I dirigenti dell’Autorità Portuale hanno chiesto all’impresa veneziana un report dettagliato sugli interventi finora effettuati: «Necessario capire da cosa dipendano le difficoltà negli interventi di palificazione». Per la pulizia dei fondali si valutano altri “candidati”
Rendere operativi al più presto gli approdi di Tremestieri e capire, senza ulteriori attese, come siano stati svolti finora le operazioni di consolidamento della diga affidate alla ditta Fratelli Scuttari. Lo hanno affermato chiaramente il direttore tecnico dell’Autorità Portuale, l’ing. Di Sarcina e l’ing. Maccarone, nel corso dell’incontro svoltosi presso la sede dell’Ente, per affrontare i problemi riguardanti gli approdi sud che tanti disagi stanno causando in città, soprattutto riguardo la viabilità. Le violente onde dei giorni scorsi, infatti, oltre ad aver creato un nuovo insabbiamento del bacino, hanno danneggiato i mezzi (uno si è addirittura ribaltato) con cui la ditta Scuttari sta effettuando i lavori.
Nel corso del tavolo tecnico, forse anche alla luce delle “denunce”, ben circostanziate, dei rappresentanti sindacali d Confsal e Uiltrasporti (vedi correlato), è stato fatto il punto sugli interventi finora svolti da parte dell’impresa veneziana che ha vinto l’appalto per consolidamento del braccio in cemento danneggiato dalle mareggiate del 2008. Nell’ottica dell’ “accertamento”, Di Sarcina, di concerto con il commissario Lo Bosco, ha richiesto alla ditta di fornire, entro la fine della settimana, un report dettagliato su quanto finora fatto, in particolare per le opere di palificazione che si stanno rivelando particolarmente complesse:. «Dobbiamo capire – ha spiegato il direttore tecnico dell’Autorità Portuale – se i ritardi che stiamo registrando nel posizionamento dei pali, siano dovuto a problemi oggettivi, di carattere tecnico, cui si sono aggiunti ulteriori ritardi per il maltempo delle ultime settimane, o se invece ci siano responsabilità anche a carico della ditta Scuttari. In ogni caso, nell’attesa che la relazione venga fornita, l’impresa proseguirà con i lavori, anzi in settimana dovrebbero essere sistemati tre pali ad una profondità di meno 28 metri, sarà un test molto importante. Abbiamo anche chiesto anche che per i lavori di palificazione sia raddoppiata la forza lavoro».
Oggi, intanto, i tecnici dell’Autorità Portuale effettueranno un sopralluogo a Tremestieri per valutare in modo preciso quale sia il livello di sabbia all’interno dello scivolo a seguito della violenta sciroccata di ieri. Anche a questo proposito, in sede di incontro, è stata avanzata una proposta diretta a velocizzare i tempi: «Incontreremo i rappresentanti della ditta Scuttari e di altre due società per considerare la possibilità che gli interventi di “disinsabbiamento” dell’invasatura, finora eseguiti dalla ditta veneziana, siano eseguiti da altra società». L’Autorità Portuale si riserva dunque di valutare con attenzione il ruolo che l’impresa dovrà ricoprire nell’ambito dei lavori che riguardano gli approdi sud.(ELENA DE PASQUALE)
“Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico”. L’autorità portuale dica a tutti, cittadini messinesi compresi, quanto si è spesa per la “manutenzione ordinaria” compreso il ricorrente drenaggio per l’insabbiamento, per rendere utilizzabili gli approdi. Invece di tergiversare su problematiche “ripetitive” in relazione agli interventi “da effettuare” si ritiene che sia giunto il momento di un intervento risolutorio da parte di chi detiene il potere di verificare le finalità d’impiego del “denaro pubblico” di chiedere che venga costituita una “commissione ” di esperti del settore marittimo, che verifichi le possibilità di sopravvivenza e di economicità di un approdo costruito in un sito che, a parte di essere frontalmente esposto alle sciroccate, è soggetto ad un fenomeno di insabbiamento dalle caratteristiche non prevedibili. La commissione dovrebbe essere costituita seguendo le procedure che adottano i “Giudici” per i pareri di carattere “tecnico”.