L'Orsa replica alle dichiarazioni di Franza sulle tariffe agevolate: "Sono un'offesa all'intelligenza di chi legge e palesano l'arroganza di chi rilancia ignorando i bisogni dei cittadini. A questo punto l'unico interlocutore con cui discutere è Bluferries" dichiara Michele Barresi. E l'assessore regionale Nino Bartolotta spiega "Occorre una strategia che agevoli direttamente gli utenti con servizi e infrastrutture".
“Le dichiarazioni di Franza sono un’offesa all’intelligenza di chi legge. Sono pretestuose e palesano l’arroganza di chi rilancia e chiede sempre di più, restando indifferente ai bisogni dei cittadini”, Michele Barresi dell’Or.SA a caldo commenta così le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Caronte-Tourist in merito alla richiesta di tariffe sociali per i residenti avanzata sia dal sindaco Accorinti che dal sindacato e dalla rete aggregativa studentesca (vedi articolo allegato).
Secondo Vincenzo Franza le tariffe agevolate per i pendolari esistono già. Anzi, per oltre 40 anni i passeggeri hanno traghettato gratis, poi è stata fissata la cifra di un euro, salito a 2 euro e 50 quando lo Stato ha dato i contributi a Metromare.
“I picchi di affluenza – spiega Franza – ci hanno spesso costretto a imbarcare un numero di passeggeri superiori a quello consentito dalle autorizzazioni, e ciò ci ha procurato sanzioni per diverse decine di migliaia di euro. L’aumento dei nostri prezzi doveva anche servire in qualche misura da deterrente”.
Secondo questa tesi l’aver più che raddoppiato il costo del biglietto per i pendolari (nonostante le evidenti differenze nel servizio dal momento che sull’aliscafo il passeggero sta seduto in poltrona) è stato un modo per dissuadere i pedoni dall’usare la Caronte, evitando così, in caso di numero eccessivo, multe salate all’azienda. In realtà i viaggiatori che prendono le navi, armati di bagagli, intenti a fare gimkane tra auto, tir e a salire decine di gradini, piuttosto che stare comodamente seduti nell’aliscafo, non lo hanno mai fatto per entusiasmo, ma perché gli orari e il numero di corse di Metromare sembrano fatti apposta per “dissuaderli” proprio dall’uso dei collegamenti veloci….
Fin quando non verrà incrementato il numero dei passeggeri da fare salire a bordo la società lascerà intatte le tariffe, a meno che anche Fs non abbassi le sue.
“Caronte-Tourist ha fatto una scelta esclusivamente di cartello- prosegue Barresi—Noi abbiamo chiesto buon senso, invece Franza continua a battere cassa alle Istituzioni e rilancia. Risponde col cinismo di chi pensa solo al massimo profitto e di chi usa da decenni indisturbato la città come propria servitù di passaggio”.
L’amministratore delegato della società ha infatti spiegato le motivazioni che hanno portato a sospendere le tariffe per i residenti quando sono state abolite le sigle delle Province dalle targhe automobilistiche. Reintrodurre prezzi agevolati per i residenti, spiega Franza sarebbe problematico dal punto di vista pratico: “ Se ognuno dovesse presentarsi in biglietteria per mostrare un documento d’identità o se dovessimo controllare tutti i residenti, si rallenterebbero troppo le operazioni di imbarco. L’unica soluzione può trovarsi attraverso impegni istituzionali. Si possono prevedere forme di compensazione, non basta una semplice richiesta alle compagnie. Le nostre professionalità sono a disposizione per sostenere le iniziative che ai tavoli istituzionali l’Amministrazione intenderà porre in essere. Il resto non appartiene a noi ma ad un assetto istituzionale. Il titolare di un diritto, in questo caso la continuità territoriale, deve avere un contributo statale”.
Per Franza poi è migliore e più economico per l’utenza il sistema introdotto con le tariffe a tempo, con il biglietto andata e ritorno in giornata (37 euro) o entro i tre giorni (42 euro).
