Un'inchiesta dei Carabinieri sta facendo luce sull'edilizia post-alluvione. La scorsa settimana sono stati arrestati il dirigente dell’ufficio tecnico Salvatore Calabrò e l’ingegnere messinese Antonio Porcello per tentata concussione
Il comune di Scaletta Zanclea è coinvolto in un’indagine dei Carabinieri che, la scorsa settimana, ha portato all’arresto del dirigente dell’ufficio tecnico Salvatore Calabrò e dell’ingegnere messinese Antonio Porcello, accusati di tentata concussione e falso ideologico, e alla sospensione dal posto di lavoro per due mesi dell’ispettore di Polizia Municipale Francesco Micalizzi. La vicenda potrebbe essere solo la punta dell’iceberg di una ben più intrigata questione relativa all’edilizia post-alluvione sui cui le forze dell’ordine stanno indagando.
Per il comune jonico si tratta dell’ennesima batosta da incassare dal fatidico 1 ottobre 2009.
“Per noi è stato un brutto colpo – dichiara il vicesindaco di Scaletta Gabriele Avigliani -, ci auguriamo tutti che l’ ex capo ufficio tecnico chiarisca la situazione e le problematiche che sono sorte. Io sono stato ascoltato dal Gip, in qualità di assessore ai lavori pubblici. Noi in nove mesi di amministrazione non abbiamo notato situazioni anomale – prosegue – ma gli inquirenti stanno lavorando su tutta una serie di pratiche passate, perciò aspettiamo le conclusioni dell’indagine che faranno luce sull’intera vicenda”.
Intanto l’amministrazione dell'ente deve andare avanti. Il comune ha pubblicato un avviso pubblico per il posto di capo area dell’ufficio tecnico, rimasto vacante.
Giusy Briguglio
Onore e Gloria all’arma!!!
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