Caso Genovese, cade l'accusa di peculato

Caso Genovese, cade l’accusa di peculato

Alessandra Serio

Caso Genovese, cade l’accusa di peculato

Tag:

martedì 10 Giugno 2014 - 07:32

Il Tribunale del Riesame ha riqualificato in truffa l'accusa contestata al deputato per le fatture staccate alla Lumen. Confermati i domiciliari, ma tutto torna in discussione il 25 giugno.

Non é andato del tutto a vuoto il primo passaggio davanti al Tribunale del Riesame per Francantonio Genovese, agli arresti da circa un mese. Il Collegio della Libertà ha confermato la decisione adottata dal giudice Giovanni De Marco, che dopo 6 giorni di carcere, nel centro clinico di Gazzi, ha concesso i domiciliari al deputato.

Una decisione quasi scontata, quella del Collegio, visto che il difensore di Genovese, l'avvocato Nino Favazzo, aveva chiesto ai giudici di riesaminare la decisione di De Marco su un altro punto, quello relativo alla sussistenza o meno dei gravi indizi di colpevolezza a carico di Genovese. E sulla sostanza delle accuse il Riesame è intervenuto, riqualificando in truffa l'accusa di peculato contestata all'esponente politico. Accusa legata alle fatture che la Caleservice aveva emesso per le consulenze alla Lumen, l'ente professionale di Elio Sauta.

Ma c'é già una seconda udienza in programma, quella del 25 giugno, fissata per trattare l'appello della Procura. Secondo il pool di magistrati guidati dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita, infatti, Genovese non andava scarcerato. Di fatto è rimandata al 25, quindi, la battaglia sulle esigenze cautelari.

Intanto, a livello politico il caso Genovese alimenta la polemica innescata dai grillini sulle guarentigie parlamentari economiche, in parte tagliate e in parte concesse ancora dalla Camera, in parte tagliate dopo gli arresti. Dal 15 maggio scorso al deputato messinese viene corrisposta solo l'indennità parlamentare di 5.246,54 euro netti, 10.435 euro lordi. Sospesi invece rimborsi, diaria, spese per l’esercizio del mandato e per il trasporto. Fuori dal Parlamento, i grillini hanno contestato la decisione dei Questori della Camera, perché non è stata sospesa anche l'indennità, 10 mila euro lordi mensili. Proprio i Questori hanno fatto peró notare che in Commissione, i grillini nulla avevano eccepito, mentre si esaminava la decisione.

Alessandra Serio

10 commenti

  1. La prima accusa, in assoluto la più grave, è caduta in partenza. Adesso, aspettiamo che cadano anche le altre.

    0
    0
  2. La prima accusa, in assoluto la più grave, è caduta in partenza. Adesso, aspettiamo che cadano anche le altre.

    0
    0
  3. puzza di bruciato 10 Giugno 2014 11:20

    Ecco come la giustizia crea “un martire”….

    0
    0
  4. puzza di bruciato 10 Giugno 2014 11:20

    Ecco come la giustizia crea “un martire”….

    0
    0
  5. Concordo pienamente!

    0
    0
  6. Concordo pienamente!

    0
    0
  7. Auguriamoci che la giustizia faccia il proprio dovere fino in fondo. Poi, se Genovese sarà condannato, avrà la pena che merita, ma se dovesse essere assolto, sarà tutta un’altra storia.
    Intanto, fino ad oggi, Genovese è assolutamente innocente e sta pagando per ipotetici reati contestati solo da chi lo accusa. Vedremo alla fine se le accuse avranno un fondamento o saranno solo state un mezzo per… mettersi in luce.

    0
    0
  8. Auguriamoci che la giustizia faccia il proprio dovere fino in fondo. Poi, se Genovese sarà condannato, avrà la pena che merita, ma se dovesse essere assolto, sarà tutta un’altra storia.
    Intanto, fino ad oggi, Genovese è assolutamente innocente e sta pagando per ipotetici reati contestati solo da chi lo accusa. Vedremo alla fine se le accuse avranno un fondamento o saranno solo state un mezzo per… mettersi in luce.

    0
    0
  9. La giustizia italiana fa ridere i polli e lo sa tutto il mondo. E tutti ridono di noi.

    0
    0
  10. La giustizia italiana fa ridere i polli e lo sa tutto il mondo. E tutti ridono di noi.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007