“Abbiamo un’idea diversa del termine tariffa sociale evidentemente- replica il sindacalista dell’Orsa- Non credo che per un residente un biglietto di 37 euro in giornata sia una tariffa sociale. E’ strano che per l’ecopass non si creano intoppi in biglietteria e per i residenti scoppierebbe il caos. E’ chiaro che a questo punto l’unico interlocutore con cui potere discutere è Bluferries. L'Orsa chiede tariffe agevolate per i residenti come senso di responsabilità' verso la cittadinanza ma l'armatore privato continua ad alzare il prezzo cercando di dare futili spiegazioni a quelle che sono state unicamente rigide politiche di business e accordi di cartello fuori mercato a danno dei pendolari. Cerca sovvenzioni pubbliche e deroghe alle regole sulle tabelle d'armamento”.
L’Or.SA propone costi sociali di traghettamento: per i residenti, ad esempio, un biglietto di andata e ritorno non dovrebbe superare i 10 euro. Il sindacato ha avviato un confronto con Bluferries come vettore pubblico per moderare le tariffe e dare così un segnale ai privati per “rompere” il sistema.
Se Vincenzo Franza invita a discutere le tariffe in termini di “forme di compensazione” ed ambiti istituzionali, l’assessore regionale alle Infrastrutture Nino Bartolotta la pensa in modo diverso: è il governo nazionale che deve intervenire ed occorre potenziare i servizi agevolando gli utenti piuttosto che le società.
“I servizi che garantiscono continuità territoriale nello Stretto vanno implementati e migliorati- spiega Bartolotta- e per fare ciò servono ulteriori risorse da parte del governo nazionale che deve riconoscere le specificità e le criticità del caso e investire nell’area dello Stretto. La Regione impiega già ingenti risorse per garantire i collegamenti con le isole minori. Tuttavia è indispensabile attivare strategie utili a calmierare i costi dei vettori a prescindere dalle contribuzioni istituzionali che invece potrebbero essere utilizzate per migliorare e potenziare i servizi, garantendo maggiore sicurezza ed incremento dei livelli occupazionali, nonché venire in soccorso alle fasce di utenza reddituale svantaggiata e che con maggiore frequenza, ad esempio per lavoro o per studio attraversa lo Stretto”.
Più servizi, migliori infrastrutture e forme di contribuzione che vadano direttamente a vantaggio degli utenti piuttosto che degli armatori, agevolando i pendolari e realizzando sul serio quell’Area dello Stretto, quella conurbazione tra due città che non può essere invece sbandierata come alibi solo per ottenere più finanziamenti e contributi.
Rosaria Brancato
E’ l’ a r r o g a n z a di chi oltre ad arricchirsi con facilità, utilizzando territorio e mare dei messinesi, reggini e villesi, vuole anche essere ringraziato picchì dugna travagghiu. Condivido totalmente la risposta, a muso duro, del sindacalista, a questo non più giovane rampollo della borghesia messinese, ma mi aspetto da R E N A T O sindaco molto di più sulla continuità territoriale dell’area dello Stretto di Messina, dopo questi primi incontri con gli attori economici e istituzionali di questo spazio di 500 mila persone, che se potessero usufruire della mobilità necessaria a COSTO ZERO, avrebbero la possibilità di uno sviluppo economico, legato ad una possibile area metropolitana, formata delle città bagnate dallo Stretto.
con un piccolo investimento non ci sarebbe nessun rallentamento in biglietteria. basta avvisare i clienti che è necessario esibire la tessera sanitaria che con un apposito lettore dica al terminalista se è residente o meno. una frazione di secondo e tutto è risolto. scienziatiiiiiiiii
Polemiche stucchevoli ed inconcludenti. Franza svolge il suo ruolo, , il sindacato anche, la stampa,correttamente riporta ..intanto la citta si impoverisce sempre di più e muore. Il messinese ha da tempo fatto una scelta( lo status quo imposto dal regime Nordocentrico) : La splendida rada di San Francesco svenduta ai traghetti , servitù di passaggio di traffico inquinante, morti , incidenti malattie e disagi , “buca n’ te stradi”, il pagamento della tariffa ” agevolata” di € 42 per attraversare 4 km di mare ….un'” oretta” di tempo quando va bene. Buone speranze però per il “futuro” che si presenta roseo e “progressista” : andremo tutti a Tremestieri e presumibilmente in un paio d’ore potremo raggiungere la nostra “consorella” dirimpettaia ( conurbata?) Reggio Calabria. Ci saranno FORSE nel frattempo i traghetti di Accorinti e sperando di poter contare sulla generosità delle compagnie , con sole 42 euro potremo “godere” …del lungomare di R.C., prendere un gelato, vedere i Bronzi di Riace o recarsi all”aeroporto dello STRETTO , imbarcarsi sul primo areo e …prendere il volo ….
