C'è uno spiraglio. Il Ministero anticipa 14 milioni per il piano di riequilibrio

C’è uno spiraglio. Il Ministero anticipa 14 milioni per il piano di riequilibrio

C’è uno spiraglio. Il Ministero anticipa 14 milioni per il piano di riequilibrio

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sabato 01 Giugno 2013 - 10:14

La conferma arriva dalla Ragioneria del Comune. Scoglio reitera l'invito al commissario Croce per l'incontro con tutti i candidati sindaco e chiede un'integrazione al piano di riequilibrio. Calabrò pungola Accorinti. Ancora nessuna risposta da parte del commissario, che invece accelera i tempi per portare la delibera di default in aula. Le sue spese per vitto e alloggio

Il tema del dissesto finanziario del Comune di Messina, finora evitato dai candidati a sindaco, entra prepotentemente in campagna elettorale. A rompere gli indugi, due giorni fa, l'invito lanciato da Gianfranco Scoglio di Nuova Alleanza, al quale hanno aderito immediatamente sia Felice Calabrò per il centrosinistra che Alessandro Tinaglia di Reset: un incontro urgente con il commissario straordinario Luigi Croce per discutere della questione. Croce, da parte sua, sta accelerando le pratiche perchè la delibera di dissesto sia sottoposta, se non votata, all'attuale consiglio comunale, che il commissario ritiene in parte e per le sue competenze almeno parzialmente responsabile dello sconquasso dei conti di palazzo Zanca.

Visto che da Croce, fino ad oggi, non è arrivata alcuna risposta, ad incalzarlo ci pensa Gianfranco Scoglio, che fornisce un'importante novità confermata anche dal ragioniere generale del Comune, Ferdinando Coglitore. "Attendendo che Croce si decida di fissare l'incontro con tutti i candidati alla carica di sindaco – afferma Scoglio – da Roma arrivano buone notizie che impongono uno stop sul fronte del dissesto. Il Ministero ha già comunicato al Comune di Messina il trasferimento in acconto sul piano di riequilibrio decennale, di ben 14 milioni di euro. Il piano di riequilibrio, che sarà necessario integrare, è la strada giusta per evitare il default. Le condizioni ci sono tutte".

Spesso su posizioni distanti, stavolta in accordo, per scongiurare il dissesto, anche il candidato del centrosinistra, Felice Calabrò. "Ci stupisce la decisione del commissario Croce – scrive Calabrò – ormai a ridosso del voto, di alzare bandiera bianca e “accompagnare” Palazzo Zanca al dissesto, impedendo a quanti si stanno scommettendo per guidare Messina di poter intervenire per frenare questa corsa al baratro. Ribadisco l’invito al commissario per un incontro urgente, anche domani, con i candidati sindaco perché tutti insieme analizziamo quali possono essere le strade, e secondo me ci sono, per evitare il dissesto e perché siano i prossimi amministratori a prendere le decisioni che riguardano la pelle dei messinesi. Invito anche quei candidati sindaco che non sono d’accordo con le mie posizioni – continua Calabrò, riferendosi qui a Renato Accorinti, che invece è convinto che il dissesto sia il minore dei mali ai quali andrebbe incontro palazzo Zanca – a valutare il fatto che il dissesto potrebbe anche essere la via più facile, lasciando ai commissari quel lavoro impopolare che finirà con l’uccidere definitivamente ogni speranza di riscatto, ma non è quello che Messina merita". Cosa spinge Calabrò ad un altro accorato appello a Croce? Io non sarei tranquillo se dovessi “firmare” il licenziamento di centinaia di precari che per tantissimi anni sono stati, grazie ai loro sacrifici, tra i pilastri dei servizi che l’amministrazione ha reso, pur tra mille difficoltà. Io non sarei tranquillo se dovessi dire a tutti quegli imprenditori che hanno dato tanto per lo sviluppo e la crescita di questa città che il Comune non ripagherà mai i loro servizi", scrive il candidato sindaco per il centrosinistra.

