini-Lombardi di Pisa e dello stesso Fenzi , tenute nella prima sessione, hanno suscitato un vivace dibattito al pari di quelle della seconda sessione, di Paolo Vitti e Antonio Belfiore, ordinari di Endocrinologia a Pisa e a Catanzaro, rispettivamente e di due esperte studiose messinesi le dottoresse Rosaria Maddalena Ruggeri e Mariacarla Moleti .