Noto che per il tuo servilismo nei confronti del prossimo ex sindaco, cara vecchia zia maria, non esiti a coprirti di ridicolo nella tua logorroica ed inane lotta verbale contro la realtà.
Mobilità a costo zero?
Ma di cosa vai cianciando?
Costo zero per i traghettati significa scaricare le spese su tutta la collettività?
Ma ti rendi conto delle cretinerie che scrivi?
Senti a me: prenditi una vecchia calza e mettiti a rammendare.
Almeno la smetterai di scrivere scempiaggini, che gridano vendetta dinanzi al mondo degli intelligenti.
E, soprattutto, datti una calmata con l’abuso del pc.
Prima facevi ridere, adesso hai stufato.
Buon copia ed incolla.
colpa di chi gli ha dato potere, cioè la politica, le istituzioni e molti servi
Come si può pensare che lo stato dia una mano alla nostra città? Questo non è mai stato fatto perché di noi si sono dimenticati tutti dalla regione allo stato. Noi che dopo il terremoto del 1908 abbiamo ancora famiglie che vivono nelle baracche, e la colpa e anche dello stato. In un altra nazione sicuramente avrebbero fatto di tutto per risolvere questa emergenza sociale. È normale che dopo 100 anni e più la gente che vive nelle baracche cerca di speculare avendo anche proprietà di appartamenti affittati mentre loro preferiscono vivere nelle baracche. La gente e stanca e se si vuole cambiare lo si può fare solo con una risposta dello stato. Poi non parliamo della regione che non si è mai interessata di noi ma solo delle due città mafiose. Dobbiamo essere noi Messinesi nel dire basta e magari fare una provincia autonoma, che sia fuori dall’Italia ma soprattutto da questa regione. Meglio morire di fame che essere presi in giro da questi due poteri forti e contro di noi….
Concludo nel dire basta anche con sto Franza se non ci fossero stati loro ci sarebbe stata un altra famiglia a dare lavoro con le navi, quindi non bisogna ringraziarli per niente….
mi scusi. io ricordo il suo sostegno all’idea di ponte (rispetto alla quale io non sono pregiudizievolmente contrario), ma quel genere di attraversamento aveva tempi lunghissimi per i messinesi (ha visto le simulazioni di tracciato?) e costi non ancora ben definiti, ma di certo elevati.
detto questo… non capiscco tutti questi interventi… le volte che sono andato a RC non ho mai avuto problemi e il costo per il biglietto di andata con metromare era (suppongo sia ancora) di 3,5 Euro (comodamente scaricabili dai professionisti). Se mai si può immaginare una forzatura per avere un numero maggiore di corse e orari flessibili, ma il servizio su RC in realtà è comodo, poco oneroso e presente. su villa si potrebbe replicare soluzione simile. in entrambi i casi ovviamente penso ai residenti e ai pendolari a piedi (o ai mangiatori di pizza multiterritoriali di accorintiana memoria).
discorso diverso vale per le auto, i tir e il gommato in genere.
la rada dovrebbe essere liberata senza se e senza ma. ripercussioni sulla continuità territoriale? se la vedano stato e regione. a dita negli occhi si risponde con dita negli occhi.
la rada non può essere liberata? perfetto. si fanno pagare esternalità negative a chi decide di “risparmiare tempo”. si mettono caselli di tipo autostradale gestiti direttamente dal comune con videosorveglianza e si impngono tariffe adeguate alle esigenze del comune.