E Croce? Il commissario presumibilmente non sarà di ritorno a Messina che martedì, il giorno successivo alla festa della Madonna delle Lettera, patrona cittadina. Perchè Croce non risiede in città, e la sua permanenza a Messina "costa" poco più di novecento euro al mese. 829 euro di alloggio (il periodo di riferimento è da metà marzo a metà aprile), e quattro fatture da 25 euro per "vitto". In tutto sono 929 euro, "a piè di lista" come spese di viaggio sostenute, oltre all'indennità di funzione (il compenso da commissario) per svolgere il mandato. Il suo percorso è stabilito: due giorni fa ha chiesto ai revisori dei conti una relazione da consegnare entro oggi per valutare se ci siano i presupposti dettati dagli articoli 244 e 246 del Testo unico degli enti locali. L'ultimo, in particolare, parla delle modalità di presentazione della delibera di dissesto. Alla quale va allegata una relazione da parte dell'organo revisore. proprio ciò che Croce ha chiesto in maniera da aver pronta la proposta di delibera da portare in consiglio per l'inizio della settimana. I revisori hanno risposto sostanzialmente picche, dichiarandosi in due giorni al massimo in grado di produrre una nota ma certamente non una relazione. In base a questo, il dissesto finanziario sembrerebbe alle porte. Ma le notizie in arrivo da Roma potrebbero mutare radicalmente lo scenario.

24 commenti

  1. calabrò , mi dici chi li ha creati i precari??

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  2. dolcestilnuovo 1 Giugno 2013 11:11

    Io resto senza parole! A Messina, questi “onesti” che chiedono quasi godono del fatto che vengano licenziate centinaia di persone. Questi “onesti” che vivono di stipendio (chissà quanto meritato) che chiedono chi ha creato i precari….
    Come si può giocare sulle spalle di povera gente che ha il solo torto di portare un tozzo di pane a casa.
    Ma stiamo scherzando? I processi e la resa dei conti facciamola a tempo debito, adesso, TUTTI insieme, cerchiamo di salvare questa città! Bene fanno Calabrò, Tinaglia, Scoglio… a cercare una soluzione, al di là di quelle che sono le responsabilità passate (e sulle quali ci sarà il tempo di riflettere), male fanno quelli come Accorinti, e co. che pensano solo a criticare senza proporre soluzioni. Qui, ci andiamo di mezzo tutti!

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  3. Il problema e’ che la causa di questa situazione sta proprio nella enorme quantità di persone che portano un tozzo di pane a casa senza fornire servizi e gravando sulle spalle dei contribuenti.

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  4. La notizia dell’anticipo del Fondo per il Piano di riequilibrio pluriennale è di per sé incredibile e – nel contempo – rassicurante. Solo che quello che è avvenuto finora è equiparabile al caso di un paziente che vuole suicidarsi nella presunzione di essere affetto da un tumore incurabile mentre poi si scopre che si trattava di un tumore benigno….

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  5. Il precariato è un altro mezzo creato artifiziosamente dalla politica per ottenere voti. Il precariato è la conferma che il diritto al lavoro, sancito dalla Costituzione, diventa una concessione da parte della politica. Per questo dobbiamo ringraziare il governo Berlusconi, Prodi e recentemente il governo Monti che ha rimodulato il regimen pensionistico.
    Per avere diritto alla pensione i requisiti sono 66 anni per gli uomini e 62 anni per le donne, a condizione di aver maturato almeno 20 anni di contributi.
    Questo che cosa significa? Che le nuove generazioni sono altamente penalizzate perchè chi passerà da stati di non occupazione a impieghi temporanei con contratti flessibili non avrà mai una continuità in termini di contributi che possano consentire una minima pensione.
    Prendiamo ad esempio un giovane che abbia portato a termine i suoi studi conseguendo una laurea e lavorando l’indomani, ininterrottamente per 42 anni con uno stipendio medio. Dopo il 60° anno di età, con questa riforma potrebbe godere di una pensione discreta. Sorge però spontanea una domanda: quanti sono questi giovani che l’indomani dalla laurea, in regola con gli studi, trovino occupazione con contratto a tipo indeterminato? Al di sotto del 10%. Questo significa che la riforma delle pensioni che ha voluto il signor Monti privilegia solo la soglia al di sotto del 10% dei giovani, a discapito di tutto il resto. La beffa maggiore però è che anche loro versano i contributi che vanno a finire alla previdenza sociale, ma non serviranno alla loro pensione, bensì a quelle attuali, nonostante sia devoluto il 20% circa del loro reddito.

