De Luca si dimette? Accorinti: "Due mesi di annunci e vuoto operativo"

De Luca si dimette? Accorinti: “Due mesi di annunci e vuoto operativo”

De Luca si dimette? Accorinti: “Due mesi di annunci e vuoto operativo”

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domenica 02 Settembre 2018 - 05:07

Secondo l'ex sindaco, i primi due mesi di amministrazione del suo successore sono stati un fallimento

"Ecco l’ultimo colpo di teatro di Cateno De Luca. Il deputato regionale che aveva promesso solennemente che avrebbe fatto il sindaco per 10 anni, rinunciando al posto di parlamentare regionale, il sindaco-sceriffo che una ne fa e mille ne scatascia … si dimette dopo due mesi!". Così l'ex sindaco Renato Accorinti in merito all'annuncio del suo successore.

"Se dobbiamo prendere per buone le ragioni che sbandierava – prosegue Accorinti -, vuol dire che il sindaco proprio non lo sa fare! Al primo confronto con il Consiglio, De Luca molla la presa e dichiara che non rinuncia al seggio in Ars. Uno che il sindaco “lo sa fare” si confronta con l’Aula, spiega le sue ragioni, rispetta le prerogative del Consiglio. Oggi nel nuovo video-selfie, l’ultima novità: si dimette per andare a nuove elezioni, dichiarando anche di essere stato avvicinato con proposte di “scambi”. Questa è una notizia: dica De Luca alla città e alla Magistratura quale consigliere lo ha “abbordato”. I cittadini e i garanti della legge devono sapere chi, fra i consiglieri, abusa della sua funzione e tenta di corrompere il primo cittadino. Ciò anche a salvaguardia dei consiglieri onesti e dell’immagine dell’istituzione consiliare".

Poi si passa all'analisi dei primi due mesi di amministrazione. "Un campionario di annunci, giochi di fuoco, e vuoto operativo. Smentendo sé stesso, De Luca ha lavorato per smantellare le cose più evidenti e positive ereditate: aggressione all’Atm (con gravi disagi ai cittadini); smantellamento del Pon-Metro (col rischio di perdere progetti, fondi, opportunità di lavoro); proposta di azzerare il secondo Palagiustizia; ipotesi, solo sbandierate, di cancellazione di Prg e Salvacolline; mancata attuazione del “primo provvedimento” annunciato (riduzione a 4 dei dirigenti comunali); eliminazione dei “quadri intermedi” istituiti dopo oltre 20 anni in un Comune in pauroso sotto-organico; infruttuosi blitz in piazzette e rioni; minacciosi videomessaggi ai dipendenti; annunci-bomba sullo sbaraccamento privi di fondamenta economiche; illogici provvedimenti di chiusura delle scuole".

Accorinti si sofferma in particolare sugli ultimi due punti caldi:

1) Risanamento – De Luca non ha inventato nulla. L’amministrazione Accorinti aveva chiesto e ottenuto che i fondi regionali fossero destinati all’acquisto di case per demolire le baracche. Sempre l’amministrazione Accorinti, avendo vinto col progetto Capacity il bando Periferie, aveva realizzato la sottoscrizione dei primi contratti di acquisto case per i baraccati e l’abbattimento delle prime strutture: non proclami, ma fatti realizzati, De Luca ha puntato in alto promettendo 100 milioni, la ricollocazione di tutti i baraccati entro due mesi e la demolizione di tutte le baracche entro quattro. Saremmo tutti felici di questi risultati, in caso di successo, ma ci sembra davvero irrealizzabile nei tempi indicati. Al tempo stesso aveva messo sul piatto le sue dimissioni a dicembre in caso di insuccesso.

