Siamo andati all’interno del deposito del Cimitero centrale e ne abbiamo documentato le condizioni. Danni ad una parte della copertura attraverso la quale, quando piove, arriva acqua all’interno. Dopo il “sovraffollamento” un altro problema da risolvere con urgenza
Non bastava l’enorme numero di bare “accatastate” all’interno del deposito del Gran Camposanto. In questo senso, l’amministrazione comunale si sta muovendo per cercare di porre rimedio. Ma non appena si affronta un problema, ecco che ne spunta subito un altro.
In un angolo della parte finale del deposito, la copertura è divelta e l’acqua penetra all’interno, andando a finire sul pavimento ed anche su alcune bare.
Il consigliere comunale Libero Gioveni, dopo la recente nota sull’eccessivo numero di bare in deposito, ha scritto nuovamente all’assessore ai Cimiteri, Daniele Ialacqua, per chiedere di intervenire urgentemente con i necessari i lavori di manutenzione della copertura, spostando, nel frattempo, le bare “colpite” in un’altra zona del deposito.
Ancora una volta Ialacqua… ormai sinonimo di “emergenza”. Per la monnezza ci aveva consigliato di tenercela a casa. Per i nostri morti arriverà a fare lo stesso?
E’ qualcosa che lascia sgomenti questo filmato. Come se all’improvviso sia successa una tragedia a riempire il deposito del camposanto Questa amministrazione a quanto pare accumula emergenze, non mi ricordo si sia mai arrivato a questo sovraffollamento del deposito. Già la parola “deposito” associata al cadavere di una persona cara è qualcosa che colpisce molto la dignità sia dei morti che dei vivi che li ricordano. L’ultima volta che sono andato al deposito risale a due anni fa e c’erano solo cinque bare.. in attesa.
Ma 700 bare! sono un vero segno di inciviltà oltre che di incompetenza ed ormai non ci si può più appellare alla pesante eredità di amministrazioni precedenti.
E non si può neanche aspettare che questa amministrazione si sveglie dia risposte concrete alla città su problemi concreti.
Sono immagini scioccanti , da campo di concentramento altro che da camposanto di una città civile. Sono immagini che farebbero vergognare chiunque, tranne chi il senso della vergogna l’ha perso da un pezzo.
ALLUCINANTE AL DI FUORI DI OGNI SENSO CIVICO……….VERGOGNATEVI…….
i messinesi non stanno in pace nemmeno da morti.Ialacqua in pratica non esiste
Qualcuno sa dirmi che fine ha fatto la Cappella dei 5000, dove riposano – per modo di dire – ben 5000 defunti che da mesi non possono essere visitati dai propri cari, che hanno sborsato dei bei quattrini per acquistare quelle celle!!!!!!!!!!!
ripeto QUANTO GIà ESPRESSO SOTTO: come già fatto per la monnezza CI DIRA’ DI TENERCELI A CASA PERCHE’ IL DEPOSITO E’ COMPLETO…
E NON SI VERGOGNERA’ DI COME PER INADEGUATEZZA APPROSSIMAZIONE E INCOMPETENZA ABBIANO FATTO ACCUMULARE LE BARE NEL DEPOSITO INVECE DI RISOLVERE IL PROBLEMA NEANCHE IN SETTE MESI
700 bare accatastate sono tantissime e la colpa ricade, giustamente, sull’attuale (e precedente) amministrazione. A Gennaio è stato collaudato il nuovo impianto di cremazione, il secondo in Sicilia, e tra breve sarà in funzione a pieno regime. Per ridurre drasticamente il numero delle bare che continueranno ad accatastarsi nel deposito, basterebbe che i cittadini abbandonassero la poco igienica ed ingombrante usanza di tumulare i propri cari con gli anacronistici cofani funebri in favore delle urne cinerarie, sicuramente più compatte ed igieniche.
Ma ogni testa è un tribunale…
Ma si, mica sono questi i problemi. Intanto abbiamo l’isola pedonale,fra un pò quella ciclabile e dulcis in fundo Le coppie di fatto…….. I morti non fanno parte del programma di questa amministrazione.
hai dimenticato l’ intervista di Lerner e le foto con l’ambasciatore filippino
ma dagli tempo dai, sono in carica soltanto da 9 mesi. Le colpe sono di chi li ha preceduti
La civiltà di un popolo si comprende anche dal rispetto che dedica verso i propri defunti.
È incomprensibile che una città cattolicissima come la nostra, sempre pronta a battersi il petto e mettersi in mostra alla presenza del vescovo, si areni di fronte ad un problema come quello del Gran Camposanto. Evidentemente perché chi ha il potere di risolverlo, ha i propri defunti tumulati decentemente e preferisce trasferire le risorse altrove, anche se non si capisce bene dove, visti i servizi scadenti che il Comune riserva ai cittadini.
E che questo accada adesso che esiste la possibilità di cremare i propri defunti senza sobbarcarsi spese di lunghi viaggi, rende il tutto ancora più insopportabile.
È ora che tutti si prendano le proprie responsabilità, la Curia innanzitutto con una corretta informazione ai propri fedeli e il Comune con una adeguata pubblicità.
già fino ad Aprile non può esistere altra preoccupazione per la curia. Quelli sono soldi con tutti i filippini che abbiamo… altrimenti avrebbero chiuso anche il duomo