    Esistono però elettori che alle nazionali hanno dato la loro preferenza alla Scelta Civica di Monti, non so se inspiegabilmente, oppure sadomasochisticamente, anche se Monti è stata la continuazione perfetta dei governi di centro destra e centro sinistra.

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  6. Alessandro Grussu 1 Giugno 2013 14:26

    Accorinti pensa “solo a criticare senza proporre soluzioni”? Sicuramente non hai letto il suo programma, là le soluzioni ci sono e come!

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  7. dolcestilnuovo 1 Giugno 2013 15:13

    Allora che facciamo? distribuiamo a tutti una compressa di cianuro o una corda affinché possano impiccarsi? Purtroppo, molti che hanno un lavoro (magari a seguito di una raccomandazione di quella “politica” che adesso dicono di combattere), la parola solidarietà non la conoscono. Invece di dire sempre e solo sciocchezze, perché non denunciano i casi che conoscono di persone che percepiscono uno stipendio senza meritarlo. O forse… parlano solo per sentito dire? Vorrei, poi, conoscere questi “contribuenti” di cui sempre si parla… Scommetto che fanno parte di quelle categorie presenti nel servizio pubblicato oggi sul Corriere della Sera che indica in 17300 euro il reddito annuo dei gioiellieri o in 13200 quello dei parrucchieri o addirittura in solo 6500 quello dei negozianti che vendono scarpe….

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  8. dolcestilnuovo 1 Giugno 2013 16:11

    Penso di averlo letto, ma forse le soluzioni di cui parli mi sono sfuggite. Ti dispiace riassumerle? O forse sei tu a non aver letto il programma????

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  9. Nessuno, dico nessuno, comprende l’urgenza di proporre la delibera di dissesto da parte di Croce a soli 8 giorni dall’elezione del sindaco! Ma che interesse ha visto che in base alla normativa regionale vigente deve gestire solo atti di ordinaria amministrazione? Perché agisce così in contrasto con le dichiarazioni di amore verso la propria città?

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  10. La risposta a questa domanda dovrebbe essere data dai politici che hanno costituito cooperative, consentendo così a parecchie persone di lavorare precariamente, promettendo una stabilizzazione. In tutte le pubbliche amministrazioni, vorrei ricordare, si accede per concorso, non per “chiamata diretta”, come sono state assorbiti questi giovani e non giovani, precari. Quante assunzioni sono state fatte proprio all’ATM, a Messinambiente, tanto per fare due nomi. Per non parlare della formazione professionale che è un serbatoio non indifferente di voti e dove anche lì esiste il precariato. La stessa formazione professionale dove chi lavora non percepisce la retribuzione,nonostante la regione Sicilia, invii regolarmente le somme necessarie.
    Stupirebbe se proprio la BCE ha dichiarato in un rapporto del lavoro del 2012 che la vera emergenza nell’area dell’euro, è proprio la disoccupazione definita come una “caratteristica strutturale dell’economia europea”.
    Traiamo le conclusioni.

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  11. LUIBEN non mi spiego tutta questa acredine nei confronti del dott. Coglitore. Tutti i Suoi commenti sono sempre rivolti contro di lui! Che ragione c’è? Forse durante il periodo in cui è Lei stato Assessore alle Finanze Le ha messo qualche parere contabile negativo? Poi perché lo chiama Ragioniere generale facente funzione,per caso sta facendo le veci di qualcuno? E mi dica durante la Sua gestione dell’Assessorato alle Finanze i conti erano in ordine?

