Saranno pure i cordoli della discordia ma noi messinesi siamo dipendenti dall'auto

Saranno pure i cordoli della discordia ma noi messinesi siamo dipendenti dall’auto

Marco Olivieri

Saranno pure i cordoli della discordia ma noi messinesi siamo dipendenti dall’auto

giovedì 31 Agosto 2023 - 09:00

I disagi, nella transizione, sono inevitabili ma c'è anche una resistenza a intravedere un futuro a misura di pedone e cliclista

MESSINA – Come il rosso, nell’immaginario, intravisto dal toro. Come il topo beccato dal gatto e così via. Gli esempi si sprecano. Ma noi messinesi, a torto o a ragione, ci scateniamo quando viene preso qualsiasi provvedimento che possa cambiare il traffico cittadino e attenuare la centralità delle auto.

Intendiamoci, la scelta dei cordoli in alcune strade del centro, dalla zona Università e il Boccetta a via Garibaldi e il viale San Martino, può comportare una riorganizzazione del traffico che in una città così impegnativa non è una passeggiata. Ma che i cordoli, fatti per delimitare la pista ciclabile e la corsia preferenziale per i bus, siano la causa di tutti i mali, dal crollo del commercio a ogni altro disagio, appare decisamente eccessivo.

Stop ai parcheggi “creativi” ma per la sosta in seconda fila solo la vigilanza ci può salvare

Così scrivevamo il 21 agosto: “L’installazione serve a delimitare sia la pista ciclabile, che così diventa più sicura, sia la corsia preferenziale per i bus, che non dovranno più fare i conti con le auto che la invadono. Così non saranno più possibili i parcheggi creativi ma è praticamente certo che non si fermerà la sosta in seconda fila, cosicché resterà una sola corsia in direzione centro città, invece che le due previste. Almeno fin quando non ci sarà un presidio continuo da parte della Polizia municipale”.

In generale, l’impressione è che rispetto ai cordoli scatti un riflesso condizionato. Una resistenza a intravedere un futuro di Messina meno invaso dalle auto, con meno macchine in doppia fila e clacson scatenati. Senza parcheggi sui marciapiedi e ostacoli per passeggini e persone con disabilità.

Un futuro più ordinato e più a misura di pedone e di ciclista è possibile. La transizione non è facile ma cambiare si può. E si deve.

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22 commenti

  1. Dall’ultima verifica a Messina risultano 200 anziani ogni 100 giovani – l’uso delle biciclette in centro comunque è molto scarso, e chi usa le bici sportive non usa affatto la pista ciclabile della riviera nord – Molti dei cittadini (specialmente i più anziani) che abitano la riviera nord o quella a sud non andranno più in centro città per nessun motivo!!!

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  2. Una delle opere più inutili fatte a Messina negli ultimi 50 anni, a Messina città, chi cammina in bici oltre al tibetano saranno si e no una trentina di persone. Inoltre con questa inutile opera si darà il colpo di grazia ai commercianti del viale.

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    1. Comincia a camminare tu per primo e lascia l’auto a casa.

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    2. Leggo i tuoi commenti ad ogni notizia, e sono sempre negativi. Sei il tipico messinese a cui non piace niente ma che non vuole che si faccia niente. e che niente cambi. Che Dio salvi questa splendida città da persone di questo tipo.

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  3. Il nocciolo del problema lo avete centrato con l’articolo del 21 agosto: in assenza di un presidio continuo dei vigili urbani non si concluderà nulla se non intasare di più il traffico con le doppie file. Vi sono dei punti nevralgici noti a tutti, a cominciare dal comando della polizia municipale, dove è necessaria la presenza stabile dei vigili. Diversamente, è meglio eliminare i cordoli perchè è impossibile sperare nella nota civiltà della maggioranza degli automobilisti messinesi!

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  4. @Mario i più anziani, anzichè prendere l’auto prenderanno il bus o il tram
    @Nstwviva a Messina, tutto ciò che non va bene ai commercianti abituati al parcheggio dei clienti dentro la vetrina, non va bene.
    Al momento i cordoli sono indispensabili insieme alla sorveglianza. Poi, quando le persone si saranno abituate a non parcheggiare come capita e dove capita, i cordoli non saranno più necessari.

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  5. Mi vien da ridere…..sì avete ragione che a buddacilandia siamo auto dipendenti….ma avete mai visto una Bici in Via Montenapoleone , o in via della Spiga, in Via Frattina , o Margutta o Campo dei Fiori, o nelle vie dello Shopping delle grandi citta …ma dai non facciamo ridere…. PEDONALIZZARE è cosa buona e giusta insieme ad una ristrutturazione generale dei servizi pubblici, AUTOBUS TRAM e Parcheggi, ma gli obbrobri gialli non si possono vedere sul VIALE SAN MARTINO.

