Caso Genovese, spuntano nuove intercettazioni. E si torna in Giunta per l'autorizzazione a procedere

Caso Genovese, spuntano nuove intercettazioni. E si torna in Giunta per l’autorizzazione a procedere

Alessandra Serio

Caso Genovese, spuntano nuove intercettazioni. E si torna in Giunta per l’autorizzazione a procedere

Tag:

lunedì 28 Aprile 2014 - 15:25

Il Gip De Marco chiamato a decidere della utilizzabilità o meno delle intercettazioni "casuali" a carico del parlamentare al centro dell'inchiesta sulla gestione dei fondi della formazione professionale. Mentre riprende l'esame del caso da parte della Giunta parlamentare che dovrà dire sì o no alla richiesta di arresto. A Messina, invece, si torna in aula col processo Corsi d'oro.

Udienza camerale movimentata, stamane, dal Gip Giovanni De Marco, che deve decidere sulla utilizzabilità o meno di una parte delle intercettazioni captate nel corso dell'indagine Corsi d'oro. In particolare le intercettazioni telefoniche che riguardano dialoghi del deputato Francantonio Genovese. Insieme alle così dette "intercettazioni casuali", effettuate in gran parte dalla Polizia di Patti e dalla Squadra Mobile di Messina e già note ai difensori, oggi la Procura ha chiesto la trascrizione di altre 10 conversazioni, Dieci "Rit", cioè registrazioni, che gli inquirenti ritengono utili, e utilizzabili, a sostenere l'accusa. E che i difensori hanno sostenuto di non conoscere prima di oggi. E' così che l'avvocato Nino Favazzo ha chiesto un rinvio dell'udienza, fissata al prossimo 20 maggio, per prendere contezza del nuovo materiale.

Il capitolo "intercettazioni casuali" è quello al centro del più aspro braccio di ferro tra il pool di magistrati guidati dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e le difese dei soggetti coinvolti in entrambi i processi. Genovese ne ha parlato anche nella sua difesa davanti alla Giunta per le autorizzazioni a procedere che deve decidere della richiesta di arresto avanzata nei confronti del parlamentare. Si tratta in sostanza delle conversazioni intercettate dagli agenti di Patti e di Messina nell'ambito di due inchieste diverse sulla formazione professionale, quella denominata Fake e poi sfociata nell'arresto di Francesco Gullo, a Patti, e quella sfociata nell'arresto di Salvatore La Macchia, un mese fa. Tenendo sotto controllo collaboratori e parenti del deputato, gli inquirenti hanno ascoltato anche diversi dialoghi in cui interviene lo stesso Genovese, malgrado le "guarentigie" parlamentari vietino tale attività, direttamente a carico dei deputati. Così facendo di fatto la Procura ha "ascoltato" Genovese dal 2011 ad oggi.

I suoi difensori si sono così opposti all'utilizzabilità di tutto questo materiale, ed ora a decidere se possono essere trascritte o meno le conversazioni intercettate sarà il Giudice Giovanni De Marco. Lo stesso, lo ricordiamo, che lo stesso Genovese ha "attaccato" nella sua memoria difensiva alla Camera. Intanto proprio domani doppio appuntamento per il deputato e i suoi familiari. A Roma riprenderà l'esame del caso da parte della Giunta per le autorizzazioni a procedere, mentre a Messina si tornerà in aula per il processo principale Corsi d'oro, che vede al banco degli imputati, tra gli altri, la moglie Chiara Schirò.

2 commenti

  1. Ancora c’e’ un sacco di gente che vive nel lusso grazie a questi “corsi”. Politici e sindacalisti. Con case di lusso e lamborghini nel garage… a piede libero!!!!

    0
    0
  2. Ancora c’e’ un sacco di gente che vive nel lusso grazie a questi “corsi”. Politici e sindacalisti. Con case di lusso e lamborghini nel garage… a piede libero!!!!

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007