I componenti del gruppo “Cenacolo della Parola” delle zone di Torre, Farao ed Evemero, guidati dall’amico e compaesano scultore Nuccio Bertuccio, presentano alla Comunità in un vasto spazio adibito ai lavori del lago statue a grandezza d’uomo che incarnano il particolare momento in cui la Vergine Maria offre all’umanità il Figlio appena nato

In uno scenario naturale alquanto suggestivo, e poco dire grandioso per luci e colori, tra acque e terra, a Ganzirri in riva al lago è “emerso” un artistico presepe d’autore.

E’ il fecondo incontro di un gruppo di amici, gente semplice e laboriosa, ricca di passione e fascino che con maestria e forte attaccamento alla tradizione ha rivisitato in chiave antica e contemporanea e ricostruito tra vecchi legni di “baracche”, arnesi e oggetti di lavoro quotidiano, l’Evento Salvifico del Natale del Signore.

I componenti del gruppo “Cenacolo della Parola” delle zone di Torre, Farao ed Evemero, guidati dall’amico e compaesano scultore Nuccio Bertuccio, presentano alla Comunità in un vasto spazio adibito ai lavori del lago statue a grandezza d’uomo che incarnano il particolare momento in cui la Vergine Maria offre all’umanità il Figlio appena nato. Le sculture, create in ceramica dipinta, sono vestite con costumi che imitano lo stile ebraico, realizzati con stoffe in lino antichizzate. Le figure presepiali sono già visibili al pubblico attraverso un percorso dentro lo spazio del presepe, tra coloratissime barche e arnesi di mare, lago e campagna.

Ora, nel momento di crisi che stiamo attraversando, quasi tutti i valori della vita vengono calpestati, se non addirittura cancellati. Gli amici di Ganzirri, scavando dentro il proprio essere, hanno fatto nascere con vivo slancio i veri valori della cultura che attraverso la forma dell’arte riescono a far rivivere la salvezza dell’uomo e il vivo pensiero verso l’armonia e la bellezza che rinnova il cuore di ognuno in un ascolto silenzioso ed un assoluto desiderio di pace.