Le tariffe per residenti? le si impongono nel bando di concessione.
non è possibile? allora sti ca… che si continui così e chissene…
l’attuale giunta sul tema dovrebbe essere molto, ma molto, più coraggiosa…
ma in fondo temo siano tutti chiacchieroni e basta.
Mi domando: “ma le navi del Sig. Franza sono in regola con la normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche?”;”Ma sapete che di tutta la flotta solo una nave ha l’ascensore, azionabile solo con la chiave detenuta dall’equipaggio, il cui utilizzo è consentito solo ai portatori di handicap?”
Grazie Sig. Franza
e come parlare a un mulo xxxxxxxxxxxxxxxx togliere tutte le autorizzaioni e fate entrare altre compagnie di navigazioni
Il problema è che i traghettatori sono stati abituati bene dalle vecchie amministrazioni… xxxxxxxxxxxxxxxxx
Caro vecchio george, con la “G” come “giornalista”, o “giornalaio”, o come… vedi che ti ho sGAMato!!!
Ti avevo già detto che il fatto di “nasconderti” dietro un nick (sempre legittimo per carità!!!) non ti avrebbe evitato di farti riconoscere…
George a cucchiti di peti!!! Sei ridicolo e mi auguro che il tuo sindaco Calabrò continui a far quello che sta facendo ora cioè non mettere mani al comune altrimenti saremo ancora più nei guai….
……………e finalmente qualcuno ke le canta come si deve a questi xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
Premetto di essere uno dei tanti Messinesi pendolari dello Stretto. L’unico termine che mi vien da pensare in questo momento è: M O N O P O L I O. a buon intenditore…..Non aggiungo altro.
Ossevatore?
Sei più guercio di un orbo.
Arrogante e presuntuoso, pensi di avermi individuato fra i giornalisti?
Ti ho già risposto giorni fa e mi sono firmato “george, con la G di pensionato”.
Ma o mi confermi che non ci vedi o non sai leggere (a questo punto mi sorge il dubbio: ma chi ti scrive le stupidaggini con cui sei solito divertire i lettori di TS?)
Con lo spirito di osservazione che hai non riuscirai mai a fare le gare di tiro, ma continuerai a sparare le tue solite caxxate.
Sei il tipico accorintiamo: supponente, presuntuoso, arrogante.
Un buffoncello di corte che spera di assurgere al rango di buffone alla corte del prossimo ex sindaco di questa disgraziatissima città.
Ti credi furbo ma sei un povero stupido.
Ah, ah, ah, ah, ah,ah!!!!!!!!!!!!
P.S. Tanto per continuare a farmi sganasciare dalle risate: secondo te chi sarei?
Dai, su, dai!!!!!!!!!
Esimio Sig. Luigi , concordo con buona parte degli argomenti contenuti nella seconda parte del Suo commento. Per il resto continuo a considerare
anacronistico, “antistorico”ed involutivo traghettare uomini e cose per superare un istmo di 4 Km circa. Il Ponte resta l ‘UNICA “risorsa “territoriale rimasta per programmare un modello di sviluppo produttivo. Non riconoscerlo e NEGARLO peserà come un macigno sulle coscienze delle classi dirigenti nostrane . Ciò nondimeno attualmente il servizio di attraversamento per Villa e R C e’ notoriamente insufficiente lacunoso e poco agevole, come possono testimoniare i “pendolari” . I costi ?..quelli pedonali sono sostenibili ma almeno che non si disponga di una “limousine” o di un taxi sull’altra sponda non faciliterà certo la auspicata conurbazione per l’area integrata metropolitana dello stretto .
ARANCINI..
pure quelli a bordo costano il doppio. Ma Franza che dice dell’indagine dell’Antitrust avviata nei confronti del trio di compagnie che gestisce la navigazione? Questi aumenti camminano sempre uguali. Io leggo che il mercato libero e competitivo serve per creare occasioni e prezzi diversi per attirare clienti. Mi spiego meglio se i privati aumentano del 40% e RFI aumenta uguale con un servizio peggiore non c’è qualcosina di strano?
