La Corte dei Conti ha chiesto chiarimenti entro il 19 luglio sul bilancio. Per il Movimento 5 Stelle e la Cgil è una bocciatura del governo Crocetta
"Cinque anni fa, basti guardare la rassegna stampa dell'epoca, si parlava solo di commissariamento e di impossibilità di pagare persino gli stipendi per i dipendenti della Regione. In quattro anni e mezzo abbiamo fatto un lavoro eccezionale, il più importante tra le regioni italiane, un lavoro che ha permesso di dare stabilità ai conti ed esprimere solidarietà. Solidarietà e rigore sono stati i termini del nostro impegno con la centralità di una lotta contro gli sprechi, la corruzione, le clientele". Lo dice il presidente della Regione, Rosario Crocetta, dopo che la Corte dei Conti ha bocciato
"Cinque anni fa era il tempo della Tabella H, degli sprechi della sanità, erano i tempi in cui i forestali costavano il doppio di adesso – prosegue Crocetta -. In questi anni abbiamo fatto denunce, ripristinato i conti e liberato una Regione, in un processo che deve continuare e non può fermarsi. In merito ai chiarimenti richiesti dalla Corte dei Conti entro il 19 luglio, ho già convocato una giunta per martedì, che dovrà nominare il nuovo Ragioniere generale ed approfondire le questioni sollevate. Con la consapevolezza che senza di noi in questi anni, la Regione sarebbe anadata in dissesto e non si sarebbe salvata".
Diversa l'opinione del Movimento 5 Stelle, espressa dal deputato Giancarlo Cancelleri. “La richiesta di bocciatura del rendiconto della Regione 2016 rappresenta l'ennesimo tonfo di Crocetta e del Pd. Non era mai successo, infatti, che la Corte dei conti, in seguito alla richiesta di bocciatura del procuratore generale, richiedesse alla Regione elementi di chiarimento su alcune parti del rendiconto e rinviasse la seduta per una successiva valutazione. Ricordo ancora – dice il deputato – le parole di Crocetta e di Baccei quando, nel 2016, dissero che quella manovra avrebbe fatto rinascere la Sicilia. Oggi quelle parole vengono demolite dall'organo di controllo contabile. E meno male che sono loro quelli bravi a governare. Se alle prossime regionali i cittadini daranno al M5S la guida della Regione, la prima cosa da fare sarà chiedere alla Corte dei Conti di avviare una due diligence sul bilancio, cioè un controllo approfondito, per scovare tutte le bugie annidate nel documento contabile”.
“La sospensione del giudizio di parifica sul bilancio 2016 da parte della Corte dei Conti è un fatto eclatante, senza precedenti, che conferma la precarietà della situazione economico- finanziaria della Regione siciliana. Ma anche una certa disinvoltura del presidente della Regione che appena qualche settimana fa assicurava che tutto era a posto”. Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro. “Nelle parole del Procuratore generale- aggiunge Pagliaro- si riflette tutto ciò che la politica non ha fatto in tema di riforme. Al punto da gravare sul bilancio in termini sostanziali e formali, venendo a mancare chiarezza tanto da spingere il Pg a contestare la mancanza di atti e a chiedere approfondimenti su elementi rilevanti . Voglio ricordare- conclude Pagliaro- che ci sono riforme che la Cgil sollecita da tempo, come da tempo chiede un’operazione pulizia e trasparenza sui conti della Regione”.