Erano stati affidati in modo regolare ad una ditta, che però li smaltiva nel torrente
MESSINA – Da tempo erano stati denunciati abbandoni di scarti edili nel torrente Mili. L’ultimo al nostro numero whatsapp, il 366 8726275, appena avantieri.
La Polizia Municipale aveva avviato i controlli fin quando, ieri, sono stati trovati i segni di un ultimo abbandono, anche con spianamento di una parte dell’alveo.
PRIMO SEQUESTRO
I vigili hanno così seguito le tracce e trovato i mezzi usati per lo scavo e lo scarico, posteggiati in un luogo nascosto, probabilmente per essere usati ancora. I mezzi sono stati sequestrati e il proprietario è stato identificato.
SECONDO SEQUESTRO
Situazione simile nella parte di torrente tra Mili San Marco e Mili San Pietro. C’era un’autorizzazione ambientale per il deposito di rifiuti ma con alcune prescrizioni, totalmente inosservate.
Il risultato è il sequestro per l’area deposito coi rifiuti abbandonati per circa 100 metri cubi, i mezzi usati per lo sversamento, molti veicoli abbandonati e una parte dell’alveo di superficie corrispondente a 20 metri cubi. Denunciate due persone per inquinamento ambientale e abusiva attività di deposito e trattamento dei rifiuti.
LA PROVENIENZA DEI RIFIUTI
Ma da dove venivano i rifiuti scaricati? Lo sviluppo delle indagini è singolare: dalla demolizione di uno dei padiglioni dell’ospedale Piemonte. Rifiuti affidati in modo regolare alla ditta, che però poi li abbandonava nel torrente Mili.