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  6. Giovanni Rinaldi 31 Agosto 2023 12:47

    Cari Sindaco e Giunta, non vi rendete conto che Messina è una città collinare e di anziani on vari disagi fisici. Siamo dipendenti dall’auto e le piste ciclabili sono per pochi cittadini. Negli anni avete distrutto la bellezza di MESSINA. E’ vergognoso agevolare pochi ciclisti a discaoito di tutta la comunità. Fatevi un esame di coscienza se l’avete.

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  7. Amministrare oggi a Messina significa solo:
    Obblighi, divieti e imposizioni.
    Non è una bella pagina di democrazia.
    Non c’è ascolto, ma soprattutto c’è indifferenza verso le categorie.
    Oltre superficialità in alcune scelte.

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  8. I cordoli per gli autobus è cosa buona e giusta, a parer mio. Il resto le piste ciclabili in viale San Martino e corso Cavour invenzioni per far scalare Messina nelle classifiche di città con superiore numero di km di pista ciclabile, un fatto puramente pubblicitario perché serve punteggio al comune. Come ho letto dai commenti non si tiene conto della particolarità della città di Messina, nel giro di pochi km si passa a dislivelli anche di 100 metri sopra il livello del mare, dunque una semplice bicicletta non è idonea al nostro comune. Alla fine dei conti abbiamo fatto la pista ciclabile per quei pochi fortunati che abitano al centro ma che allo stesso tempo sono quelli con i macchinoni (non tutti).

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    1. Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno. Applausi.
      Molte cose, come la pista ciclabile e le isole pedonali (e la differenziata) sono fatte principalmente per slogan e vantaggi elettorali.
      Senza contare invece i danni ai cittadini.
      Questo perché le scelte non sono ragionate, e non si valuta l’impatto su città, persone e economia.
      Ottimo commento

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  9. messinese stanco 31 Agosto 2023 14:29

    Ma quando pioverà avremo una corsia dedicata agli sport acquatici….perché l’acqua non defluirà….quindi prepariamoci…..ad innaffiare la corsia per le bici ed il marciapiede relativo……mentre era più semplice la pitturazione come fatto sul Corso Cavour…..ed anche una presenza più costante dei vigili Urbani, gia’ massicciamente presenti mesi orsono, avrebbe evitato l’ulteriore inutile spesa per la relativa cordolatura….

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  10. Il problema non sono i cordoli o la pista ciclabile, a Messina c’è un solo problema “i messinesi” a cui non va bene mai niente! Non hanno rispetto per il prossimo e naturalmente guai a toccargli la macchina…io cammino a piedi e quando devo attraversare sulle strisce pedonali molto spesso dopo che sono passate circa 20 auto riesco ad attraversare! Per quanto riguarda i commercianti adesso diranno che non lavorano per colpa dei cordoli…

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  11. Caro sig. Giuseppe io non avrò bisogno di camminare a piedi in quanto mi faccio accompagnare sotto il mio ufficio sul viale da mio segretario e autista, a ci potrò andare anche con la ztl tramite un pass.

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  12. Direttore , purtroppo devo dissentire dalla sua visuale per Messina, che non farebbe una piega, se non fosse che viviamo in un contesto ,dove il cambiamento ,sì che occorre ,ma deve essere funzionale al cittadino…..le piste ciclabili finora fatte hanno fatto ( scusi il gioco di parole ) brutta fine per tre motivi ……1)poco usate , perché ,chi le dovrebbe usare, diciamolo chiaramente che “predilige” la strada😤, ( li ho visti io con i miei occhi), senza considerare, la pista dove c è , per andarsene a fare slalom su strada 😱,2)per zero manutenzione, finendo poi degradate con l’ennesimo dispendio di soldi pubblici buttati😖.3) dove sono tutti questi ciclisti specie ora con l’avvento dei monopattini e motorini elettrici?????……lei mi dirà,che comunque,realizzandole , incentiviamo i cittadini ad abbandonare la macchina 🤔e usare quindi bici e mezzi pubblici…..ma onestamente ,dove sono a Messina tutti questi aitanti e sportivi cittadini 😳che si mettono a pedalare, o a caricarsi di borse della spesa ad aspettare “trepidanti” i bus 🙄?????….. Considerando
    le fermate dove ti fai l’ abbronzatura integrale perché sprovviste di tettoia e panchina c è proprio l’incentivo al cambiamento 🙄….. direttore scusi ,a proposito di cambiamento,ma lei ha visto la fine che hanno fatto i parcheggi messi a pagamento?????? Desolatamente VUOTI …..Il cambiamento serve quando porta migliorie e a mio avviso ,io non ne vedo sul territorio ,e no perché io sia disfattista ,ma alquanto realista perché cammino su strada e constato le difficoltà che ci sono ……la invito a lasciare la macchina ed usare i mezzi pubblici in determinate zone e in determinati orari …..le verranno le ragnatele 🙄 perché giustamente ,non ci può essere un orario e una linea per i fabbisogni di ognuno di noi, ecco perché prendiamo la macchina …..per quanto riguarda il disciplinare l’automobilista, ci vogliono controlli e multe no inviti a darsi al ciclismo che per carità farà anche bene, ma in inverno ?????? Cerchiamo di essere pratici e di prendere in considerazione le abitudini che sono sì ,dure a morire ,specie le “dipendenze” che ognuno ha, dovute però alle proprie esigenze ,e che non possono essere stravolte ,da chi decide cosa dobbiamo ,o non dobbiamo prendere per spostarci in città… l’amministrazione può fare tutte le piste ciclabili del mondo ,tutti i parcheggi a pagamento che vuole ,ma il risultato sarà comunque dell’ assenza totale della
    partecipazione dei cittadini ,e lo abbiamo visto con l’ottima idea( quella sì) della metroferrovia, andata desertificata per il non uso ……. per il messinese ,la macchina è come la coperta di Linus….. indispensabile,SEMPRE appresso, e SEMPRE a portata di mano🙄 !!!!!!

