Dovrà scontare la condanna a 3 anni, diventata definitiva, per i fatti legati al "laboratorio conteso" di Scaletta. Spinella era stato arrestato nel 2010 insieme ad altre persone.
Va ai domiciliari Massimo Spinella, il trentacinquenne dipendente regionale arrestato nel 2010 nell’operazione Fire. La condanna a 3 anni a suo carico è diventata definita ed ora la Squadra Mobile gli ha notificato il decreto di espiazione pena. Spinella è accusato di estorsione in concorso, rivelazione di segreti d’ufficio e molestia o disturbo alle persone.
Cinque anni fa bel blitz furono coinvolte altre 4 persone che, insieme a Spinella, avevano messo in atto svariati atti intimidatori ed incendiari, telefonate anonime, sms dai contenuti minacciosi e lettere anonime per convincere le due titolari di un laboratorio analisi di Scaletta Zanclea, il centro La Diagnostica, a cedergli il laboratorio dal quale era stato estromesso come socio.Per intimorire le due donne avrebbero incendiato il palazzo in cui si trova il laboratorio, le automobili di alcuni dipendenti e dei loro familiari ed avrebbero effettuato parecchie telefonate minatorie. In più avrebbero inviato un esposto anonimo al Commissariato Messina Sud accusando alcuni dipendenti di commettere vari reati all’interno del laboratorio d’analisi.
A far scattare le ritorsioni del trentacinquenne era stato appunto il progressivo allontanamento dal centro “conteso”. Oltre a Spinella, infatti, le due titolari avevano anche non rinnovato l’incarico, dopo la maternità, alla segretaria della struttura, legata sentimentalmente all’ex socio e al padre sessantenne. Anche loto due erano stati coinvolti nel blitz.