Fuori la "famiglia dei sindaci", Gianfranco Moschella è il vincitore assoluto

Fuori la “famiglia dei sindaci”, Gianfranco Moschella è il vincitore assoluto

Giusy Briguglio

Fuori la “famiglia dei sindaci”, Gianfranco Moschella è il vincitore assoluto

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venerdì 14 Giugno 2013 - 11:41

La vittoria è stata applaudita e festeggiata da tutti i cittadini scalettesi che hanno sfilato per le vie del comune jonico in segno di festa. A votarlo sono stati in 907 contro i 370 voti che sono andati a Briguglio. Per quanto riguarda le liste invece, “Liberamente insieme per Scaletta” collegata al neo eletto ha preso 1070 voti, mentre la lista “Castello” collegata allo sconfitto ne ha presi 460

Gianfranco Moschella è il nuovo sindaco del comune di Scaletta Zanclea. La vittoria è stata decretata nelle ultime elezioni comunali del 9 e 10 giugno, dove i risultati hanno visto letteralmente trionfare Moschella contro Giovanni Briguglio. La vittoria è stata applaudita e festeggiata da tutti i cittadini scalettesi che hanno sfilato per le vie del comune jonico in segno di festa. A votarlo sono stati in 907 contro i 370 voti che sono andati a Briguglio. Per quanto riguarda le liste invece, “Liberamente insieme per Scaletta” collegata al neo eletto ha preso 1070 voti, mentre la lista “Castello” collegata allo sconfitto ne ha presi 460. La vittoria di Moschella assume un contorno più importante se si pensa che Giovanni Briguglio si trascina un passato da sindaco di Scaletta ventennale. Il dottore è stato infatti primo cittadino dell’ente jonico dal 1975 al 1994. Si ricandidò nel 1998 ma perse contro Michelangelo Manganaro e poi uscì di scena per lasciare spazio al figlio, Mario Briguglio, che venne eletto sindaco nel 2003 e poi ancora nel 2008. Terminati per lui i due mandati a disposizione, il padre si è nuovamente riproposto agli scalettesi nelle appena trascorse elezioni del 9 e 10 giugno. Ma la “famiglia di sindaci” questa volta non ce l’ha fatta. A pesare sul groppone di Briguglio, le responsabilità presunte del figlio per le conseguenze dell’alluvione del 1 ottobre del 2009 e la stanchezza dei cittadini, i quali stanno ancora scontando i risvolti negativi di quella terribile tragedia. Dopo tutti questi anni di “fiducia” accordata, gli scalettesi hanno detto basta. Negli ultimi tempi la situazione è esplosa infatti in tutta la sua tragicità, con le casse del comune in rosso e una dichiarazione di dissesto a lungo rimandata ma alla fine imposta dal commissario ad acta. Senza parlare della ricostruzione del paese post-alluvione che è proceduta a rilento, colpa anche di finanziamenti che non arrivano mai. A Gianfranco Moschella, ex revisore dei conti, gli abitanti di Scaletta hanno dato la possibilità di invertire la rotta del comune verso porti felici. Sul carro dei vincitori ci sono: Gabriele Avigliani (259 voti), Daniela Di Ciuccio (214), Loredana Sorrenti (207), Antonino Micalizzi (186), Maria De Luca (155), Francesco Grungo (152), Mariagrazia Campanella (141), Giuseppe Meola (118), Giuseppa Aloisi (107), Santi Auditore (83), Francesco Picciotto (80), Domenico Tavilla (58). Giorno 22 giugno si insedierà il nuovo consiglio comunale, poi la nuova amministrazione dovrà mettersi al lavoro. Il primo punto del programma è il risanamento del bilancio comunale. Impresa non semplice che comincia, però, dalla promessa che Moschella e i suoi hanno fatto ai cittadini di rinunciare a indennità e gettoni di presenza. Misura non sufficiente, ma impregnata di un simbolismo che vuole gli amministratori al servizio gratuito della cittadinanza. Soprattutto in questo momento critico.

Giusy Briguglio

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