“Insieme a noi in piazza c'erano i lavoratori della scuola rappresentati dalla Flc Cgil, a simboleggiare come la battaglia per un mondo della scuola migliore sia unica tanto per gli studenti quanto per i lavoratori. Come Rete degli Studenti Medi continueremo il percorso iniziato nelle scuole di tutta la Sicilia per far sentire sempre forte e chiara la voce degli studenti”
Ieri i ragazzi della “Rete degli studenti” hanno riempito le piazze siciliane per manifestare contro i tagli alla scuola.
“A Palermo e Siracusa abbiamo contato almeno 2000 persone, a Trapani tra le 1000 e le 2000, più di mille a Catania e Messina, almeno 1000 ad Agrigento, Mazara del Vallo, Caltanissetta, Barcellona Pozzo di Gotto e Ragusa, 500 a Vittoria, Castelvetrano e Rosolini”, dicono soddisfatti della riuscita della manifestazione che ha visto compatti gli studenti di tutte le scuole.
Hanno sventolato lo slogan “”Una scuola di qualità ce la chiede l’Europa”, perché – scrivono – “Monti ad ogni dura manovra si giustifica dicendoci che “i sacrifici ce li chiede l’Europa” ma poi non ci dice che l’Europa ci chiede anche di investire sulla pubblica istruzione, di innalzare la qualità delle nostre scuole agli standard degli altri Paesi europei, di raddoppiare il numero dei diplomati e triplicare quello dei laureati, di mettere in sicurezza le nostre scuole – e ancora -. Questo governo ci dice che esiste un’Europa soltanto, quella economica, in cui si parla soltanto dei mercati e delle banche, ma non ci dice che c’è anche un’Europa politica, in cui si parla di diritti, di conoscenza, di democrazia e partecipazione”.
Tagli all’istruzione, mancanza di investimenti, condizioni disastrose degli edifici, costi esorbitanti dei libri e dei trasporti. Questi sono solo alcuni temi della protesta contro un diritto allo studio intaccato da troppe parti.
Non solo proteste, ma anche proposte quelle arrivate dalla Rete degli studenti, come il rinnovamento della didattica o il cambiamento dei metodi di insegnamento e dei metodi di valutazione “che devono essere non punitivi ma narrativi”. “Centrale – continuano – è stata anche la questione del diritto allo studio in Sicilia e la mancanza di una legge quadro regionale sul diritto allo studio, che abbiamo chiesto a gran voce affinché possa essere eliminato l’abbandono scolastico e si possa investire sulla scuola per la crescita della Sicilia”.
“Insieme a noi in piazza c’erano i lavoratori della scuola rappresentati dalla Flc Cgil, a simboleggiare come la battaglia per un mondo della scuola migliore sia unica tanto per gli studenti quanto per i lavoratori. Come Rete degli Studenti Medi – hanno concluso – continueremo il percorso iniziato nelle scuole di tutta la Sicilia per far sentire sempre forte e chiara la voce degli studenti”.