La Metrocity presente a Scilla, per l'iniziativa che ha aperto le celebrazioni per il quarantennale dalla fondazione dell'Università di Reggio Calabria
SCILLA – “Auguri per i suoi primi 40 anni all’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Le celebrazioni per il quarantennale di questa gloriosa istituzione accademica arrivano in un momento particolare per il nostro Ateneo, una fase che deve essere il preludio per una ripartenza e per il rilancio dell’attività accademica, dopo il terremoto giudiziario che ha scosso i vertici dell’Università gettando purtroppo in cattiva luce il lavoro quotidiano di docenti, personale amministrativo e soprattutto degli studenti, che operano ogni giorno all’interno del contesto accademico producendo importanti risultati in termini di studio e di ricerca”.
E’ quanto afferma il Consigliere metropolitano delegato Giuseppe Giordano, intervenendo a margine della cerimonia tenutasi nello splendido scenario del Castello Ruffo di Scilla. All’iniziativa, insieme al Consigliere Giordano ed al sindaco di Scilla Pasqualino Ciccone, hanno preso parte il Rettore rei gerendae causa Feliciantonio Costabile e il Rettore designato, fresco di elezione, Giuseppe Zimbalatti.
“L’incontro di Scilla, organizzato peraltro in un contesto di rara bellezza come la terrazza del Castello, valorizzata dall’Amministrazione comunale scillese e dal Sindaco Ciccone, è un momento importante per tutti noi. I recenti dati diffusi nel rapporto Censis – ha aggiunto Giordano – che dimostrano un importante balzo in avanti nel complesso e nella qualità dell’offerta formativa della Mediterranea, costituiscono una significativa iniezione di fiducia che deve rappresentare un nuovo punto di partenza per la crescita del nostro Ateneo”.
“Al neo Rettore Giuseppe Zimbalatti – ha concluso Giordano – il compito di guidare questa crescita, in un percorso che sono certo continuerà a basarsi su un rapporto di fervida sinergia con le altre istituzioni territoriali, su tutte il Comune e la Città Metropolitana di Reggio Calabria, che guardano all’Ateneo reggino come un importante punto di riferimento per la valorizzazione delle ricchezze e delle migliori eccellenze del nostro territorio, a partire dal capitale sociale e dalle tante professionalità che nascono e si alimentano appunto dal contesto accademico, e che rappresentano un valore aggiunto decisivo per il futuro del nostro territorio”.