Su una popolazione di 2.194 abitanti il numero massimo di dipendenti che dovrebbe comprendere la dotazione organica è di 16 unità, mentre attualmente sono in servizio a tempo indeterminato 23 dipendenti, ben sette in più rispetto a quelli previsti. La spesa per il personale alla data del dissesto ammontava a 794.700,78 euro. La spesa per 16 unità ammonta invece a 556.712,83 euro: con la riduzione di sette posti si risparmiano 237.988,52 euro.
“Gli strumenti del Commissario sono altri, può ridurre la percentuale di debiti e può mettere mano alla pianta organica dei dipendenti. Avevo tentato autonomamente di portare avanti la riduzione del personale comunale, ma ho trovato la resistenza dei lavoratori e dei sindacati”. Lo dichiarava il sindaco Gianfranco Moschella pochi giorni prima che il Consiglio comunale (nella seduta del 26 giugno 2015) approvasse la dichiarazione di dissesto finanziario dell’Ente. Detto fatto, la rideterminazione organica del Comune di Scaletta Zanclea è infatti il primo passo della Giunta Municipale in tal senso dopo l’insediamento del Commissario straordinario, dott.ssa Nunzia Rungo.
“La condizione di dissesto – si legge negli atti – impone all’Ente di riorganizzare con criteri di efficienza tutti i servizi ai fini della riduzione della spesa”. Su una popolazione di 2.194 abitanti (al 31 dicembre 2013, ossia alla data del penultimo anno precedente l’anno dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato) il numero massimo di dipendenti che dovrebbe comprendere la dotazione organica è di 16 unità, mentre attualmente sono in servizio a tempo indeterminato 23 dipendenti, ben sette in più rispetto a quelli previsti. 28 sono invece le unità a tempo determinato part time e a 21 ore settimanali al di fuori della dotazione organica dell’Ente, a carico della Regione Sicilia.
Dei sette dipendenti in più, uno appartiene alla categoria D (segretaria economa), quattro alla categoria C (geometra, maestra asilo, due maestre doposcuola) e due alla categoria B (addetto protocollo e autista autobus). Come si evince dal prospetto economico redatto dal Responsabile dell’Ufficio finanziario, Rag. Rosa Cacciola, la spesa per il personale alla data del dissesto ammontava a 794.700,78 euro. La spesa per 16 unità ammonta invece a 556.712,83 euro: con la riduzione di sette posti si risparmiano 237.988,52 euro.
L’organo esecutivo, per far fronte alla collocazione in disponibilità del personale in eccedenza, ha deliberato inoltre di avvalersi “della disposizione di cui all’art. 6 comma 8 della L. R. 7 maggio 2015 n. 9 per integrare i 7 posti della pianta organica rideterminata con il personale dichiarato eccedente” che recita che “per gli Enti Locali i quali, entro il 30 giugno 2015, abbiano accertato e dichiarato la condizione di dissesto per l’esercizio finanziario 2014, è previsto, per gli esercizi finanziari 2015, 2016 e 2017, uno stanziamento di 2 milioni di euro”.
Inizialmente fissato al 30 ottobre, è stato poi posticipato al 30 novembre il termine ultimo per i Comuni per presentare istanza al Dipartimento Regionale delle Autonomie Locali per richiedere le somme in questione. La circolare in questione, n. 9 del 26 agosto 2015, specifica che, nonostante l’autorizzazione di spesa prevista pari a 2 milioni di euro, “la disponibilità finanziaria effettiva per gli adempimenti previsti dalla norma in oggetto (…) risulta limitata alle sole attività afferenti l’esercizio in corso” e che “anche in ordine alle possibili successive refluenze finanziarie, le direttive impartite devono intendersi riferite al solo esercizio finanziario 2015 con riserva di poter disporre eventuali ulteriori diverse istruzioni per gli esercizi finanziari 2016 e 2017”.
Giusy Briguglio