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  12. Pare strano che il Ministero disponga una anticipazione di 14/milioni che non mi pare sia mai stata richiesta dal Comune.
    Mi sembra come tentare di tirare fuori un altro coniglio dal cappello per dissimulare un altro errore, ovvero sia la mancata richiesta di anticipazione che si somma al mancato ricorso ai fondi del DL.35 ed alla inconcludente legge regionale (40/milioni di euro mai visti) per “il salva Messina”. La verità a mio parere è che il Ragioniere Generale facente funzioni andrebbe sollevato dall’incarico, poichè ad oggi non si dispone di una contabilità reale sulla situazione complessiva dell’Ente! Perchè e come si è arrivati a questo punto forse lo dovranno spiegare alla Corte dei Conti i nostri quasi ex consiglieri comunali, gli ex assessori e gli ultimi sindaci, confortati dal Dottore Coglitore. Tuttavia se si fosse più arguti forse ci sarebbe la possibilità di salvare la Città dal dissesto, sistemando realmente la contabilità, accedendo ai fondi residui del DL 35, chiedendo il rifinanziamento della legge per il 2014/15, rimodulando in conseguenza il piano decennale di rientro dal debito e chiedendo l’anticipazione dei fondi prevista dalla legge per avere liquidità disponibile.
    Il tuttto inserendo nel contempo i nuovi possibili proventi legati alla reale gestione del patrimonio (fitti, oneri consessori ed altro) ed in particolare inserendo i proventi dalla cessione della rete del gas che tornerà di proprietàe del Comune per scadenza della precedente concessione dal 2015. Certo poi ci sarebbe da lavorare per varare contestualmente progetti produttivi per le partecipate. Ma poichè sono tutti nel pallone e poichè manca uno staff di qualità a supporto delle tante cose da fare, il dissesto verrà presto. Oggi dopo anni di battaglie mi è d’avvero amaro constatare quanto necessario sarebbe stato cambiare per tempo modalità di gestione, evitando sprechi ed ancorando i bilanci di spesa alle entrate reali, anzichè a norme di legge che non tengono conto della fragilità economica del nostro territorio e della conseguenziale elevata quota di evasione fiscale, per gran parte irrecuperabile. Aspettiamoci tanti ulteriori problemi ma alla fine ci dovremo pur risollevare!

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  13. Si vuole fare comprendere ai messinesi che chi sostiene il “dissero finanziario” è contro la città, i precari, le imprese che falliscono ed i disoccupati che non trovano lavoro, nonché gli occupati che il lavoro hanno perso. Niente di tutto questo. Nessuno può contestare che oggi la nostra città è ridotta al una massa di cumuli e di rifiuti, che i cittadini sono ridotti alla miseria e nella disperazione, che i servizi pubblici non funzionano, che i servizi sociali sono alla sbando, che il Comune non detiene un euro, che sia proprio, dato che, per sopravvivere, è costretto a ricorrere, da anni e con regolarità, alle “anticipazioni di tesoreria”. Vorrebbero fare apparire che tale situazione è da attribuire ai cittadini messinesi che, sicuramente, una responsabilità la detengono che è quella di avere eletto persone poco capaci ed irresponsabili alla guida della loro città.. Chi vuole evitare il dissesto fa riferimento ai precari, che tutt’oggi lo stipendio ce l’hanno garantito e domani, col dissesto, forse, pure, ma ignorano i 20 vigili, in scadenza di contratto, che da domani percorreranno le strade cittadine senza alcun compito specifico e senza percepire alcuno stipendio, come altri tantissimi altri giovani messinesi Da tale visione dei fatti emerge, con evidente certezza, che chi è contro il dissesto tutela i propri interessi e non quelli dei cittadini messinesi. Adesso si legge che agli appelli accorati del candidato sindaco Gianfranco Scoglio, persona che stimo per onestà e professionalità, si uniscono quelli dell’avv. Felice Calabrò, ance Lui aspirante Sindaco che, di seguito, integralmente riporto: “Ci stupisce la decisione del commissario Croce ormai a ridosso del voto, di alzare bandiera bianca e “accompagnare” Palazzo Zanca al dissesto, impedendo a quanti si stanno scommettendo per guidare Messina di poter intervenire per frenare questa corsa al baratro. Ribadisco l’invito al commissario per un incontro urgente, anche domani, con i candidati sindaco perché tutti insieme analizziamo quali possono essere le strade, e secondo me ci sono, per evitare il dissesto e perché siano i prossimi amministratori a prendere le decisioni che riguardano la pelle dei messinesi”. Se escludiamo il dr. Tinaglia, che. d’altra parte, mi ha profondamente deluso, sia Calabro che Scoglio sono due politici che hanno, in ruoli diversi, ma non tanto, amministrato la nostra città in questo ultimo, quasi, decennio per cui, le responsabilità dell’attuale situazione disastrosa del nostro Comune sono, equamente da ripartire. Voglio ricordare la figura dell’avv. Gianfranco Scoglio quale “City manager” giunta targata “Buzzanca” (ani 2003/2006).e la presenza dell’avv. Felice Calabrò quale consigliere comunale a sostegno della Amministrazione Genovese (anni 2006 2008) caratterizzata dai provvedimenti di “finanza creativa” utili, esclusivamente, per “tirare a campare”, e per ultimo il periodo 2008/2012 della giunta targata “Buzzanca”, assessore l’avv, Gianfranco Scoglio, che si è retta con l’appoggio, camuffato, del PD dato che molti atti fondamentali del Comune di Messina facilmente recuperabili, sono stati approvato dal consiglio comunale con la partecipazione del PD, che non ha impedito ai propri consiglieri di uscire dall’aula al momento di esprimere il loro voto. Dai fatti esposti non si può non affermare che, nei casi di salvaguardare i loro interessi, l’inciucio fra PDL e PD, anche nella nostra città, prende forma e sostanza. E allora, invece di chiede audizioni, tanto, al momento non ne hanno titolo essendo solo ed esclusivamente dei semplici candidati, chiariscono ai cittadini messinesi perche la loro città è stata ridotta nello stato in cui si trova e se hanno giustificazioni valide e convincenti da offrire agli elettori, allora si che sarà giusto ed onesto ascoltare le loro suppliche. Intanto lasciate che il Commissario dr. Luigi Croce svolga, con professionalità il ruolo che gli compete, senza operare interferenze improprie e suppliche:.

