I "ribelli" Udc autoconvocano il Congresso e confermano segretario regionale Frinchi.Ma è guerra

I “ribelli” Udc autoconvocano il Congresso e confermano segretario regionale Frinchi.Ma è guerra

R.Br.

I “ribelli” Udc autoconvocano il Congresso e confermano segretario regionale Frinchi.Ma è guerra

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domenica 07 Agosto 2016 - 22:08

Nonostante i commissariamenti voluti da Cesa in Sicilia, le truppe guidate da D'Alia si sono autoconovocate, alla luce anche dei ricorsi vinti, e hanno riconfermato le cariche. Immediata la "guerra" tra Palermo e Roma.

Nella guerra interna all’Udc il presidente nazionale Gianpiero D’Alia tira dritto e non fa passi indietro rispetto alle posizioni assunte da Lorenzo Cesa.

I centristi, più o meno come sta accadendo anche in casa Ncd, sono ai ferri corti ed in piena crisi d’identità. Un’ala del partito, quella guidata da Cesa, segretario nazionale dell’Udc, che spinge verso una futura coalizione con il centro-destra, puntando soprattutto sulla Sicilia, mentre l’altra ala si sente più a suo agio con Renzi.

L’idea di un Udc nell’isola a braccetto con una riedizione della Forza Italia di Miccichè, per giunta alleata con quanti vedono in Cuffaro l’ispiratore del nuovo centro-destra, non va affatto giù a D’Alia (che fu tra i promotori della rivolta dei quarantenni proprio nei confronti della leadership cuffariana).

La resa dei conti è rinviata a fine anno, dopo l’esito del referendum, anche perché in bilico c’è anche il futuro di Ncd e degli alfaniani che hanno lo stesso dilemma dei centristi: andare con Berlusconi o con Renzi? Nei giorni scorsi a tornare a casa è stato Renato Schifani segnale questo di un centro-destra che in Sicilia vuole ricompattarsi.

Tornando all’Udc nonostante i commissariamenti operati da Cesa si è tenuto il Congresso, in aperta sfida ai dettami nazionali.

L'assisse dei centristi si è tenuta a Palermo, all'hotel delle Palme, a seguito dell'autoconvocazione da parte degli iscritti dei congressi provinciali e dell'accoglimento dei ricorsi dell'onorevole Gianluca Miccichè e di Adriano Frinchi, segretario regionale, alla Commissione per le garanzie statutarie, ai sensi degli articoli 79 e 81 dello statuto del partito.

Alla presenza del presidente nazionale dell'Udc, Gianpiero D'Alia, i delegati regionali hanno riconfermato segretario regionale Adriano Frinchi ed il deputato regionale Margherita La Rocca Ruvolo alla presidenza dello scudocrociato siciliano.

Confermati come vice segretari Marco Lucio Forzese e Totò Lentini. Paolo Alibrandi è il segretario amministrativo e Matteo Francilia a capo della segreteria politica.

Il capogruppo all'Ars Mimmo Turano, i parlamentari regionali e i segretari provinciali faranno parte della segreteria allargata deliberata dal congresso.

Il Congresso siciliano ha riacceso la scintilla con Cesa e parte dell’Udc nazionale.

Con una nota infatti è stato definito il Congresso siciliano “una farsa” e affonda il colpo sulla legittimità della riunione: “E’ falso che i ricorsi di Miccichè e Frinchi siano stati accolti- scrive il presidente della Commissione garanzie statutarie Luigi Melica- Preciso che la notizia è totalmente destituita di fondamento e non è vero che sono stati accolti perché la Commissione garanzie statutarie li esaminerà il 20 settembre, ai sensi dell’art. 96 dello Statuto”.

I Congressi nei territori inoltre si terranno regolarmente a settembre.

Puntuale la replica di D’Alia che ha ribadito la regolarità del Congresso “voluto da tutti gli iscritti, da tutti i deputati regionali e da tutti i dirigenti del partito”D’Alia si dice pronto a deferire al collegio nazionale dei probiviri chi ha sostenuto il contrario e cioè che il Congresso sia stato irregolare.

Nell’Udc è quindi guerra aperta.

R.Br.

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