Situazione simile in tante zone della città. Ci saranno 30 giorni di tempo per mettersi in regola
MESSINA – Una dozzina di scarichi abusivi, non allacciati alla rete. Circa 150 famiglie che scaricavano la propria fogna in mare. Nelle ultime due settimane, l’Amam è intervenuta alla foce del torrente San Licandro, nella spiaggia del Ringo, ed ha eliminato la visibile striscia di fogna che finiva nello Stretto, la “merda blasonata”, così come la chiama il sindaco Cateno De Luca. “Ora faremo un tavolo tecnico con l’Amam e vedremo di individuare gli autori perché non è pensabile che questi costi siano caricati sulle spalle di tutti i contribuenti. E non avete idea di quello che stiamo scoprendo per il lago di Ganzirri… Agiremo a tappeto su tutto il territorio”.
È in fase di emanazione un’apposita ordinanza sindacale: chi non è allacciato alla rete fognaria è obbligato ad avviare l’iter entro 30 giorni. Gli amministratori di condomìni devono dichiarare la conformità degli scarichi o l’impegno ad adeguarli entro 30 giorni. “Qualora, a seguito di ispezioni, si riscontrassero scarichi abusivi si procederà, mediante lavori da parte di Amam SpA, in danno alla risoluzione dell’abuso ed in danno”.
Infine l’ultimatum del sindaco rivolto ai cittadini: “Sapete bene se siete in regola o no. Se non lo siete, meglio regolarizzarvi volontariamente piuttosto che farvi beccare. Sono previste sanzioni penali e amministrative”.
Il sindaco faccia scoprire l’origine e li faccia tappare. Ci sarà da ridere.
Non sarà l’ultimo scandalo. Dove c’è torrente a Messina c’è scarico abusivo. Il lago di Ganzirri è un pozzo nero al aperto.
Ma perché non si parte immediatamente con le sanzioni?
…al Comune di Messina ci deve essere un Ufficio che si occupa della fognatura cittadina. Cosa ha fatto in questi 70 anni repubblicani ??? Possibile che non si siano mai accorti di niente ??? La Magistratura dovrebbe autonomamente aprire un fascicolo contro noti !!!