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  14. Concordo, e aggiungerei che il contributo peggiore è stato dato dei Revisori dei Conti che in tutti questi anni forse hanno “sonnecchiato”, non lanciando l’allarme quando era possibile salvare il salvabile. Il ragioniere generale con le sue continue dichiarazioni contraddittorie ha dato solo il peggio di sè. Non si gestisce così un ente pubblico.

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  15. Quanto ti pare giusto che una laureata con tanto di master passeggia sul viale SanMartino invece tanti padri di famiglia (e solo questo) hanno uno stipendio sia pure in ritardo per avere conosciuto un politicante che lo ha reso schiavo con il precariato?

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  16. dolcestilnuovo 1 Giugno 2013 20:15

    Io, il programma di Accorinti l’ho letto, ma forse mi sono sfuggite le soluzioni che tu dici ci siano. Ti sarei grato se me le riassumessi, o forse sei tu a non aver mai letto il programma di Accorinti?

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  17. lunarossa1984 2 Giugno 2013 07:31

    Si parla di tante cose nel programma di Accorinti, in modo altrettanto vago. Un programma all’insegna del benaltrismo e del populismo tipico di quei movimenti di estrema sinistra inconcludenti che muoiono poco dopo essere nati.

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  18. lunarossa1984 2 Giugno 2013 08:13

    Mi spiace ma la sua analisi è poco oggettiva. Tenta di screditare Calabrò accostandolo a Scoglio e soprattutto attribuendogli responsabilità che non ha. Negli ultimi 10 anni il comune è stato amministrato solo per 20 mesi dal centro sinistra. Quei 20 mesi sono stati la prima esperienza al consiglio comunale di Calabrò ( veniva da 3 anni di consiglio di quartiere ) giovane 33enne sconosciuto a tanti persino nel suo partito. Dire infine che ha delle responsabilità, quando all’opposizione, ha tenuto in aula i suoi è alquanto strano. Il dissenso si esprime con il voto non con l’assenza.

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  19. dolcestilnuovo 2 Giugno 2013 08:57

    Don Camillo, sconosci i fatti ed anche tu parli per… sentito dire. Sai quando è stata l’ultima volta che la Regione ha inviato i soldi agli enti di formazione? Evidentemente no! E sai a quali mensilità si riferivano? Evidentemente no! E’ facile parlare senza conoscere…. I dipendenti degli enti di formazione non percepiscono gli stipendi da un anno solo perché la Regione non ha elargito un solo euro in questo periodo. Purtroppo si fa troppa disinformazione e si apre la bocca a vanvera!

