Ieri la direzione cittadina. Alleanze? Apertura a chi condivide progetti e accetta primarie. Genovese è più per il terzo polo. Grioli: “Chiamati a prospettare alternativa seria per la città”
Ieri alla Provincia di Messina si è tenuta la direzione cittadina del Pd in vista della conferenza programmatica prevista per febbraio 2012. A presiedere i lavori il segretario Giuseppe Grioli, che nella relazione introduttiva si è soffermato sul documento preparatorio redatto per l’organizzazione del percorso di lavoro. «La conferenza programmatica sarà la tappa conclusiva di un percorso iniziato al secondo congresso cittadino – ha spiegato -. Il Pd è il principale partito di opposizione a Messina così come in Italia, per questo ha l’onere di prospettare un’alternativa seria e credibile per il governo della città». E si passa subito al discusso tema delle alleanze. Accordo con il terzo polo o ancora sguardo rivolto a sinistra?
Grioli mantiene l’equilibrio consono al ruolo che ricopre e non si sbottona: «La decisione, la volontà, si sintetizza nelle idee, nei programmi e nelle primarie come banco di prova di un’alleanza». Dunque primarie come punto di partenza legate alla condivisione di idee per amministrare: «Sì, occasione per aggregare tutte le forze politiche e le forme associative che si sentono di condividere un progetto reale di cambiamento», aggiunge Grioli. Più a fondo va l’ex sindaco e deputato nazionale, Francantonio Genovese, che pur non smentendo il suo segretario, parla apertamente di ricerca di accordo con le forze che compongono il terzo polo, confermando l’attuale alleanza che tiene a livello regionale e potrebbe essere ripresa anche in ambito locale. Le elezioni sembrano essere vicine e il tempo degli accordi potrebbe non essere così lontano.
Intanto il Pd continuerà a lavorare sulla propria base. Saranno costituti sei gruppi di lavoro che si occuperanno di predisporre proposte che andranno tutte a convergere in un unico documento programmatico. Due le direttrici individuate. Quella interna si occuperà di: A) bilancio comunale, funzionamento della pubblica amministrazione, decentramento. B) Territorio, ambiente e gestione dei rifiuti. C) Mobilità e trasporti urbani. D) Risanamento e politiche per la casa. E) Politiche sociali, cultura, servizi alla persona, giovani, diritti di cittadinanza. Quella esterna sarà invece incentrata sul “sistema città”, inteso come raccordo di sviluppo economico, lavoro, sistema portuale e dei trasporti.
Parallelamente a tale percorso dovrebbero essere organizzati dei corsi di formazione per amministratori, con il coinvolgimento di docenti ed esperti del partito nazionale e della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. «Nel diffuso clima di antipolitica – conclude il documento -, comunicare il lavoro di un partito che si mette in movimento per i cittadini rappresenta la sfida più complessa. Il valore delle proposte starà anche nella capacità di comunicarle ai messinesi di tutte le età e le classi sociali».
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