Sindaco di Messina condannato per vilipendio, dovrà pagare 1500 euro alla Lamorgese
Mille cinquecento euro di multa: è la condanna che Cateno De Luca dovrà pagare al ministro degli Interni Luciana Lamorgese, che nella “calda” primavera dello scorso anno denunciò il sindaco di Messina per vilipendio.
Dopo il via libera del Guardasigilli Bonafede, la Procura di Messina ha emesso il decreto penale di condanna nei confronti del primo cittadino, che non si è opposto. La “multa” è diventata perciò esecutiva.
Si chiude così quindi la vicenda che risale al clou della pandemia da coronavirus per Messina, tra marzo e giugno dello scorso anno, con la città e la Regione chiamate a organizzare le parziali riaperture e gestire le limitazioni, dopo i lockdown. Le maggiori difficoltà, cavalcate dal sindaco messinese in perenne campagna elettorale, riguardarono la mobilità inter regionale con lo snodo essenziale dei traghetti, che palazzo Zanca provò a gestire con la creazione di una autonoma banca dati – bocciata dalla ministra – e che ha visto De Luca non lesinare insulti anche alla ministra, al grido di “chiudiamo tutto”.
Quando arrivò la notizia della denuncia De Luca affermò “Procedete pure”.
Oggi per lui scatta la condanna.
Che paghi di tasca sua
Credo che pagheremo noi visto che già è stato condannato alle spese legali quando fece spostamenti di dirigenti senza preavviso e in quel caso pagò il comune. È facile con la sacchetta degli altri
Se avessi quei soldi, pagherei io la multa. Il sindaco ha difeso la città contro chi ancora se ne frega del sud e della Sicilia soprattutto, non solo di Messina.
E pur vero sig Rossana mi dispiace per lei che non può permettersi di pagare quella misera somma ,ma potrebbe benissimo entrare nello status del suo prediletto , provi a lavorare che quella misera somma gliela può anticipare povera Sicilia
Gentilissimo Signor Massimo prima di parlare e giudicare (perché è quello che ha fatto), la prossima volta, la prego di riflettere attentamente.
N.1 Per lei sarà anche una misera somma, ma per molte persone che hanno perso il lavoro o altro potrebbe essere un tesoro.
N. 2 prima di dire “vada a lavorare” pensi e conti fino a mille. Non sa chi ha di fronte.
Io sono una persona cardiopatica grave, tanto che alzarmi dal letto e fare una qualsiasi cosa in casa è un peso enorme. Non sono neanche una che prende il reddito di cittadinanza.
Mi aspetterei le sue scuse, ma non credo che arriveranno mai.
Buona giornata
Non mi aspettavo che andasse diversamente, anche se poi i fatti reali hanno dimostrato che la ragione era ed è dalla parte del Sindaco.
A furia di insultare a destra e a manca, qualche sberla torna pure indietro…
Una vera vergogna! Con la miserabile somma di 1500 euro il.Sindaco De Luca si è preso la soddisfazione di sbeffeggiare e oltraggiare la Ministra pubblicamente e con ampia diffusione sulle reti nazionali. Sicuramente Cateno andrà fiero e orgoglioso!
Per i toni tenuti, ma soprattutto per il ruolo rivestito la condanna, per quanto irrisoria, é giusta. Ciò non toglie che invece erano giuste e sacrosante le ragioni portate avanti dal sindaco. Molti, tra cui chi esprime avversità verso il sindaco a prescindere, come dimostrano alcuni commenti non si sono resi conto di come Messina sia stata abbandonata e presa in giro dalle istituzioni ossia il ministro dell’interno e il governatore della Sicilia. Le immagini degli imbarchi sono state eloquenti. Governatori e Sindaci di altre regioni blindavano i loro confini scaricando tutto e tutti in Sicilia, ovviamente in primis Messina. Ciò che De Luca chiedeva è stato poi adottato in Sardegna e a Ischia. Qualcuno prima di mettere il pollice verso dovrebbe pensarci.
