Così l’assessore alle politiche per la famiglia Dario Caroniti, che in una nota spiega gli sviluppi della vicenda
Il Piano di Zona della 328 del distretto socio sanitario che comprende la città di Messina è finalmente giunto a un punto di svolta. Ad assicurarlo è l’assessore alle politiche per la famiglia Dario Caroniti, che in una nota spiega gli sviluppi della vicenda. Di seguito il testo del documento
«Dopo la riunione del gruppo piano del 5 luglio scorso e l’assemblea dei sindaci del giorno successivo si è risolto l’impasse che aveva bloccato per anni l’iter dei finanziamenti regionali (quasi 17 milioni di euro) di progetti volti all’assistenza di persone anziane, diversamente abili, indigenti e stranieri. Si tratta di stanziamenti che risalgono addirittura al 2001 e che non erano stati impiegati a causa di problemi burocratico – contabili. Da una parte la regione Sicilia, e dall’altra il comune di Messina, che sembravano per un decennio non riuscire a convergere sullo svolgimento dei progetti stessi, approvati in via definitiva nel 2009. La svolta nel corso dell’ultimo anno, quando si sono ristabiliti i contatti tra le due amministrazioni. La visita, fortemente richiesta, di due ispettori regionali, ha infine consentito agli uffici comunali di potere ottenere tutti i chiarimenti in merito alle problematiche che avevano precedentemente paralizzato le azioni».
«Ancora poco meno di un mese fa, l’assemblea dei sindaci sembrava essersi rassegnata a rinunziare agli stanziamenti del 2001-2004 e dei riequilibrio 2007, per potere dare corso ai progetti finanziati sul triennio 2010-2012, ma il lavoro degli uffici e i chiarimenti degli ispettori hanno reso possibile quello che appare quasi un miracolo, in un momento così delicato per la città di Messina. L’accordo di programma, che sarà stilato fra i comuni del distretto, che comprendono un area che da Rometta a Pagliara, prevede che già da settembre saranno pubblicati i bandi di progetti sociali che daranno assistenza a oltre 1000 persone e daranno lavoro a più di 250 operatori del settore. Si prevede l’apertura di un centro socio-educativo presso la struttura polifunzionale di Santa Lucia sopra Contesse, volto a realizzare un centro diurno per anziani e portatori di handicap, un servizio di trasporto per diversamente abili e anziani e un servizio domiciliare integrativo, quindi aggiuntivo, a quello che il comune di Messina già oggi realizza sui fondi ordinari. Sono previsti anche sostegni economici alle giovani coppie, delle agevolazioni all’affitto di casa, degli incentivi alle assunzioni, dei progetti di prevenzione dalla tossicodipendenza, la creazione di centri di ascolto, degli aiuti economici alle famiglie in difficoltà, la nascita di nuovi centri di aggregazione giovanile, il supporto al sistema dell’affido e dell’adozione, la promozione di forme di turismo sociale e altri provvedimenti tutti volti a implementare in modo significativo il welfare della città di Messina e del suo distretto».
«Già adesso Messina può vantare un sistema di servizi rivolti alla persona che gode, come da rilevamenti scientifici condotti negli ultimi anni, di un gradimento molto significativo dell’utenza, al di là delle polemiche che continuamente affliggono il settore, avvelenando il clima e la serenità degli operatori. Grazie all’apporto di queste sostanziose risorse, sarà possibile nei prossimi tre anni realizzare un sistema di assistenza che non ha eguali in Sicilia e forse nel Sud Italia, sia come livelli di intervento che soprattutto come qualità dei servizi. In questo momento, nonostante le difficoltà dovute alla crisi, continua Caroniti, l’amministrazione comunale di Messina destina ai servizi sociali più del 40 per cento della quota servizi delle partite correnti del bilancio. Grazie allo sblocco dei progetti della 328 sarà possibile incrementare la cifra di oltre il 20 per cento. I clamorosi ritardi che si sono accumulati nell’ultimo decennio, stanno paradossalmente dando la possibilità al territorio di Messina di dare adesso una risposta sociale consistente alla crisi economica. L’importante è che tutti gli operatori del settore – sindaci, dirigenti e funzionari, ma anche sindacati e parti sociali – lavorino adesso insieme per raggiungere un obiettivo che finalmente sembra a portata di mano».
quale coop gestiranno questi servizi le solite sistemate quelle che ci sono gia’(nei pagamenti )