Il racconto grafico di un inedito Felice Canonico

Il racconto grafico di un inedito Felice Canonico

Laura Giacobbe

Il racconto grafico di un inedito Felice Canonico

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domenica 10 Luglio 2016 - 09:53

Prosegue con successo il pluriennale progetto “Le scalinate dell’arte”, con una mostra dedicata a Felice Canonico, in esposizione al Palacultura Antonello fino al 31 Luglio. Presenti, oltre al critico ed organizzatore Mosé Previti, il prof. Fabio Todesco, docente presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Messina, Michela De Domenico, architetto ed esperta di fumetto, il collezionista e nipote di Canonico, Salvatore D’Arrigo, e Giovanni Lucentini, responsabile del progetto per Team Project

Un’altra poliedrica figura di artista messinese riportata alla memoria dei concittadini, o ai più giovani raccontata per la prima volta, grazie al progetto “Le Scalinate dell’arte”, voluto dal Comune di Messina in collaborazione con Team Project. Questa volta il focus è su Felice Canonico, personaggio affascinante ed eclettico della scena culturale locale, ma non solo. Il critico Mosé Previti, grazie al contributo del nipote di Canonico, Salvatore D’arrigo, che ha messo a disposizione memorie personali e materiale inedito, realizza un’esposizione variegata, capace di trasmettere al pubblico un’idea globale dell’identità dell’artista: gli “Inediti Grafici”.

Se come pittore e grafico Canonico era già noto ed apprezzato, e annoverato tra i protagonisti del panorama culturale del ‘900, la scoperta di ulteriori aspetti della sua già complessa personalità artistica è per Messina un ulteriore motivo di orgoglio. Nato a Messina nel 1922 e fattosi precocemente notare negli ambienti artistici cittadini, tra gli anni ‘50 e ‘60 Canonico collabora con i più importanti studi architettonici locali. Dopo il trasferimento a Milano, nel circolo della Galleria Blu entra in contatto con influenti figure dell’ambito artistico e pittorico, come Lucio Fontana e Alberto Burri, ma continua a collaborare con la vita artistica della sua città, mantenendo vivi i contatti con la galleria del Fondaco. Da qui comincia una fase di sperimentazione che lo porta ad accostarsi a tecniche e tendenze artistiche tra le più diverse. L’abbondante e variegata produzione artistica (poi suddivisa dalla critica in: Esordi, Acquerelli, Stacchi, Reperti, Autori, Alfabeti, Calendari, Pittura ed Enigmi), il talento e l’audacia creativa lo portano a farsi conoscere ed apprezzare anche nel resto d’Europa. Dopo una prima esposizione al Louvre, seguono Londra, Stoccarda, Copenaghen, Los Angeles, oltre che numerosi riconoscimenti.
Oggi, l’ulteriore passo in avanti, quando in occasione della tappa delle “Scalinate” a lui dedicata, viene alla luce una vastissima fetta della produzione dell’artista completamente inedita. Si tratta di un corpus di disegni appartenenti alla produzione privata di Canonico (quella cioè non destinata al mercato), nella quale troviamo un’interessante serie di progetti grafici per la costruzione di una casa in collina, che però non venne mai realizzata. Altrettanto interessante, e soprattutto rivelatrice di un lato sconosciuto della personalità artistica di Canonico, è una raccolta di 200 strisce a fumetti, con protagonista il robot antropomorfo Cib, che abita la terra in seguito ad una catastrofe nucleare. Come ha spiegato l’architetto ed esperta del fumetto Michela De Domenico, intervenuta nell`arco dell’inaugurazione, Canonico visse durante la guerra fredda e, da appassionato di fantascienza quale era, si servì di questo mezzo per esprimere le proprie sensazioni e riflessioni sull’argomento. Le strisce dedicate a Cib, brillanti nel trattare con delicata ironia argomenti che vanno dalla satira sociale alla fragilità della natura umana, sono un pezzo di notevole pregio nella produzione nell’artista.

Commosso il nipote di fronte alla possibilità di condividere con i messinesi un patrimonio artistico collezionato con pazienza certosina ed amore quasi filiale, intorno alla figura dello zio, e che oggi costituisce un prezioso tesoro di memoria personale e collettiva.
A conclusione dell’evento i curatori hanno ricordato che l’iniziativa “Le scalinate dell’arte” proseguirà. E’ in cantiere il progetto, la cui realizzazione è attesa per il prossimo autunno, di un teatro multimediale, nel quale si pensa di proiettare filmati relativi la memoria storico-culturale della città.

Laura Giacobbe

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