Il Pdl schiera candidato sindaco il deputato Enzo Garofalo

Il Pdl schiera candidato sindaco il deputato Enzo Garofalo

Rosaria Brancato

Il Pdl schiera candidato sindaco il deputato Enzo Garofalo

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giovedì 11 Aprile 2013 - 15:01

Il Pdl ha deciso: il candidato alla poltrona di Palazzo Zanca sarà il parlamentare Enzo Garofalo, attuale coordinatore cittadino del partito, nonchè tra i fondatori di Forza Italia.

Il candidato ufficiale del Pdl è Enzo Garofalo. Alla fine hanno deciso di non stare a guardare gli avversari e mettere in campo le proprie pedine subito. Del resto il nome era già nell’aria da settimane, nonostante le perplessità del deputato appena riconfermato alla Camera. La scelta del partito è stata quella di candidare un uomo di partito, uno che è stato tra i fondatori di Forza Italia a Messina, ne ha coordinato la segreteria nei primi anni ed ha continuato a farlo quando gli azzurri si sono uniti agli ex An. Ogni volta che il partito “ha chiamato” Enzo Garofalo ha risposto, mettendo la sua disponibilità e l’impegno.

Il Pdl quindi non ha voluto “osare” in queste amministrative attingendo a quella società civile che avrebbe garantito un voto trasversale ma ha preferito giocare in casa, scartando anche altre ipotesi come quella di Marullo o D’Alcontres, ritenute probabilmente troppo lontane dalla realtà dei problemi enormi di una città alla fame. Il nome del giornalista Fabio Mazzeo con ogni probabilità non è stato gradito dagli apparati del partito proprio perché non ne avrebbe condiviso le logiche e il sistema. Proprio per queste sue caratteristiche avrebbe convogliato il voto trasversale e nelle ultime settimane è stato "corteggiatissimo" sia da forze interne al centro-destra che partiti del fronte opposto. Ma Mazzeo non avendo alcuna intenzione di creare frantumazioni e lotte intestine ha declinato ogni invito, con senso di responsabilità anche verso quanti, nel Pdl lo hanno sostenuto. Il Pdl, forte dei risultati delle Politiche di febbraio che lo hanno riportato primo partito in città ha quindi fatto una scelta totalmente interna affidandosi a chi, sin dalla prima ora, ha costruito il partito stesso in città. In realtà Garofalo nasce socialista, ma negli anni della discesa in campo di Berlusconi non ha esitato un attimo, condividendone i principi e lo spirito. Ingegnere, 55 anni, è stato coordinatore di Forza Italia dal 2001 al 2005, durante le amministrative e le Politiche. Nel 2004 si è candidato alle Europee. E’ stato presidente dell’Iacp (dal ’95 al ’98) e presidente dell’Autorità portuale (dal 2003 al 2007). Nel 2008 è stato eletto alla Camera, riconfermato lo scorso febbraio.

Dal 2012 è coordinatore cittadino del Pdl. L’”investitura ufficiale” è avvenuta oggi, nel corso di un incontro tra gli esponenti del partito, la deputazione ed i consiglieri comunali e provinciali. In fondo la scelta era stata fatta e non si voleva far pensare che il centro-destra stesse continuando ad aspettare le decisioni del fronte opposto. Scartate le primarie più volte proposte da Buzzanca e Nuova Alleanza adesso ci sarà da tessere i rapporti di coalizione per capire cosa faranno gli ex An con i quali i rapporti dopo l’epurazione di febbraio erano ridotti al lumicino. Le prime avvisaglie si erano registrate alle regionali ma le Politiche di febbraio e l’esclusione degli ex An dalle liste Pdl di tutta Italia sono state una dichiarazione di guerra. Cosa faranno Nania e Buzzanca? Ed in caso d’intesa su quali basi si raggiungerà?

Rosaria Brancato

17 commenti

  1. L’UOMO DA BATTERE….
    è inutile fare giri di parole questo è il candidato che ha il favore dei pronostici. Messina è una roccaforte conservatrice di centro destra. Quelli del Pd si sono infilati nel bailamme delle primarie. Errore madornale perchè si replica al modello bersaniano. Non conta chi vince le primarie conta chi vince le elezioni. La questione a questo punto è la qualità delle liste di contorno. Outsider il movimento cinque stelle…

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  2. Volto nuovo!!!! Alla faccia del doppio incarico e di altre poltrone già scaldate. Vorrei capire cosa ha fatto per Messina, questo signore che rappresneta la solita vecchia politica che ci ha portati alla morte.

