La priorità è la messa in sicurezza della zona e la riapertura della strada provinciale 19. La cripta necessita di un restauro obbligatorio che in questo momento passa in secondo piano. Intanto, alla questione savocese si è interessato anche il presidente della regione. Non è escluso che Crocetta possa effettuare personalmente un sopralluogo nei prossimi giorni
La cripta Santa Lucia della Chiesa San Nicolò di Savoca non verrà demolita. Dopo la ribellione della comunità savocese, è stato repentino il dietro-front delle istituzioni che stamattina hanno effettuato l’ennesimo sopralluogo ai piedi della cripta per verificare le condizioni della stessa. La situazione è identica a quella della settimana scorsa, l’esito per fortuna è cambiato. La situazione, però, è critica. Alla conferenza dei servizi erano presenti la dottoressa Anna Piccione della Soprintendenza ai Beni Culturali, l’ingegnere Gaetano Sciacca del Genio Civile e l’ingegnere Bruno Manfrè della Protezione Civile, tutti d’accordo sul notevole stato di pericolo esistente. In questo momento la priorità è la messa in sicurezza della zona – per evitare il rischio caduta di altre pietre – e la riapertura della strada provinciale 19. Niente interventi definitivi, non c’è la disponibilità finanziaria, per ora si può pensare solo a una soluzione tampone per riaprire il transito lungo l’arteria principale. Giusto il tempo di tirare un sospiro di sollievo, ma senza distogliere l’attenzione dalla delicata questione. La cripta, infatti, necessita di un restauro obbligatorio, che per ragioni di sicurezza in questo momento passa in secondo piano. La ristrutturazione è rimandata a data da destinarsi, solo dopo aver scongiurato il pericolo e reperito i fondi. “Non ci facciamo prendere dalla foga dei tempi”, dichiara l’ingegnere Manfrè. Intanto la stagione turistica è alle porte, se la strada provinciale non riaprirà in tempi brevi Savoca subirà un duro colpo sotto il profilo turistico. Ma il nodo da scongiurare è anche un altro: i lavori di trivellazione eseguiti nell’ambito degli interventi di consolidamento del costone possono peggiorare la situazione? Se sì, bisogna trovare una soluzione diversa. Per ora tante ipotesi che bisogna concretizzare al più presto, approfittando della bella stagione. Anche se il tempo è stato clemente in quest’ultimo anno, meglio non sfidarlo. Condizioni atmosferiche temporalesche potrebbero essere fatali per un peggioramento della situazione. “La priorità è aprire la Sp 19 – dichiara il capogruppo di minoranza Massimo Stracuzzi – si procederà con l’eliminazione dei pezzi pericolanti e con la sottomurazione”. Insomma, si cercherà di rafforzare la struttura precaria. “E’ fondamentale la sicurezza della zona e degli abitanti – afferma il vice sindaco di Savoca, Cettina Pizzolo – e poi il restauro della cripta, volano importantissimo dal punto di vista turistico. Speriamo di fare qualcosa per il bene del paese”. Ricordiamo che nella cripta sono stati trovati resti umani, ma sembra che dalle prime analisi sanitarie sia difficile stabilire il periodo a cui risalgono perché le ossa sono troppo remote e si sbriciolano al tatto: “Verranno eseguiti altre analisi su un femore perfettamente riconoscibile e poi si procederà come previsto dalla legge – conclude la Pizzolo”. Intanto, alla questione savocese si è interessato anche il presidente della regione. Rosario Crocetta ha sentito telefonicamente il sindaco di Savoca, Paolo Trimarchi, complice il coinvolgimento dell’assessore alle infrastrutture Nino Bartolotta, nonché ex primo cittadino del centro collinare, che ha dichiarato: “Il governo regionale si occuperà della problematica concernente l’instabilità della monumentale Chiesa di San Nicolò di Savoca”. Non è escluso che nei prossimi giorni lo stesso Crocetta possa effettuare un sopralluogo per rendersi conto di presenza della problematica.
Giusy Briguglio