Sanzione del 30% dell'importo da pagare per chi non rispetta la scadenza fissata per oggi, ma c'è un modo per pagare una sanzione ridotta. Intanto entro il 30 ottobre si dovrà mettere mano al portafogli anche la tassa rifiuti, ma per quella bisogna attendere i bollettini.
Sono circa 5.894 i Comuni italiani in cui oggi scade il pagamento della prima rata Tasi 2014. Anche a Messina ultime 24 ore di tempo per versare la prima rata del tributo sui servizi indivisibili, fondamentale ricordare che nessun bollettino sarà recapitato a casa e che il versamento deve essere poi effettuato con modello F24 o bollettino di conto corrente postale. E chi non paga entro oggi? Per tutti i ritardatari e coloro che non hanno effettuato il pagamento Tasi entro il 16 ottobre, scatta una sanzione amministrativa pari al 30% della somma non pagata o pagata in ritardo. Può anche capitare di aver commesso errori di calcolo sull'importo da versare, considerato che ogni contribuente ha dovuto conteggiare in modo autonomo l’importo Tasi da pagare.
Dunque, niente paura. Perché è vero che la legge e il regolamento comunale Iuc prevedono la sanzione del 30%, ma è anche vero che è ancora possibile pagare l' imposta senza incorrere nella sanzione piena. In tutti questi casi sarà possibile pagare la Tasi attraverso una procedura prevista dalla legge in materia fiscale. La procedura in questione si chiama ravvedimento operoso, previsto dall'articolo 13 del decreto legislativo 471/1997, ed è un mezzo che permette ai contribuenti italiani di regolarizzare la violazione del pagamento del tributo nei casi in cui l'importo della Tasi non sia stato pagato.Con il ravvedimento operoso il contribuente in errore paga una sorta di multa ridotta che viene calcolata partendo dalla cosiddetta sanzione ordinaria che è fissata al 30% dell'importo che non è stato versato. In questo caso la sanzione è ridotta in base alla tempestività del pagamento. Se si paga entro 15 giorni dal termine la mini sanzione sarà di un quindicesimo per ogni giorno di ritardo. Dal quindicesimo al trentesimo giorno sale al 3%, mentre oltre il trentesimo giorno e fino al 30 giugno 2015 la sanzione sarà del 3,75%.
Per potersi avvalere di questo procedimento sono fondamentali due condizioni: la prima è che la violazione non sia stata già constatata dagli organi competenti, la seconda che non sia già a conoscenza di procedure di verifica a proprio carico da parte degli stessi organi competenti, ad esempio, l' Agenzia delle Entrate territoriale.
Attenuanti ed esenzioni delle sanzioni per i soggetti che fruiscono dell’assistenza economica, che versano in particolare situazioni di disagio economico e sociale accertato dal Dipartimento Politiche Sociali, attività commerciali che nel corso dell’anno di riferimento hanno subìto danni da eventi calamitosi.
Oggi dunque prima rata Tasi, ma occhio a non rilassarsi troppo perché alle porte c’è la Tari, la temutissima tassa sui rifiuti. Il ricordo del caos dello scorso anno con la Tares è ancora vivo e i cittadini iniziano a temere di rivivere quell’incubo dei bollettini arrivati in ritardo, degli errori, delle infinite code all’Ufficio Tributi. La prima delle quattro rate della Tari si dovrà pagare entro il 30 ottobre, dunque tra sole due settimane. I successivi appuntamenti con la tassa rifiuti saranno il 15 dicembre, insieme alla seconda rata Tasi, il 15 febbraio e il 15 aprile. Intanto però non è neanche iniziata la discussione su agevolazioni e detrazioni. Nei giorni scorsi il consigliere Claudio Cardile aveva sollecitato l’amministrazione a definire criteri e metodo, quest’anno però l’ultima parola spetterà al Consiglio. E’ urgente però intervenire al più presto. Per evitare di rivivere disservizi e problemi già sperimentati con la Tares.
Francesca Stornante
Se qualcuno ha bisogno di soldi per pagare questa ennesima presa in giro chieda i soldi al tizio a cui hanno dissequestrato tutto…soprattutto quei 5 milioncini di euro
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bollettino tari arrivato stamane
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