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  3. speravo che si facesse il nome di Garofalo – è una persona per bene ha esperienze varie – equilibrato – inserito nello ambiente politico ed al contrario di quello che afferma qualche lettore a livello nazionale si è dato da fare ottenendo successi per la ns città combattendo contro i ” mostri,, nazionali al contrario di altri Onorevoli . A chi conviene è facile scordarsi dell’interessamento relativi ai problemi delle ferrovie- metromare ecc…

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  4. si si ,credi pure a sta gente, ma poi niente lamentele

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  5. Finalmente una persona giusta, onesta e gran lavoratore..

    Enzo ha fatto molto quando e’ stato presidente dell’autorita’ portuale di messina – Una persona che vedo molto bene come sindaco di messina.

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  6. Oltre ogni posizione politica il valore della persona, Enzo Garofalo è uno che ama Messina, ha sempre lottato per la sua città.
    Fare il sindaco impone però di scontrarsi con i poteri forti di Messina….che sono antimessinesi…Garofalo ama la sua città non permetterà lo svuotamento ed il ridimensionamento di Messina al solo ruolo di città di traghettamento, al servizio dei ricconi di sinistra.

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  7. basta leggere i giornali con molta attenzione per vedere cosa ha fatto e quali battaglie ha combattuto soprattutto per il bene di Messina. Mai e poi mai si e’ scritto male su Garofalo e ti posso assicurare che e’ una persona davvero onesta….

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  8. Non ha mai fatto nulla per Messina, si è imboscato come parlamentarecon tutti i privilegi possibili.
    Ha diretto IACP ed è stato un disastro.
    Qualunque incarico abbia avuto non ha mai risolto nulla e ora dovrebbe essere sindaco?
    Per favore non buttiamo ancora sterco in faccia ai messinesi, ne abbiamo ricevuta già abbastanza.

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  9. Perchè non proponi un nome migliore?
    Prima di lamentarsi sempre, almeno occorre assumere informazioni, anche dai suoi avversari politici, e trovare qualcuno che ne parli male.

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  10. MA INDOSSA CALZE LUNGHE O CORTE? – Quando la politica era una cosa seria, per accreditarsi in un partito politico anch’esso serio – com’erano in molti a quei tempi – occorreva possedere determinati requisiti.
    Sì, la cultura, la capacità di apparire e quella di essere – che sono due cose differenti – l’abilità e l’intuito e soprattutto la disciplina. Questo era il requisito veramente indispensabile per fare di un uomo di partito.
    Così la selezione era naturale, specie per una città come la nostra dove la cultura autentica è assai rara e abita nei palazzi di rango, dove non si sente la puzza nelle scale. Gli altri, quelli che si atteggiavano e che praticavano l’arte di far stare in piedi i sacchi vuoti di voti ma pieni di alea boriosa, stavano nei piani bassi dove davanti al marciapiede c’erano ancora gli anelli per terra per legarci l’asino.
    Lì davanti sostavano, speranzosi, galoppini e giannizzeri, uomini i cui pantaloni erano solo un paravento delle mutande. Individui dell’ultim’ora che acchiappavano l’ultimo treno ormai in corsa, con l’affanno di chi è disposto a tutto.
    Di questo erano ben consapevoli i capi partito che, pur avendo necessità dei predetti, portatori d’acqua al mulino, non li consideravano granchè, pure se dispensavano loro prebende e qualche pezzo di arrosto che giudicavano di secondo taglio.
    “Noi siamo generali di un esercito – mi disse un giorno Pino Merlino buon’anima, ex sindaco e deputato regionale – a cui mancano i colonnelli e gli ufficiali dello stato maggiore. Eppoi gli uomini che valgono si notano quando stanno seduti. Si vedrà in quel momento di che pasta sono fatti.” Lo guardai interdetto e lui spiegò. “Se portano le calze lunghe hanno stile, gusto, cultura… altrimenti sono e resteranno delle mezze calzette”.