E di chi ha dato il voto alla politica per decenni senza cambiare mai !!!
T R A N Q U I L L I, ho le spalle robuste, molto robuste, non sarà un GEORGE qualsiasi, con il suo sarcasmo spinto fino alla denigrazione, che possa limitare il mio impegno in TempoStretto. So bene che i contenuti dei miei commenti diano molto fastidio, mi compiaccio di questo risultato raggiunto. GEORGE è un messinese xxxxxxxxxxxx a TempoStretto e alla nostra città, i suoi commenti sono privi dell’ironia, che caratterizzi quelli di altri commentatori, ma soprattutto vuoti, come quelle zucche messe in mostra per ornamento, accettiamolo così, c’è posto per tutti nel nostro giornale.
ECCO IL COPIA INCOLLA di mariedit, che dia molto fastidio a GEORGE, sicuramente un’amico degli AMATRAVAGGHIARI del cemento armato. DOBBIAMO COMBATTERE PER IMPEDIRE LO SCEMPIO DI MONTALTO, lo farò con il copia incolla di questo commento e dei suoi link su tutti i primi articoli dell’home page di TempoStretto. Non possiamo permettere che si costruisca sotto l’unico belvedere rimasto, il Santuario di Montalto, quello di Cristo Re è oramai perduto per il nostro sguardo simile a volo d’uccello sull’antica Urbs Messana. Per avere un’idea di come cambierà il paesaggio, pensate a quella palazzina sulla destra, ancora più alta sotto il Santuario. ESISTE LA SOPRINTENDENZA AI BENI CULTURALI E AMBIENTALI DI MESSINA?
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Ma no….non sei un giornalista che per te sarebbe già una parola grossa…piuttosto un “giornalaio”, (non me ne voglia la nobile categoria!),certamente uno dei tanti portaborsa alias *********** dei politicanti messinesi.
Avevi avuto qualche “promessa” in campagna elettorale ma ti è andata male!!!Vabbè, invece di sputare veleno a destra e a manca come fai, prendine atto:
Il “vento” cambia, ci vuole molto in Sicilia, a Messina, ma prima o poi cambia!!!
Apostrofi me (“supponente, arrogante e presuntuoso”, “buffoncello”, ecc…)ma ti stavi guardando allo specchio!!!
Ti stai sganasciando dalle risate?
Bè continua…ride bene chi riderà per ultimo!!!
.. chiunque esercitando attivita’ di impresa non può trasportare
persone gratuitamente …
pensiamo ad un costruttore che allora dovrebbe non farsi pagare i lavori
dalla povera gente ..
o il tram che non dovrebbe essere pagato dai pendolari …
insomma vogliamo ridurre i problemi della citta’ ai TIR o
ai pendolari ?
il problema dei TIR sara’ risolto con il porto di Tremestieri
ma bisogna avere pazienza e non danneggiare un’azienda privata …
Può apparire improprio e,quindi,ambizioso e irrealizzabile, il tentativo di R E N A T O sindaco di affermare l’idea di c o n t i n u i t à t e r r i t o r i a l e nell’area dello Stretto di Messina e,riferirla solo ai residenti,come se l’articolo 3 della Costituzione,quello che affermi l’uguaglianza di tutti i cittadini, non dovesse applicarsi a tutti gli italiani. In Sicilia la continuità territoriale è attribuita ai nati e residenti a Lampedusa e Pantelleria,quindi sarebbe meglio per lo Stretto parlare di tariffe scontate o di potenziamento del sistema di trasporto di questa vastissima area. La famiglia Franza ritiene di congruo il costo di €2,50 per i pedoni e le tariffe a tempo,con il biglietto andata e ritorno in giornata (37 euro) o entro i tre giorni (42 euro),quindi valgono le giuste osservazioni di VELISTA ANONIMO,riferite alla libertà degli armatori privati, ma cosa ci costa fantasticare di una piccola flotta dei Comuni rivieraschi dello Stretto,prima del brusco risveglio,sapendo di vivere in un’area di grande potenzialità ma che presenta condizioni economiche e sociali di arrtratezza.