2) Scuole – L’amministrazione Accorinti aveva stanziato nel Masterplan ben 11,5 milioni per il piano integrato di verifica sismica e vari interventi di messa in sicurezza e costruzione di scuole; gli interventi di carotaggio erano stati infatti avviati e Messina era stata citata dal Governo come “buona pratica”. De Luca, anziché continuare su questa linea (realistica e definita in accordo col Governo), emana un provvedimento contraddittorio che mette a rischio l’anno scolastico. Su questo punto, invocando la necessità di “ritirarsi” per tre giorni, con un atto di maleducazione istituzionale, De Luca non partecipa al vertice in Prefettura. Fatto grave perché, non essendo sostituito da alcuno come sindaco metropolitano, ha lasciato soli e senza referente apicale i sindaci. La prefetta, che si fa garante dell’avvio delle lezioni entro il 12, mette il sindaco di fronte alle sue responsabilità e ai suoi obblighi. De Luca sembra giocare con Messina e coi messinesi, fare conti elettorali, soppesare le convenienze (meglio Palazzo Zanca o Palazzo dei Normanni?). Sicuramente non rispetta le istituzioni (né il Consiglio, né la Prefettura). E non valuta le conseguenze delle sue boutade e delle sue azioni. Fosse coerente con la sua dichiarazione, non lo rimpiangeremmo, ma rimpiangeremo il tempo che ha fatto perdere alla città e ai cittadini".

7 commenti

  1. L’analisi di Accorinti è puntuale e condivisibile perchè sono sotto gli occhi di tutti (tutti quelli che vogliono vedere). Adesso il sindaco che “ama Messina” si dimette soltanto per i suoi giochi di potere (prendendo comunque il lauto stipendio della Regione) lasciando Messina al commissariamento ed avendo già causato danni speriamo ancora riparabili. I messinesi riflettano prima di votare e non stiano sempre ad applaudire chi le spara più grosse.

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  2. Da quale pulpito viene la predica…
    Da due mesi De Luca sta tentando di aggiustare il carrozzone dell’Amministrazione Comunale e sta incontrando difficoltà da tutte le parti. Il Consiglio Comunale sembra lo specchio di quelli che c’erano prima: inconcludenti e critici. Il fantasma di Accorinti aleggia ancora in quell’aula?
    De Luca, non dimetterti, non dare sazio agli incivili che stanno dentro e fuori Palazzo Zanca. Continua la tua battaglia di legalità…

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  3. Ma picchi non ti fai un viaggio in Tibet e magari ci resti lì.. sappiamo tutti che sei stato messo sulla poltrona di sindaco per distrarre i cittadini dagli intrecci delle famiglie potenti di Messina.. di tuo non hai fatto nulla sei stato un pupo e i pupari stavano a guardare..!!

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  4. Cerchi sul vocabolario i sinonimi di “effimero” e trovi astratto, inconsistente, infondato, apparente illusorio,utopistico,teorico ideale, concettuale,immaginario,Ma potresti trovarci anche Accorinti perché in questi cinque anni in cui ha amministrato Messina è stato l’emblema del nulla Eppure era arrivato con intenzioni rivoluzionarie e tanti buoni propositi non è riuscito in nulla ma quello che è successo a Messina è molto più ampio di Accorinti,l’immagine che ha dato non tanto di se’, quanto della sua città e delle Istituzioni dello Stato che ahi-noi s’è trovato a rappresentare non è stata tra le più edificanti. Perché a piedi scalzi ci stanno i bimbi a casa non un Sindaco in piazza o nel palazzo del governo e ci sarebbe tanto altro..!!

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  5. “Accorinti si sofferma in particolare sugli ultimi due punti caldi…”, Caro ex (meno male) Sindaco, io mi soffermo su altrettanti 2:
    Le “posizioni organizzative”, dove avete permesso che i migliori incapaci ed incompetenti fossero promossi, i “mercatini rionali” dove la vostra famosa legalità è andata a farsi friggere perché gli ambulanti la facevano da padrone, a prescindere da autorizzazioni varie.
    potrei continuare con la “produttività” dei dirigenti comunali, la ridicola “pista ciclabile”, l’onnipresente “Tibet” del quale, al messinese medio non frega proprio nulla, ecc., ecc. Se questo è il passato, Viva De Luca, tutta la vita…

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  6. Accorinti ha funzionato e fnziona molto meglio come oppositore che come uomo di governo, e questa analisi lucida e documentata lo dimostra. Non vedo cosa c”entrino gli attacchi al suo operato come sindaco (discutibile, concordo) con ile osservazioni espresse sul comportamento etico e politico di de Luca. Se non si è d”acordo si discute restando nel merito degli argomenti, non insultando all’impazzata. Ribadisco che sono tutt’altro che accorintiana

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  7. Poverino, ma che ha detto? Io Accorinto, per certi versi, lo capisco. Non è colpa sua, l’emblema della sua sindacatura è il libro: assolto per non aver compreso il fatto.

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