Non accenna a placarsi il dibattito sull'Autorità portuale dello Stretto. A replicare alle dichiarazioni del professor Limosani è il coordinatore provinciale del Megafono Massimo Finocchiaro: "Il tema fondamentale è chi decide cosa e perchè".
E' strano leggere quanto affannosamente sta provando a spiegarci in queste ore il Prof. Limosani pro-Rettore dell'Universita' di Messina, ancor più strano apprendere che lo stesso non dia alcun peso alla incostituzionalità del provvedimento del CdM visto l'articolo 21 comma 3 dello Statuto della Regione Siciliana che obbliga il Governo a convocare il Presidente della Regione nel rango di Ministro per le determinazioni del caso.
Altrettanto interessante, e questo è il dato che più preoccupa perché vuol dire che non conosce il fenomeno e lo sottovaluta, e' la sufficienza del Prof. Limosani nel trattare l'argomento mafie (dal mese di dicembre del 2015 e' in corso, su disposizione del prefetto di Reggio Calabria, un accesso antimafia nel porto di Gioia Tauro. L’accesso, che viene eseguito da un gruppo interforze composto da polizia, carabinieri, guardia di finanza e Dia, ha lo scopo di accertare eventuali ingerenze della 'ndrangheta nella gestione di imprese commerciali che operano nello scalo.) commentando le dichiarazioni del Presidente Crocetta banalizzandole a mero campanilismo se non a razzismo visto l'esempio che lo stesso riporta simulando una simile dichiarazione del Governatore Maroni sulla Sicilia.
Ma il tema fondamentale non è questo, il tema vero e', chi decide cosa è perché ?
Impegnarsi tutti per creare la “Regione dello Stretto” descritta dal Prof Limosani, è un obiettivo ambizioso e affascinante, sul quale non si può che concordare.
Ma cosa centra l’Autorità Portuale con tutto questo? E soprattutto, cosa centra l’Autorità Portuale per come riformata (Presidente nominato direttamente dal Ministro, scomparsa del Comitato Portuale che aveva diritto di voto che viene invece sostituito da un comitato di gestione composto solo dai Sindaci ma a valenza meramente consultivo)..?
Per creare un’unica regione economica, e su questo il Prof. Limosani non potrà che essere d’accordo, è indispensabile che tutte le diverse aree vengano interconnesse e collegate logisticamente; serve inoltre un’unica programmazione trasportistica regionale e interregionale.
Tutto questo non è certamente compito di una Autorità Portuale a cui la legge affida unicamente il compito di svolgere i seguenti compiti:
a) indirizzo, programmazione, coordinamento, regolazione, promozione e controllo anche mediante gli uffici territoriali portuali secondo quanto previsto all’articolo 6 bis, comma 1, lettera c), delle operazioni e dei servizi portuali, delle attività concessorie di cui agli articoli 16, 17 e 18 e delle altre attività commerciali ed industriali esercitate nei porti e nelle circoscrizioni territoriali. All’autorità di sistema portuale sono altresì conferiti poteri di ordinanza, anche in riferimento alla sicurezza rispetto a rischi di incidenti connessi alle attività e alle condizioni di igiene sul lavoro ai sensi dell'articolo 24;
b) manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni nell'ambito portuale, ivi compresa quella per il mantenimento dei fondali;
c) affidamento e controllo delle attività dirette alla fornitura a titolo oneroso agli utenti portuali di servizi di interesse generale, non coincidenti né strettamente connessi alle operazioni portuali di cui all'articolo 16, comma 1, individuati con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
d) coordinamento delle attività amministrative esercitate dagli enti e dagli organismi pubblici nell’ambito dei porti e nelle aree demaniali marittime comprese nella circoscrizione territoriale;
e) amministrazione in via esclusiva delle aree e dei beni del demanio marittimo ricompresi nella propria circoscrizione;
f) promuove forme di raccordo con i sistemi logistici retroportuali e interportuali
Quindi l'Autorità Portuale ha compiti di gestione e programmazione delle infrastrutture portuali, al servizio degli Operatori e dei flussi di merci.