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  11. messinarinasci 12 Aprile 2013 07:25

    Tra i parlamentari messinesi degli ultimi anni è stato sicuramente uno di quelli che ha avuto maggiore attenzione per il territorio, inoltre è stato un ottimo presidente dell’autorità portuale.

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  12. MessineseAttento 12 Aprile 2013 08:37

    Se per il PDL il nuovo che avanza è Berlusconi che sbraita da un palco, allora potremmo considerare Garofalo un “lattante” della politica.
    Vedo che già si sprecano commenti in favore di quest’uomo che a quanto pare si è già speso senza riserve per la città. Credevo che i messinesi avessero uno scatto d’orgoglio, uno scampolo di amor proprio, tale da tenere lontano le dinamiche politiche pidielline dai palazzi. Invece no, non ci riusciamo. Non sono state sufficienti le bastonate ricevute dall’amministrazione Buzzanca, assistere al disfacimento del nostro territorio, ammorbato da quel modo così improvvisato di gestire le nostre già minime risorse.
    Siamo pronti a rinfilarci in un tunnel che si chiama partito della libertà, ma che di libero ha solo il nome, data la manifesta dipendenza dal grande capo che alberga in quel di Arcore.
    Il mio umile invito è di non dimenticare, di tentare una strada nuova, di volervi bene, di amare Messina.

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  13. non prendiamoci in giro, Messina è in rovina per tutto quanto successo da 60 anni a questa parte. Questi signori sono gli eredi di quei signori democristiani in massima parte, che nel dopoguerra hanno creato le premesse per il deserto attuale.Altro che bei temnpi, fatevi un giro in città e vedete la pattumiera sociocuturale che hanno creato quei –bememeriti–. E i signori di oggi non stanno facendo altro che continuare quanto inziato dai loro predecessori. Nel frattempo l’ onorevole , vecchio della politica con vari incarichi,ci spieoghi come si possa conciliare la carica di parlamentare con quella di sindaco. Non avete dignità e tantomeno vergogna, questa è la verità. Ovvimante molti messinesi si meritano l’ultima città del mondo non dell’italia, salvo poi lamentarsi se le cose non vanno.

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  14. FRANCESCO TIANO 12 Aprile 2013 10:55

    I commenti, a volta sono di parte. Quello che interessa ai cittadini sono i programmi. Il nome, uscito fuori dalla dirigenza del partito, adesso lo conosciamo. Persona che ha dato una svolta alla vecchia politica del non fare, soprattutto quando conduceva l’ente porto. Adesso dobbiamo conoscere il programma, che non è da sottovalutare per aggregare i consensi, prima della base del partito (che non ha gradito tante cose e che si è rifiutata, in larga parte, di andare a votare alle ultime elezioni regionali) poi dell’opinione pubblica e delle tante famiglie in attesa di risposte.

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  15. Povera Messina……quelli che l’hanno rovinata si ripresentano come se nulla fosse! credo che andrò via da questa città.

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  16. nn lo conosco, ma credo che non si possa dare a lui la città, perchè eredita un passato disastroso. La compagine che lo sostiene è la stessa che ha massacrato il territorio, quindi e purtroppo, per una proprietà matematica, che si chiama associativa, non possiamo e non dobbiamo considerare ne Garofalo ne tutti quelli che il pdl vuole candidare. Il cambiamento deve essere di rotta e bisogna dare le chiavi a volti nuovi con compagine nuova, almeno e solo così capiremo se era meglio prima………….
    Altrimenti staremo sempre a discutere, mescolando e rimescolando discussioni che non servono a nessuno.

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  17. MA GAROFALO NON E’ L’UNICO DEPUTATO NAZIONALE MESSINESE DEL PDL? PERCHE’ SI E’ CANDIDATO A FARE IL DEPUTATO SE SI VOLEVA SCOMMETTERE COME SINDACO? DOVRA’ DIMETTERSI O FARA’ ENTRAMBE LE COSE? E SE NON DIVENTA SINDACO E POI SI TORNA A VOTARE PER LE POLITICHE SARA’ DINUOVO CANDIDATO? BHO………..NON MI CONVINCE!!!! SPERIAMO BENE……..E CHE DIO CE LA MANDI BUONA!

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