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    1. Riassunto perfetto, ineguagliabile chiarezza.
      Se i cittadini prediligono l’auto, non si possono privare.
      I servizi devono essere pensati per luoghi, limitati, dove possono essere utili.
      Altri luoghi sono da non intaccare, e bisogna permettere di usare comodamente l’auto.
      Ormai siamo pieni di divieti e blocchi.
      E giusto come dice Rosaria, con la spesa a piedi ? Alla fermata per l’abbronzatura ? Con la bici con la pioggia ?
      E poi c’è chi lavora e gestisce meglio i tempi con il mezzo privato.

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  13. Una nota:
    le abitudini dei cittadini, in particolare l’uso della macchina, non può e non deve essere demonizzato.
    Piuttosto, vista la propensione, deve essere garantito.
    Invece sembra una lotta contro le auto.
    Evidentemente, per moltissimi cittadini l’auto è necessaria. Per svariate ragioni, che sono alla base della libertà della persona. Cioè non contestabili.
    Inoltre una idea, deve essere adattata alla città e non imposta ai cittadini, soprattutto senza portare benefici reali.
    PS: ovvio, non si parla delle auto in doppia fila…

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  14. Chiediamo ai geni snobbini che pensano che questa città sia come Verona o similare senza grandi distanze e grandi salite…. se abito all’annunziata alta o a camaro alto e dopo 8 ore di lavoro devo tornare e farmi 5/6 km di salita pesante come faccio? e se devo prendere o portare i bambini a scuola o a sport con zaini e borsoni? e se piove o ci sono 40 grasi ???? e per chi deve lavorare a ganzirri ospedale papardo o università e abita a tremestieri??’ in una città dove la maggioranza è anziana come dicono le statistiche, nelle città per anziani piccole e senza salite ok ma non a Messina.
    bisogna tornare ad avere strade larghe e scorrevoli e posteggi.

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  15. Siamo autodipendenti. E allora? Paghiamo bollo, assicurazione, benzina, Manutenzionamo l’auto. La facciamo lavare. Paghiamo la revisione. Paghiamo tasse, facciamo lavorare gente e a 65 anni devo farmi la via Felice bisazza in bicicletta, oppure la via Sant’Agostino o preferite il boccetta. Al prossimo sindaco basterà promettere la cancellazione delle ciclabili per essere eletto

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  16. Bell’articolo Direttore, pienamente condivisibile.
    L’utilizzo dell’auto, se fatto nel pieno rispetto delle regole del Codice della Strada, non va demonizzato. E, al contempo, incentivare altre modalità di mobilità è una strada dalla quale nel terzo millennio non si torna indietro.
    Non c’è una città che non attui iniziative per una mobilità più sostenibile, i no-vax delle ciclabili e delle preferenziali se ne facciano una ragione.

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  17. Ancora un’altro intervento per rendere più bella e accogliente la nostra Città, il Viale, il Corso Cavour sono davvero un bel colpo d’occhio rispetto agli anni 60/90,andate a guardare qualche foto.
    Complimenti!!!!!

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  18. È ovvio che siamo abituati a prendere la macchina per qualsiasi cosa…quando mai l’ATM ha fornito un servizio degno di questo nome? Se negli ultimi anni si sono svegliati e gli autobus sono più regolari, questo non modificherà un’ abitudine culturale in due minuti. Ci vorranno anni e un controllo capillare che è costantemente assente. Infatti la gente ci marcia e parcheggia in doppia fila regolarmente.

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