Cosa centra tutto questo con i meravigliosi scenari prospettati dal Prof. Limosani e da altrettanti autorevoli esperti che lo stesso non menziona?
Il punto focale, che però non viene mai affrontato, è che oltre il 95% delle merci che entrano ed escono dai porti messinesi provengono e sono dirette alla Sicilia (non alla Calabria) e oltre il 75% proviene o è diretta alla Sicilia Orientale.
Per creare veramente la regione dello Stretto di Messina, occorre un’Agenzia per la gestione della Mobilità che sia in grado di sovrintendere e regolare i flussi di persone e merci attraverso lo Stretto di Messina, integrando così in modo concreto i due territori, mentre per lo sviluppo dei traffici portuali occorre agganciarci all’Autorità Portuale della Sicilia Orientale, area da cui provengono e verso cui sono dirette la stragrande maggioranza delle merci che ad oggi passano da Messina, e che domani potrebbero “cambiare rotta”.
Che senso ha unirsi con Gioia Tauro, porto ormai da anni in forte declino (i traffici containers hanno preso strade diverse e Gioia Tauro perde circa 400.000 container a anno), e soprattutto perché' alimentare l'aria del sospetto che il Presidente difenda posizioni di imprese ed imprenditori messinesi quando lo stesso potrebbe valere per chi sostiene l'idea Gioia Tauro che e' gestito da un unico operatore che ha una concessione cinquantennale che copre praticamente la stragrande maggioranza del Porto?
Non credendo ne all'una, ne all'altra ipotesi, ma essendo sempre più convinti che una politica sana si confronta unicamente negli interessi generali della comunità che rappresenta, su dati inconfutabili e non su ipotetici programmi di sviluppo, vorremo capire se la posizione del Prof. Limosani di vedere l'accorpamento e la sede della nuova Autorità Portuale del Mar Tirreno meridionale (che solo noi chiamiamo dello Stretto) con Gioia Tauro rispecchia quella di tutto l'Ateneo messinese o debba essere registrata a titolo personale.
Massimo Finocchiaro
All'ultima domanda di Finocchiaro in serata ha risposto direttamente il rettore Pietro Navarra a proposito del fatto se il professor Limosani parli a titolo personale o per conto dell'Università. Ecco la replica: “L’Ateneo da me rappresentato non ha mai assunto alcuna posizione ufficiale circa il dibattito che si sta sviluppando attorno al destino dell’Autorità Portuale, né intende farlo visto che non rientra nei suoi compiti istituzionali.Le affermazioni del prof. Limosani rispecchiano il suo pensiero. Il suo intervento, pertanto, è offerto al dibattito pubblico in piena autonomia senza in alcun modo rappresentare l’opinione dell’intera Università”.
Personalmente, non apprezzo limosani, personaggio, evidentemente, già in campagna elettorale. Detto ciò, finocchiaro chi è? solo una persona che cercava un partito qualunque dove inventarsi un ruolo. finocchiaro, che non ha fatto alcun film, è il degno rappresentante dello scarso crocetta, peggior governatore siciliano della storia!
Personalmente, non apprezzo limosani, personaggio, evidentemente, già in campagna elettorale. Detto ciò, finocchiaro chi è? solo una persona che cercava un partito qualunque dove inventarsi un ruolo. finocchiaro, che non ha fatto alcun film, è il degno rappresentante dello scarso crocetta, peggior governatore siciliano della storia!
Limosani ma chi se ne frega del tuo pensiero ….chi te l’ ha chiesto
ha fatto bene il Rettore a chiarire che (s)parla a nome proprio(?) o riferisce il pensiero di qlk calabrese
Finocchiaro non so chi e’, ma Limosani chi e’ invece una marion?
Solo Messina
Limosani ma chi se ne frega del tuo pensiero ….chi te l’ ha chiesto
ha fatto bene il Rettore a chiarire che (s)parla a nome proprio(?) o riferisce il pensiero di qlk calabrese
Finocchiaro non so chi e’, ma Limosani chi e’ invece una marion?
Solo Messina