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  20. Dolcestilnuovo io mi sono attenuto alle dichiarazioni fatte da Crocetta proprio a lavoratori di enti di formazione professionale che si erano recati a Palermo per protestare.
    Il presidente Crocetta li ha ricevuti e, carte alla mano, ha dimostrato loro di avere inviato i fondi che però evidentemente non sono stati utilizzati dagli enti per il pagamento degli stipendi. La notizia in mio possesso risale a non più di tre mesi fa e l’informazione l’ho avuta direttamente da uno dei presenti. Se poi Tu conosci particolari maggiori più recenti, esplicitali tranquillamente, con relative fonti.

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  21. La mia analisi è soggettiva e non accosto, ma scindo le responsabilità di Scoglio il quale manager prima ed assessore dopo ha contribuito, condividendone l’azione politica del sindaco Buzzanca, a portare la nostra città nell’attuale baratro finanziario, mentre l’avv., Calabrò, come capo gruppo della componente del PD al Consiglio comunale non fece nulla per evitare tale baratro, ansi diede una mano al PDL nei momenti di crisi, salvando l’amministrazione da una eventuale crisi irreversibile.
    Ed inoltre quando si gridava e si scriveva che dal 2003 ed anni successivi i bilanci economici di previsioni Atmnon erano veritieri e che i “Bilanci di esercizio” erano redatti in maniera difforme alle leggi, in materia, vigenti, e quindi da rottamare, l’avv. Calabrò che rappresentava l’oopposizione, quale posizione assunse se non quella di condivisione dei provvedimenti assunti dall’amministrazione Buzzanca?. Perché predicare oggi frottole quando, negli anni passiti, si è ruzzolato in maniera indegna?, La politica è cosa seria e non improvvisazione o sudditanza. Non importa come finiranno le elezione, quello che importa come finirà la nostra città e quale sarà il suo futuro. Lontano da me l’idea di screditare l’avv. Calabrò, ma solo la ricerca della realtà e delle verità documentabili di avvenimenti concreti e non fantasiosi. .
    Questo è il mio parere, mi dica lei.

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  22. dolcestilnuovo 2 Giugno 2013 18:16

    Mi dispiace che tu insista su argomenti che sconosci. Gli ultimi fondi elargiti dalla Regione risalgono a rimborsi su rendicontazioni del 2012. Nessun rimborso può essere dato senza la necessaria, completa e veritiera documentazione. Crocetta ha fatto (ma questo è suo costume) solo propaganda. Chi pensa che la Regione elargisca fondi senza la regolare documentazione di spesa, sconosce il meccanismo o è in malafede. I dipendenti della formazione vengono pagati dopo aver reso il loro servizio in maniera puntuale, e questo servizio è sempre verificato dalle infinite ispezioni mandate da Crocetta che, cerca sempre l’imbroglio ma, fino ad oggi, ha dovuto (purtroppo per lui) ammettere che tutto è in regola. Almeno per la quasi totalità degli Enti. Forse in altre provincie, qualcosa di anomalo ci sarà pur stato, ma io parlo di Messina. Quindi, chi dice di che Crocetta ha parlato “carte alla mano”, dimostra ancora una volta di non conoscere assolutamente nulla e parla solo per “sentito dire”

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  23. Dolcestilnuovo, per IAL Sicilia risulterebbero inviati dalla Regione ben 20.000.000 di euro per gli stipendi e contributi, ma i lavoratori non li hanno mai ricevuti. Ke somme si riferivano al saldo 2011 fino a maggio 2012. Dopodichè non insisto più di tanto, anche perchè le mie informazioni, telefonicamente confermate poco fa, sono queste.

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  24. dolcestilnuovo 3 Giugno 2013 09:18

    20.000.000 di euro per tutta la Sicilia, riferiti a periodi precedenti al 2012 e regolarmente pagati a tutti i lavoratori che, attualmente, sono fermi con i pagamenti al novembre 2012. A Messina, tutti gli enti REGOLARI hanno pagato i dipendenti fino a quella data. Altre somme non sono state elargite. Chiaramente mi riferisco agli enti regolari, se ci sono situazioni “anomale” (se non sbaglio Melino Capone ha avuto qualche problema, nel recente passato) questo esula dalla regolarità e va perseguito. Ma non dobbiamo parlare di corsi e gestioni regolari affiancando a queste le gestioni truffaldine. Queste sono di competenza della magistratura!

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