Montezemolo:"Mai più deleghe in bianco alla politica, la società civile scenda in campo"

Montezemolo:”Mai più deleghe in bianco alla politica, la società civile scenda in campo”

Sara Faraci

Montezemolo:”Mai più deleghe in bianco alla politica, la società civile scenda in campo”

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sabato 09 Febbraio 2013 - 15:26

Presso l'auditorium Bonino Pulejo, Montezemolo ha presenziato alla tappa messinese del tour elettorale della lista Scelta Civica con Monti. Il presidente della fondazione "Italia Futura" ha risposto ad alcune domande dei giovani presenti e ha chiarito i punti principali del programma politico di Monti.

Una politica fatta di uomini veri e di giovani che non nutrano alcun timore a restare nella propria terra. Questo il messaggio lanciato oggi, all'auditorium Bonino Pulejo, da Luca Cordero di Montezemolo, presidente della fondazione Italia Futura, durante la tappa messinese del tour elettorale per la lista Scelta Civica con Monti. Insieme ai candidati messinesi Alessandro Bonanno, Cristina Vitale, Ferdinando Ofria e Andrea Calderone, Montezemolo ha optato per un tema di confronto abbastanza controverso che tende sempre più a spaccare il fronte giovanile. Nell'era dello scambio interculturale e della globalizzazione, il presidente di Italia Futura ha infatti voluto auspicare un movimento di contro-tendenza, soprattutto per la Sicilia, terra che ha dichiarato di amare sin dai diciotto anni, età del suo primo giro in moto attraverso l'isola. Una diversa filosofia improntata si a un'apertura alle realtà esterne ma allo scopo di poterne poi impiegare modelli e positività acquisite per favorire la crescita del proprio territorio. "Quando ero presidente della LUISS – ha esordito Montezemolo – sentivo parecchi ragazzi manifestare il desiderio di recarsi all'estero per essere valorizzati. Il fatto che le nuove generazioni siano convinte che il merito non possa incontrare alcuna gratificazione nel loro Paese, è senz'altro una sconfitta per lo Stato. Ben vengano le esperienze fuori dai confini dell'Italia ma purché poi si intenda ritornare per mettere in pratica le nuove conoscenze a favore del proprio Paese". E' un messaggio rivolto in gran parte ai giovani siciliani che spesso rinunziano a combattere per la propria regione e al quale ha fatto seguito l'illustrazione di un progetto volto a realizzarlo. Proteste e lamentele, infatti, a detta del presidente di Italia Futura, non possono rappresentare una valida alternativa alla pur disastrata condizione attuale. "All'interno di uno Stato è un po’ come in una grande azienda – è il parallelismo che il presidente ha compiuto per spiegare il suo punto di vista – e io so che in un'azienda, dietro a prodotti eccezionali ci sono uomini e donne che lavorano che sono eccezionali e che rappresentano il patrimonio più grande per l'imprenditore". Occorre, dunque, che la stessa società civile si esima da quella malsana pratica di concedere alla politica deleghe in bianco, rimanendo passivamente in tribuna ed inizi ad operare fattivamente per cambiare le sorti del Paese. Parole di incitamento rivolte agli "uomini comuni" chiamati all'assunzione di responsabilità nei confronti del futuro. Una responsabilità che, secondo Montezemolo, può passare soltanto per l'investimento nei settori più promettenti della Sicilia, ovvero il turismo e l'industria agro – alimentare. "Bisogna investire ad esempio nelle strutture alberghiere – ha proseguito Montezemolo – e snellire la burocrazia che spesso complica questi iter ma soprattutto occorre evitare l'umiliazione di rendersi conto di aver fatto scarso uso dei Fondi Europei che possono contribuire a realizzare molti piani di rinnovamento dell'economia siciliana". AI giovani che gli hanno poi rivolto alcune domande insistendo sulla struttura gerontocratica della nostra società e di alcune professioni in specie, lo stesso Montezemolo ha evidenziato come l'emarginazione delle nuove generazioni in merito alle questioni sociali, politiche ed economiche del Paese, non può che dimostrarsi un fattore estremamente negativo, una consuetudine che la lista Scelta civica intende estirpare e che in parte ha già fatto avvalendosi della collaborazione di una fortissima percentuale di "nuove leve". Il dibattito si è poi allargato anche a considerazioni di scala nazionale, così Montezemolo ha espresso le sue preoccupazioni riguardo ad uno Stato che, negli ultimi anni, ha dimostrato di essere sin troppo presente nella vita dei suoi cittadini. Un'invadenza che oltre a generare costose impalcature amministrative, si rende fertile humus per il proliferare della corruzione. Punto cruciale poi, nei programmi politici del partito, il rafforzamento degli unici settori in cui lo Stato dovrebbe far sentire più efficacemente la sua presenza: "Lo Stato dovrebbe offrire servizi efficienti in materia di scuola, infrastrutture, sanità e ricerca. Invece i servizi spesso mancano o sono deficitari. Anche il credito è un punto dolente, perché le banche dovrebbero erogare finanziamenti a favore di chi non ha disponibilità economica e non a chi invece ha già alle spalle ingenti patrimoni". Piuttosto infervorata la critica ai governi degli ultimi anni indicati come la causa di un ventennio di "non scelte" che ha significato per l'Italia un arretramento rispetto alle altre nazioni, in un contesto di particolare dinamismo dove il non agire si traduce inevitabilmente nel rimanere indietro. "Adesso non possiamo piangerci addosso ma dobbiamo contribuire a cambiare – ha affermato Montezemolo citando uno dei motti preferiti da Steve Jobs, l'indimenticato fondatore di Apple: "Dobbiamo creare il futuro, non dobbiamo preoccuparci di quello che è accaduto ieri". (Sara Faraci)

3 commenti

  1. puzza di bruciato 9 Febbraio 2013 16:59

    Tempo perso… abbiamo già deciso… Domanda: è venuto a nuoto o con un aereo/elicottero personale…
    Riattivi termini imerese non fà parte del gruppo fiat?.. faccia dismettere uno stabilimento in europa dell’est e noi lo voteremo in massa ed aggiungo inizieremo a comprare fiat e ferrari(sob!!)
    Altrimenti sono tutte chiacchiere… e le chiacchiere non riempiono il frigorifero…

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  2. Se monti è stato colui il quale ha affossato ancor di più l’italia, a cosa andremmo incontro se fosse proprio monti il premier? Se già siamo con l’acqua alla gola, lui metterebbe il suo piede sopra le nostre teste! Diffidare dalle vane promesse!

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  3. Grande…..commento….

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