La documentazione è stata inviata per conoscenza al Prefetto di Messina e all’assessorato regionale alle autonomie locali
S. TERESA DI RIVA. Si acuisce lo scontro sulla richiesta e il rilascio di atti al Comune di S. Teresa di Riva. Il gruppo di minoranza Consiliare "Insieme per cambiare" ha diffidato il sindaco e il presidente del Comitato di gemellaggio S. Teresa di Riva – Fuveau al rilascio dei residui atti, già richiesti il 2 novembre scorso. La diffida “ad adempiere” è stata inviata per conoscenza al Prefetto di Messina, all’assessorato regionale alle autonomie locali e al coordinamento dell’attività di vigilanza e controllo degli enti locali – ufficio ispettivo. Il 2 novembre i consiglieri di minoranza (Antonio Scarcella, Lucia Sansone, Carmelo Casablanca e Giuseppe Migliastro) hanno richiesto copia dell’atto costitutivo e dello statuto relativi al comitato di gemellaggio tra S. Teresa di Riva e e Fuveau. Con la stessa istanza veniva richiesta copia di tutti i verbali di assemblea del Comitato di gemellaggio dal 2012 ad oggi. Quattro giorni dopo sono stati consegnati alla minoranza lo statuto e l’atto costitutivo “ma non anche copia dei verbali di assemblea del detto comitato”, specificano i consiglieri. Il gruppo Insieme per cambiare, il 22 novembre ha presentato una proposta di deliberazione da inserire all’ordine del giorno del primo Consiglio comunale utile, riguardante la elezione di due componenti del consiglio direttivo del comitato, di pertinenza del civico consesso. Il giorno seguente è stata depositata dal gruppo consiliare “per ragioni di opportunità, la richiesta di rinvio della riunione assembleare straordinaria del detto comitato fissata per la medesima data. Sempre in data 23 novembre, il presidente del Consiglio comunale – fa notare il capogruppo di monoranza, Antonio Scarcella – ha convocato il Consiglio per il 29 novembre senza inserire all’ordine del giorno la nostra proposta di deliberazione”. La proposta di deliberazione è stata inserita con una integrazione il 27 novembre. “Solo il 28 novembre, il giorno prima dell’adunanza consiliare e con la terza notifica – spiega Scarcella – si provvedeva ad integrare ancora una volta l’ordine del giorno, inserendo finalmente la nostra proposta di deliberazione”. Il 29 si va in aula. “Ma quando doveva essere trattata la nostra proposta di deliberazione inerente alla elezione di due componenti del consiglio direttivo del comitato di gemellaggio – prosegue Scarcella – il sindaco ha proposto il rinvio della seduta”. Proposta approvata con i voti della maggioranza e con il voto contrario del gruppo di minoranza. “La nostra proposta era corredata dal parere favorevole del direttore d’area competente” precisa il capogruppo il quale aggiunge che “per il 24 novembre era stata fissata un’assemblea straordinaria del comitato di gemellaggio per l’approvazione della nuova bozza di statuto. A quanto è dato sapere, l’assemblea non ha deliberato alcunché e il consiglio direttivo del comitato è monco di almeno due elementi, e cioè quelli di elezione del consiglio comunale. La mancata votazione con contestuale elezione dei due componenti del consiglio direttivo del comitato di gemellaggio, di competenza del consiglio comunale, rappresenta una gravissima omissione da parte di coloro che hanno ritenuto di votare il rinvio proposto dal Sindaco, oltre che una gravissima responsabilità sul piano politico”. Nel documento depositato questa mattina si evidenzia che “a tutt’oggi non è stata consegnata copia dei verbali di assemblea richiesti il 2 novembre, impedendo ai consiglieri di minoranza, di fatto, di svolgere il compito istituzionale di controllo”. Da qui la diffida al primo cittadino “a procedere, compiutamente, al rilascio di quanto richiesto con istanza del 2 novembre, avvertendo sin da ora che qualora permanga l’inerzia ad oggi registrata si vedrà costretto a provvedere di conseguenza”.