Si chiama "Il lavoro in continuo movimento" ed è stato presentato questa mattina dalla segretaria della Fp Cgil di Messina Clara Crocè e dal segretario nazionale Adriano Sgrò. Il progetto servirà a finanziare un fondo destinato ai lavoratori in difficoltà.
Un anno di vertenze raccontato in 57 scatti. Un calendario che ripercorre i 356 giorni di passione vissuti da una città che nel 2012 ha perso posti di lavoro, ha visto le lacrime e la disperazione di migliaia padri e madri di famiglia, è stata segnata da proteste, manifestazioni, sit-in, cortei, occupazioni. Evidentemente 12 scatti per 12 mesi non bastavano. Il calendario delle vertenze ne raccoglie 57 perché troppe sono state le pagine nere sul fronte lavoro dell’anno appena trascorso. E quelle immagini sono lì a ricordare che se non si farà qualcosa di serio e concreto anche l’anno appena iniziato non potrà essere molto diverso. Il progetto è nato da un’idea della segretaria della Funzione Pubblica della Cgil Clara Crocè, anche lei sempre in prima linea ad alzare la voce per difendere diritti e stipendi dei lavoratori. Le pagine di questo calendario sono un pugno allo stomaco perché vedere tutte insieme le vertenze che hanno scandito il 2012 fa venire i brividi. Le categorie assistite dalla Funzione Pubblica della Cgil ci sono tutte. Ci sono i momenti salienti dei 365 giorni di lotta dei lavoratori dei servizi sociali, della giustizia, del settore igiene ambientale, della sanità, delle amministrazioni pubbliche. Tutti dedicati ad Andrea Ciarocchi, un lavoratore del Comune e compagno di battaglia di tante vertenze della Fp Cgil, scomparso lo scorso mese di ottobre.
Sfogliando le pagine si vedono i dipendenti dell’Ato Me2, ad oggi senza stipendi da 10 mesi e pronti alla protesta già dalla prossima settimana, i colleghi di Messinambiente, protagonisti di manifestazioni forti come la contestazione al sindaco Buzzanca in occasione dell’inaugurazione della Notte della Cultura al Palantonello. C’è la torta con l’immagine di Pinocchio dedicata sempre al sindaco Buzzanca dalle lavoratrici della ex cooperativa Futura, ci sono i volti disperati di tutti i lavoratori delle cooperative sociali, il settore forse più massacrato dall’amministrazione Buzzanca, dice Clara Crocè presentando il calendario. Lavoratori che ad oggi sono quasi tutti già licenziati o sul punto di esserlo in attesa che il commissario Croce decida di pubblicare nuovi bandi o di prorogare quelli scaduti. Lavoratori non prendono gli stipendi da luglio, agosto o ottobre. Continuando a sfogliare ci sono le proteste dei dipendenti dell’Inps, dei Vigili del Fuoco in costante carenza di organico, ci sono le denunce contro la mancanza di sedi e le pessime condizioni del Tribunale, i dipendenti pubblici che in questo nuovo anno saranno ancor di più vittime della spending review. Poi si passa alla sanità, sia pubblica che privata. Ci sono i precari del Centro Neurolesi ancora in attesa di chiudere la loro vertenza, i dipendenti della cooperativa Teseos che rischiavano il licenziamento e che per 6 mesi avranno invece la cassa integrazione, ci sono i famosi “storici” precari dell’Asp sempre in attesa della graduatoria di un concorso fatto un anno fa e ottenuto solo dopo settimane di occupazione della sede dell’Azienda Sanitaria, quelli della Clinica Santa Rita che stanno pagando la decisione di chiudere la struttura dell’ex commissario Poli. La speranza, per la sanità messinese, è che il 2013 ponga fine ai commissariamenti dell’Asp. Intanto però già dalla prossima settimana qualche buona notizia potrebbe arrivare sia per i precari che per i dipendenti della Santa Rita. Un commento velenoso quando si arriva alla pagina dedicata ai dipendenti del Comune. “Si infastidivano quando vedevano lavoratori di altre categorie andare a Palazzo Zanca a protestare contro l’amministrazione Buzzanca”, dice Clara Crocè. “Ad un certo punto hanno dovuto protestare anche loro perché i soldi erano finiti e sono rimasti senza stipendi”. E parlando dei dipendenti comunali la segretaria annuncia battaglia affinché si faccia chiarezza su eccessivi utilizzi di straordinari e contemporanei riposi compensativi che hanno fatto arricchire pochi a discapito di tutti gli altri. Un capitolo aperto, come è aperto quello che ha riguardato Givanna Famà e la sua nomina a direttore della galleria d’arte allestita al Palacultura, o quello che riguarda l’assunzione di consiglieri comunali nelle cooperative sociali. Poi ci sono i precari di Palazzo dei Leoni, i dipendenti dei comuni della provincia come quelli di Tortorici che non prendono soldi da settembre mentre si organizzano concerti con l’orchestra da camera di Berlino, i precari di quei comuni che invece sono riusciti a ottenere la stabilizzazione.
Non a caso il calendario si chiama “Il lavoro in continuo movimento”. E, aspetto importantissimo, avrà una finalità solidale. «Il nostro intento, ha spiegato la segretaria, è di creare un fondo per aiutare i lavoratori in difficoltà che molto spesso non possono neanche pagare una bolletta o comprare i libri ai figli o ancora peggio non riescono neanche a comprare il pane. Chi avrà bisogno potrà usufruire del fondo e poi restituire le somme quando arrivano gli stipendi. In questo anno abbiamo visto troppe lacrime e disperazione, gente che ha venduto tutto, padri di famiglia che hanno dovuto ricorrere a prestiti non esattamente legali. L’obiettivo e mettere la parola fine a tutto questo». Il calendario verrà distribuito a tutti gli iscritti della Cgil, ai cittadini e a quanti ne faranno richiesta, il prezzo fissato è di 3 euro ma chiunque potrà versare qualsiasi cifra. Tutti i contributi che verranno raccolti saranno destinati alla costituzione del fondo. Un comitato composto dai rappresentanti aziendali dei settori che sono in difficoltà e dai Segretari di Organizzazione della FP CGIL Giovanni Millimaggi e della CGIL Enzo Cocivera e da un membro esterno si occuperà della sua gestione. Il progetto è stato finanziato in parte dal sindacato e realizzato dalla ditta L.E.M che ha rinunciato a qualsiasi ricavo per destinare le somme ai lavoratori. (Francesca Stornante)