Lo hanno fatto due consiglieri di minoranza: "L’aria è diventata irrespirabile a causa degli incendi appiccati da cialtroni al pattume che da settimane continua a devastare Scaletta"
Hanno preso i sacchi di immondizia e li hanno depositati di fronte alla sede del comune. E’ successo a Scaletta Zanclea dove due consiglieri di minoranza, Gabriele Avigliani e Giuseppe Meola, hanno voluto “simbolicamente” restituire all’amministrazione quello che l’amministrazione ha dato ai cittadini.
“L’aria è diventata irrespirabile a causa degli incendi appiccati da cialtroni al pattume che da settimane continua a devastare Scaletta”, hanno infatti affermato i due consiglieri.
Da loro arriva un vero e proprio invito alla cittadinanza a svegliarsi: “Forse aspettate che l’immondizia vi arrivi sotto casa o che vadano in fiamme, come già successo, tutti i cassonetti del paese? – e proseguono -. Alzate la testa, protestate, lamentatevi. Non dovete solo pagare in silenzio le bollette che vi arrivano, dovete pretendere che il paese sia pulito”.
Il gesto attuato sarebbe il risultato di cinque anni in cui, a detta dei consiglieri di minoranza, l’amministrazione avrebbe ignorato i suggerimenti della minoranza, senza adottare i giusti provvedimenti: “É finito il tempo delle parole”.
Di certo, il gesto è stato forte, ma non quanto quello di chi ha appiccato il fuoco ai cassonetti. Due parole, contro l’inciviltà di queste azioni, sarebbe ancora il caso di spenderle.