Avviate le verifiche. L'Amministrazione ha messo a disposizione degli utenti l’ufficio tributi, rettificando le bollette anomale.
Tassa sui rifiuti “salata” per quaranta utenti di Scaletta Zanclea, che si sono visti recapitare bollette “pazze” con importi fino a 2mila e 500 euro. Non sono mancate le proteste dei cittadini. Anche di quelli ai quali è stato chiesto di pagare il dovuto. La macchina amministrativa del Comune si è messa subito in moto per fare chiarezza sulla delicata questione e c’è voluto poco per comprendere che si trattava di un errore informatico.
A spiegare l’inghippo ci ha pensato il vicesindaco, Gabriele Avigliani: “Il sistema informatico – esordisce – ha moltiplicato il numero di occupanti per tutte le abitazioni in possesso di uno stesso proprietario raddoppiano, triplicando o addirittura quadruplicando la somma da pagare. In sostanza – prosegue Avigfliani – il numero al completo dei componenti il nucleo familiare veniva riportato su tutte le abitazioni, come se risiedessero contemporaneamente in più case.
Tra l’altro – aggiunge il vicesindaco di Scaletta – va sottolineato che per quanto concerne la Tari, il singolo residente paga meno di nuclei familiari composto da due o più persone. Ogni residente in più fa lievitare l’importo. Comunque sia – conclude – l’ufficio tributi sta provvedendo a correggere i bollettini sbagliati”.
Il Comune ha avviato gli accertamenti per le necessarie verifiche. Ed ha messo a disposizione degli utenti l’ufficio tributi, rettificando le bollette anomale. Ad ognuno è stato spiegato il meccanismo che determina il calcolo della Tari. Anche a quanti si sono recati in municipio per chiedere chiarimenti pur avendo ricevuto una bolletta con importo regolare, ma ritenuta esosa. Amministratori e funzionari si sono scusati con i cittadini per l’errore tecnico sottolineando che lo sportello dell’ufficio tributi rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Carmelo Caspanello