Scout dell’Agesci Messina al fianco degli ospiti del Rifugio Sant’Eustochia

Scout dell’Agesci Messina al fianco degli ospiti del Rifugio Sant’Eustochia

Redazione

Scout dell’Agesci Messina al fianco degli ospiti del Rifugio Sant’Eustochia

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lunedì 07 Febbraio 2022 - 09:29

I giovani Scout si sono affiancati nelle varie faccende, aiutando gli ospiti nelle azioni quotidiane e nei vari laboratori

Un momento di aggregazione sociale e di collaborazione quale gruppo di lavoro di meditazione. Si è svolto sabato, al Rifugio Sant’Eustochia di Larderia, gestito dalla Cooperativa Sociale Overland Onlus, con i giovani Scout dell’Agesci Messina 3, che si sono adoperati al fianco degli ospiti del Rifugio.

Il tema è stato quello della conversione di Saulo sulla Via di Damasco, come azione contemporanea ed educativa degli ospiti, che presso il Rifugio riequilibrano la loro vita dopo un percorso tortuoso.

I giovani Scout si sono affiancati nelle varie faccende, aiutando gli ospiti nelle azioni quotidiane e nei vari laboratori, concludendo il momento con una condivisa meditazione ed un momento di comunione, assaporando il pane realizzato e cotto nel forno a legna quale frutto del lavoro comune.

“È stata per i giovani scout una preziosa occasione per confrontarsi con il tema del cambiamento e della rinascita a vita nuova, della possibilità di rialzarsi dopo le cadute, che inevitabilmente fanno parte della vita di ciascuno di noi” ha commentato così l’esperienza Letizia Vezzosi, capo Scout Messina 3 “La forza dell’incontro con l’altro e la sensazione di accoglienza, nella semplicità di condividere il lavoro e gli spazi, hanno reso viva e vissuta tutta la giornata, che sicuramente è rimasta impressa nel cuore dei nostri ragazzi. Un sentito grazie a tutti, nella speranza sia l’avvio di una collaborazione, nell’ottica del nostro impegno per contribuire a “rendere il mondo migliore di come lo abbiamo trovato”, come diceva il nostro fondatore Baden Powell, sull’esempio e le orme di nostro Signore”.

Entusiasta anche il giovane scout Emanuele: “È stata un’esperienza che ha trasmesso a noi una profonda volontà di rivincita e di rinnovo spirituale e fisico. Il luogo, infatti, narrava storie di uomini desiderosi di riprendere in mano le redini della loro vita attraverso il lavoro, elemento indispensabile per la piena realizzazione dell’uomo in società. Solamente attraverso quest’ultimo, coadiuvato dai valori del vangelo, ogni individuo potrà percepire sulla propria pelle la conversione di San Paolo, interiorizzarla ed esserne testimone.

Antonino Mandia, direttore della struttura e responsabile della Overland Onlus, ha voluto rivolgere il proprio grazie a tutti i ragazzi intervenuti, ai capi scout presenti ed in particolar modo a Letizia Vezzosi, responsabile dell’area educativa della casa circondariale di Messina Gazzi, “che con abnegazione e sensibilità, oltre all’impegno in ambito professionale, porta avanti anche come missione sociale da capo Scout, facendosi promotrice di questa splendida iniziativa che speriamo possa essere l’inizio di una aperta e condivisa attività collaborativa”.

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