Infatti io non metto il pollice verso perché la sua osservazione educata merita una risposta educata…..io non mi sono posta la domanda e sa perché?Perché dietro ogni azione c è una conseguenza……il nostro Sindaco con i suoi modi alla “ORLANDO FURIOSO” cosa ha ottenuto, se non farci ancora di più considerare e dare un immagine di Messina e dei messinesi da lui rappresentati come un Popolo di incivili,maleducati,cafoni e prepotenti.?…..con questo non voglio esimermi dal dire che ci sono eccome a Messina ,ma è pur vero che ce ne sono altrettanti civili,educati,garbati e ragionevoli …..quindi perché accumunarci tutti e metterci” alla berlina “? Il sud è stato sempre snobbato dai poteri forti e non solo, anche dai cittadini di altre città come se altrove tutto sia impeccabile ,quando invece paese che vai gente che trovi , perché non esiste un luogo,una razza che fa la differenza proprio perché sono le persone a farla ,in qualunque posto si trovino e in qualunque posto si vada…..e proprio perché c’è il’ pregiudizio ‘ al Sud,lui doveva riscattarci e non farci affossare a suon di insulti facendoci arretrare …..Ci ha rappresentato nel modo peggiore e infatti dopo le grandi ospitate nei “maggiori e minori” salotti televisivi ,è stato snobbato anche da questi ,proprio perché non rappresentava una bella Messina e dava il “cattivo esempio” ….quando si comunica qualcosa , qualunque essa sia ,sono importanti i modi,i toni,le parole,i gesti……tutto passa nella lente d’ ingrandimento che è la società che riflette ciò che siamo, ciò che facciamo, ciò che diciamo…….La comunicazione è il mezzo più potente in assoluto perché in grado di smuovere la qualunque ,se fatta correttamente……si dice che” non si sente l’Angelo cantare figurarsi l’asino ragliare “…… condivido questo detto…..avendo ragione, il Sindaco non l ha saputa portare avanti, perché si è fatto ‘accecare “dall’ IO della sua ragione che è diventata arroganza,sfregio,,ribellione,che lo ha portato al vilipendio verso una donna rappresentante dello Stato(.e non solo..)..quello Stato che non lo ascoltava perché lui per ottenere ciò che gli necessitava sferrava colpi bassi insinuando, insultando, accusando ,sbeffeggiando, spernacchiando,anziché manifestando civilmente le sue ragioni…….lui sposa le “cause ‘per farne i suoi “casi “da “immolare” sulle sue” deplorevoli” dirette” ,sempre attento all’ inquadratura con il suo fare sornione di chi gioca a dama ” con le cose serie, …quando l ho votato l ho premesso …..pensavo potesse essere un grande Sindaco……invece sta facendo il SINDACO GRANDE per avere il “passpartur” per ciò a cui ha sempre mirato…..la presidenza alla REGIONE…..e noi siamo stati le sue “pedine ‘per poter fare l’ ennesimo scacco matto ‘sulla nostra pelle “da abile giocatore quale è …….almeno questo glielo riconosco….Distinti saluti Antonio!
Forse è lei a non essersi reso conto che le ordinanze del sindaco sono state tutte annullate perché illegittime.
Se vogliamo attenerci ai fatti.
Quindi dirette facebook a parte, direi poco o null’altro da sottolineare.
De Luca è parte delle istituzioni di cui parla lei. Non ne è il giudice o il controllore del lavoro altrui. Le sue ordinanze erano illegittime quindi la sua parte di attività istituzionale inadeguata, per cui non vedo alcuna differenza con chiunque altro.
Con 1500 euro….continuerà ad insultare tutti…..e poiché un sindaco rappresenta una cittadinanza e NON SE STESSO….Deve dare innanzitutto l’esempio del rispetto delle istituzioni e dei rispettivi rappresentanti…. detto questo, la giusta condanna dovrebbe essere la sospensione per un anno dello stipendio! La critica è giusta, legittima e democratica, l’insulto no !
Celona sembra che lei abiti a Milano….
Assolutamente no, sono di Ganzirri e fiero di esserlo…..sono altre le persone che non sembrano neanche Siciliane! I modi cafoni e senza il benché minimo rispetto delle istituzioni, sono un insulto per TUTTI i Siciliani!
A chi ancora porta attacchi gratuiti consiglio di consultare la cronaca dato che è stato appurato che a fine maggio a circa 10 immigrati giunti a Lampedusa è stata riscontrata la variante delta del covid, ossia 2 varianti insieme. Ciò non toglie che per legittimare il proprio operato il Sindaco deve (che è diverso da dovrebbe) usare toni più consoni al ruolo rivestito e alla città che rappresenta.
De Luca è un sindaco e deve lavorare con gli strumenti che competono al suo ruolo.
Tutto il resto giusto o sbagliato che sia è solo spettacolo.
Al netto di pareri e dichiarazioni che ognuno valuta in funzione della propria sensibilità o parere, resta il fatto che, scansate tutte le chiacchiere, non resta nulla, perchè nulla poteva restare.